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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23693 del 6 novembre 2014
«Il criterio della prevenzione, previsto dagli artt. 873 e 875 cod. civ., è derogato dal regolamento comunale edilizio allorché questo fissi la distanza non solo tra le costruzioni, ma anche delle stesse dal confine, salvo che lo stesso consenta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30606 del 30 dicembre 2011
«L'attore che proponga una domanda di accertamento della proprietà ed abbia la materiale disponibilità della cosa oggetto del preteso diritto, in virtù di un possesso acquistato con violenza o clandestinità, ovvero sulla cui legittimità sussista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25809 del 18 novembre 2013
«Colui che agisce in "confessoria servitutis" ha l'onere di provare qualora questa venga contestata, la propria legittimazione ad agire, in quanto titolare di un diritto di proprietà sul fondo dominante, sebbene la prova della proprietà non sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 22685 del 24 ottobre 2014
«Qualora il condomino impugni la deliberazione assembleare lamentando la mancata menzione della regolarità delle convocazioni, la prova che tutti i condomini siano stati tempestivamente avvisati incombe sul condominio, non potendosi porre a carico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26984 del 2 dicembre 2013
«Quando è dimostrato il potere di fatto, pubblico e indisturbato, esercitato sulla cosa per il tempo necessario ad usucapirla, ne deriva, a norma dell'art. 1141, primo comma, cod. civ., la presunzione che esso integri il possesso; per conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18215 del 29 luglio 2013
«Ai fini della prova degli elementi costitutivi dell'usucapione - il cui onere grava su chi invoca la fattispecie acquisitiva - la coltivazione del fondo non è sufficiente, in quanto, di per sé, non esprime, in modo inequivocabile, l'intento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26985 del 2 dicembre 2013
«A norma dell'art. 2732 cod. civ., la confessione può essere revocata soltanto se, oltre a dimostrare l'inveridicità della dichiarazione, si provi che essa sia stata determinata da errore di fatto o da violenza. Ne consegue che è irrilevante che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2390 del 25 febbraio 2000
«Ne consegue che il giudice della cognizione, nel subordinare il beneficio al pagamento della somma accordata a titolo di risarcimento del danno ex art. 165 c.p., non è tenuto a compiere alcuna indagine sulle condizioni economiche dell'imputato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17463 del 5 maggio 2011
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l'esito positivo dell'alcoltest costituisce prova della sussistenza dello stato di ebbrezza, ed è onere dell'imputato fornire eventualmente la prova contraria a tale accertamento dimostrando vizi od errori di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21860 del 7 maggio 2004
«Il proprietario del mezzo di trasporto utilizzato per i reati di immigrazione clandestina, previsti dall'art. 12 D.L.vo 286/1998, perchè possa qualificarsi persona estranea ed incolpevole, facendo così valere il diritto al dissequestro ed alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10964 del 8 marzo 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'imputato che invochi il diritto di cronaca ha l'onere di provare la verità della notizia riportata, che non può soddisfare facendo riferimento ad una fonte anonima, confidenziale o non controllabile. (La...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5215 del 3 febbraio 2014
«Ai fini della sussistenza del delitto previsto dall'art. 474 cod. pen, allorché si tratti di marchio di larghissimo uso e di incontestata utilizzazione da parte delle relative società produttrici, non è richiesta la prova della sua registrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10133 del 18 maggio 2015
«In tema di responsabilità professionale, il notaio, che è obbligato alla verifica dell'esistenza di formalità pregiudizievoli sul bene oggetto di compravendita, ma non è tenuto ad una condotta in concreto eccessivamente onerosa, ha l'onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15759 del 10 luglio 2014
«La titolarità attiva o passiva del rapporto controverso, la cui carenza, a differenza di quella concernente la "legitimatio ad causam", non è rilevabile d'ufficio, costituisce un requisito di fondatezza della domanda e non una eccezione ad essa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10107 del 9 maggio 2014
«Al fine di dimostrare la sussistenza della nullità di una notificazione, in quanto eseguita in luogo diverso dalla residenza effettiva del destinatario, non costituisce prova idonea la produzione di risultanze anagrafiche che indichino una...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22783 del 23 ottobre 2006
