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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2792 del 24 marzo 1999
«Il criterio della prevalenza dell’uso per stabilire il regime giuridico della locazione di un immobile, ai fini dell’indennità di avviamento commerciale, della prelazione e del riscatto, è applicabile se con un unico contratto è pattuita la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3211 del 25 marzo 1991
«In tema di locazione di immobili urbani ad uso non abitativo, al conduttore, avente diritto alla prelazione di cui all’art. 38 della L. 27 luglio 1978 n. 392, compete il diritto di riscatto previsto dal successivo art. 39 della stessa legge anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8713 del 4 ottobre 1996
«Il conduttore di immobile urbano adibito a uso non abitativo, che ai sensi dell’art. 39 della L. 27 luglio 1978, n. 392 ha esercitato il diritto di riscatto del bene, alienato a un terzo in violazione del suo diritto di prelazione, e che ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3029 del 15 marzo 1995
«Con riguardo alla locazione di immobile urbano ad uso non abitativo, per cui l’art. 39 della L. n. 392/78 condiziona l’esercizio del diritto di riscatto a due distinti presupposti, e cioè alla mancata notifica della denuntiatio del proprietario o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3625 del 17 aprile 1996
«La causa di riscatto, promossa ai sensi dell’art. 39 della L. 27 luglio 1978, n. 392 dal conduttore di un immobile urbano, destinato a uso non abitativo, nei confronti del terzo acquirente, è pregiudiziale rispetto a quella di condanna al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6299 del 5 giugno 1995
«Nel giudizio di riscatto promosso dal conduttore di un immobile destinato ad uso non abitativo ai sensi dell’art. 39 L. 27 luglio 1978 n. 392, nei confronti di colui che dall’atto di vendita risulti acquirente dell'immobile stesso, è litisconsorte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13757 del 20 dicembre 1991
«Qualora il conduttore di immobile ad uso non abitativo instauri giudizio per il riconoscimento del proprio diritto di riscatto, ai sensi dell’art. 39 della L. 27 luglio 1978, n. 392, e, successivamente, il terzo acquirente agisca per il rilascio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7947 del 17 luglio 1991
«La tutela concessa dal legislatore al conduttore di un immobile destinato ad uso non abitativo, al quale il proprietario abbia impedito concretamente di avvalersi del diritto di prelazione previsto dall’art. 38 della L. 27 luglio 1978 n. 392,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1390 del 9 febbraio 1988
«In tema di disciplina transitoria della locazione degli immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione di cui alla legge n. 392 del 1978, in base ad una interpretazione logico-sistematica ed al principio che una serie di norme...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3805 del 5 giugno 2019
«Il decorso del termine quinquennale previsto dall'art. 82 D.Lgs. n. 104/2010 è presupposto dalla norma stessa quale evento che matura di per sé, anche a prescindere dal compimento di attività processuale ad opera delle parti e che determina...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 7011 del 11 aprile 2016
«In tema di irragionevole durata del processo amministrativo, il decreto di estinzione emesso ex art. 85, comma 1, c.p.a., per rinuncia agli atti proveniente da entrambe le parti, riveste il carattere di definitività cui è subordinata, ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2122 del 5 aprile 2018
«Sono rimesse all'Adunanza plenaria, ai sensi dell'art. 99, c. 1, c.p.a., anche al fine di prevenire contrasti di giurisprudenza, nonché di precisare la portata di alcuni arresti giurisprudenziali, le seguenti questioni: a) se alle ipotesi di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2870 del 13 giugno 2017
«Nel processo amministrativo non è precluso allo stesso Giudice di appello, in considerazione dell'effetto devolutivo del relativo giudizio, di statuire comunque sulle spese della causa di primo grado anche nell'ipotesi che la relativa statuizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2875 del 13 giugno 2017
«Nel processo amministrativo non è precluso allo stesso Giudice di appello, in considerazione dell'effetto devolutivo del relativo giudizio, di statuire comunque sulle spese della causa di primo grado anche nell'ipotesi che la relativa statuizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2872 del 13 giugno 2017
«Nel processo amministrativo non è precluso allo stesso Giudice di appello, in considerazione dell'effetto devolutivo del relativo giudizio, di statuire comunque sulle spese della causa di primo grado anche nell'ipotesi che la relativa statuizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6245 del 5 novembre 2018
«In virtù del combinato disposto degli artt. 91, 92 e 101, co. 1, D.Lgs. 104/2010 il giudice di appello fa esclusivo riferimento alle censure poste a sostegno del ricorso in appello e già proposte in primo grado senza tenere conto di motivi "nuovi"...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 687 del 28 gennaio 2011
«L'impresa, estranea al giudizio proposto in primo grado avverso gli atti di gara pubblica ma che nel corso dello stesso ha acquistato un ramo dell'azienda dall'impresa parte in causa, è legittimata a proporre appello avverso la sentenza che ha...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3990 del 26 agosto 2015
«La questione di giurisdizione può essere sollevata per la prima volta con l'appello proposto da una delle parti resistenti in primo grado, atteso che nessuna norma o principio impone alla parte resistente in primo grado di dedurre, sin da quel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6101 del 5 dicembre 1985
«Ai fini della riconducibilità di un contratto di locazione concernente immobile non abitativo nell’ambito di applicabilità degli artt. 67 e 42 della legge n. 392 del 1978 - per i quali rientrano nel regime transitorio di tale legge i contratti...»
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Tribunale civile Cremona, sentenza n. 219 del 8 aprile 2003
«All’immobile adibito all’uso del culto islamico è applicabile la disciplina dell’art. 42 della legge n. 372 del 1978 prevista per gli immobili adibiti ad attività ricreative, assistenziali, culturali e scolastiche. Il contratto ha, pertanto, la...»
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Corte d'appello Brescia, Sez. II, sentenza n. 495 del 14 giugno 2004
«Il contratto di locazione di un immobile stipulato «per il solo uso di luogo di culto e di preghiera» non rientra nella previsione normativa dell’art. 42 L. n. 392/78 (circoscritta alle sole attività ricreative, assistenziali, culturali e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 421 del 17 gennaio 2019
«Nell'ambito di una gara pubblica, l'operatore economico deve immediatamente impugnare le clausole del bando di gara che fissino requisiti di partecipazione che siano ex sè ostative alla sua ammissione alla procedura.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5202 del 5 settembre 2018
«Le clausole di un bando di gara che non rivestono una certa portata escludente devono essere impugnate dall'offerente unitamente all'atto conclusivo della procedura di gara poiché la potenziale attitudine lesiva manifestata in sede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4449 del 20 agosto 1985
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’attività scolastica esercitata a fini di lucro integra una attività commerciale rientrante nella previsione dell’art. 27 della legge n. 392 del 1978, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2274 del 4 marzo 1988
«Il dato letterale dell’art. 42 della L. n. 392 del 1978 - relativo a quei rapporti locatizi, estranei alla previsione del precedente art. 27, ma concernenti immobili adibiti ad attività che per le finalità perseguite (ricreative, assistenziali,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 7293 del 5 ottobre 2010
«L'interveniente tardivo in primo grado - e ciò vale per tutti i tipi di intervento, compreso quello ex art. 111 c.p.c. - non può giovarsi delle ipotesi derogatorie al divieto dello "ius novorum" in grado di appello (causa non imputabile e/o...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4474 del 1 luglio 2019
«L'errore di fatto, idoneo a costituire il vizio revocatorio previsto dall'art. 395, n. 4, c.p.c., deve consistere in un travisamento di fatto costitutivo di quell'abbaglio dei sensi che cade su un punto decisivo ma non espressamente controverso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4262 del 21 giugno 2019
«L'errore di fatto, idoneo a fondare la domanda di revocazione ai sensi degli artt. 106 del D.Lgs. n. 104/2011 e 395, n. 4, cod. proc. civ., è configurabile nell'attività preliminare del giudice di lettura e percezione degli atti acquisiti al...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3880 del 10 giugno 2019
«Per l'art. 395, comma 1, n. 4, cod. proc. civ., espressamente richiamato dall'art. 106, comma 1, D.Lgs. n. 104/2010, ricorre l'errore di fatto quando la decisione si fonda sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa,...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1971 del 25 marzo 2019
«Nel processo amministrativo il rimedio della revocazione ha natura straordinaria e l'errore di fatto - idoneo a fondare la domanda di revocazione, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 106 del D.Lgs 104/2010 e 395 n. 4 del c.p.c. -...»