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche, il dovere del giudice di accertare, anche d'ufficio ed in sede d'impugnazione, la legittimazione processuale delle parti, comporta che egli deve verificare soltanto se il soggetto che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 948 del 11 febbraio 1980
«...in riforma della decisione impugnata, respinga detta eccezione, non è tenuto a rimettere le parti innanzi all'istruttore per la formulazione dei mezzi di prova a sostegno della domanda, ma deve decidere alla stregua delle risultanze già acquisite.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21412 del 5 ottobre 2006
«La consulenza tecnica d'ufficio ha la funzione di fornire all'attività valutativa del giudice l'apporto di cognizioni tecniche che egli non possiede, ma non è certo destinata ad esonerare le parti dalla prova dei fatti dalle stesse dedotti e posti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2205 del 16 marzo 1996
«In relazione alla finalità propria della consulenza tecnica d'ufficio, di aiutare il giudice nella valutazione degli elementi acquisiti o nella soluzione di questioni che comportino specifiche conoscenze il suddetto mezzo di indagine non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24620 del 26 novembre 2007
«Le parti non possono sottrarsi all'onere probatorio e rimettere l'accertamento dei propri diritti all'attività del consulente neppure nel caso di consulenza tecnica d'ufficio cosiddetta «percipiente» che può costituire essa stessa fonte oggettiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 321 del 14 gennaio 1999
«La S.C., nel cassare la sentenza e nel sancire il principio di diritto di cui in massima, ha, ancora, osservato, con riferimento al caso di specie, come la prova del risparmio di spesa per il condominio non potesse fornirsi che attraverso una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44509 del 4 novembre 2015
«Integra fatto costituente forza maggiore, che può giustificare la restituzione nel termine per l'impugnazione, l'errata informazione ricevuta dalla cancelleria circa l'omesso tempestivo deposito della sentenza nei termini di rito; tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21393 del 21 maggio 2015
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione, la previgente formulazione dell'art. 175, comma secondo, cod. proc. pen. (introdotta dall'art. 1 D.L. n. 17 del 2005, conv. in l. n. 60 del 2005), avendo previsto una sorta di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9239 del 19 gennaio 2010
«Non è consentito al giudice desumere, dalla rinuncia dell'imputato a rendere l'interrogatorio, elementi o indizi di prova a suo carico, atteso che allo stesso è riconosciuto il diritto al silenzio e che l'onere della prova grava sull'accusa.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6998 del 8 aprile 2015
«Anche in presenza di una società di fatto o irregolare, l'acquirente convenuto in revocatoria fallimentare ex art. 67, primo comma, legge fall., ha l'onere di provare la sua ignoranza circa la qualità di socio del disponente e l'insolvenza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10117 del 2 maggio 2006
«In tema di revocatoria fallimentare degli atti a titolo oneroso posti in essere nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento, l'onere di provare la notevole sproporzione tra le prestazioni, che legittima la revoca dell'atto ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15412 del 5 dicembre 2001
«In tema di revocatoria fallimentare, è onere della curatela provare la notevole sproporzione tra prezzo contrattato e valore di mercato del bene alienato nel periodo sospetto dal fallito a titolo oneroso. Ne consegue che nel caso di compravendita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3280 del 10 febbraio 2011
«In tema di revocatoria fallimentare, al fine di vincere la presunzione di conoscenza dello stato d'insolvenza, posta dall'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall. (nel testo "ratione temporis" vigente), grava sul convenuto l'onere della prova di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4705 del 3 marzo 2006
«Ne consegue che anche l'onere della prova della inscientia decoctionis, che grava sul convenuto nel caso di domanda di revocatoria fallimentare proposta a norma dell'art. 67, comma primo, legge fall., ha come termine di riferimento, non già lo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10432 del 18 maggio 2005
«Al fine di vincere la presunzione semplice di conoscenza dello stato d'insolvenza posta dal primo comma dell'art. 67 della legge fallimentare a favore del curatore, l'onere della prova contraria gravante sul convenuto in revocatoria non ha...»