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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2541 del 11 aprile 1983
«Il requisito dell'indicazione delle parti, prescritto a pena di inammissibilità del ricorso per cassazione dall'art. 366 n. 1 c.p.c., non coincide perfettamente con quello richiesto dal precedente art. 163 n. 2 per l'atto di citazione, potendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2949 del 29 aprile 1983
«Ricorre la figura dell'arbitraggio quando le parti conferiscono ad un terzo (arbitratore) l'incarico di determinare, di regola secondo equità, uno degli elementi del negozio in formazione, non ancora perfezionato per la mancanza di quell'elemento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3198 del 9 maggio 1983
«Tra i rapporti cosiddetti parasubordinati, soggetti al rito del lavoro, rientra qualsiasi attività che si concretizzi in prestazioni d'opera aventi i requisiti di cui all'art. 409 n. 3 c.p.c., cioè della natura personale, della continuazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3234 del 11 maggio 1983
«L'art. 41 secondo comma c.p.c., il quale conferisce alla pubblica amministrazione, che non sia parte in causa, il potere di chiedere che sia dichiarato dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione il difetto di giurisdizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 326 del 15 gennaio 1983
«In tema d'impugnazione per revocazione a norma dell'art. 395 n. 1 c.p.c., la circostanza che il dolo della controparte sia tuttora persistente non interferisce sull'onere dell'istante, a pena d'inammissibilità, di indicare la prova della data...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3423 del 18 maggio 1983
«Nel giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo, promosso dal creditore procedente a seguito di mancata o contestata dichiarazione del terzo stesso (art. 548 c.p.c.), il debitore esecutato ha qualità di parte necessaria. Pertanto, ove...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3687 del 27 maggio 1983
«La mancanza di coincidenza temporale fra l'assegnazione della causa a sentenza e la lettura del dispositivo comporta la violazione del principio di concentrazione, che, nel nuovo rito del lavoro, garantisce l'immodificabilità della pronuncia,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4477 del 4 luglio 1983
«Nell'ipotesi di persone giuridiche, è sufficiente, ai fini della indicazione prescritta, a pena d'inammissibilità, dall'art. 366 n. 1 c.p.c., il riferimento alla denominazione in cui si estrinseca la soggettività giuridica dell'ente, secondo le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5070 del 22 luglio 1983
«Le azioni possessorie sono proponibili contro chi abbia posto in essere un comportamento arbitrario che sia causa diretta ed immediata della perdita o della molestia del possesso. Deve pertanto escludersi che il possessore di un immobile locato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5177 del 27 luglio 1983
«Le conclusioni formulate dalla parte in via subordinata non costituiscono domanda in senso proprio, con la conseguenza che il loro accoglimento non esaurisce l'interesse ad agire, il quale è definito dalle conclusioni spiegate in via principale e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5226 del 29 luglio 1983
«Le due fasi in cui si articola il procedimento possessorio (quella sommaria, diretta a comporre provvisoriamente la controversia con l'emanazione di provvedimenti immediati richiesti dall'urgenza del caso, e quella di trattazione del merito, che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5258 del 5 agosto 1983
«Proposta dall'attore una domanda in relazione a rapporti caratterizzati dalla cosiddetta parasubordinazione a termini dell'art. 409 n. 3 c.p.c., incombe al convenuto la prova che il rapporto dedotto in giudizio si sia invece svolto con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5737 del 28 settembre 1983
«La mancata adozione, da parte del giudice di primo grado, delle norme processuali previste per le controversie in materia di lavoro, la quale non abbia inciso sulla determinazione della competenza in senso proprio, sul regime delle prove o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6137 del 19 ottobre 1983
«Per l'accertamento della data della notifica, costituente elemento essenziale dell'atto, non altrimenti sostituibile, quando, in particolare, occorra stabilire, in base ad essa, la decadenza o meno dal diritto d'impugnazione a carico del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6857 del 17 novembre 1983
«L'individuazione della data di notificazione o comunicazione di un atto processuale, per quanto riguarda gli effetti a carico del destinatario (nella specie, decorso del termine d'impugnazione, a norma dell'art. 11 della L. 8 luglio 1980, n. 319,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 694 del 25 gennaio 1983
«Il deposito dei documenti dai quali risulti l'affermata cessazione della materia del contendere, ove non effettuato insieme con quello del ricorso per cassazione o del controricorso, è soggetto alla regola dettata per il deposito di documenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«Quando il convenuto contesti l'obbligazione verso l'attore, attribuendo la titolarità attiva del rapporto obbligatorio ad altro soggetto, non si dà luogo a litisconsorzio necessario nei confronti del preteso legittimato non chiamato in causa ma,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 14 febbraio 1984
«A norma dell'art. 111 c.p.c. — che concerne non la capacità di agire applicata al processo (legittimatio ad processum), bensì la titolarità attiva e passiva dell'azione (legittimatio ad causam) — l'alienazione del diritto controverso per atto tra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«La morte o la perdita della capacità della parte costituita, che sopravvengano nel corso di un grado di merito del processo, prima della chiusura della discussione, sono regolamentate esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1316 del 24 febbraio 1984
«In tema di revocazione per ritrovamento, dopo la sentenza, di documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore (art. 395 n. 3 c.p.c.), l'indicazione nell'atto di citazione della data di recupero dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2581 del 19 aprile 1984
«Con riguardo al ricorso per cassazione, proposto da una persona fisica in qualità di rappresentante di una società, qualora detta persona fisica sia la stessa che è stata in giudizio nelle pregresse fasi di merito in nome e per conto della società...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2888 del 11 maggio 1984
«È soggetta al rito del lavoro la controversia relativa ai compensi spettanti all'avvocato che abbia, senza limiti di tempo e sulla base di un compenso unitario per ciascuna pratica, prestato la propria attività professionale, in veste di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3132 del 21 maggio 1984
«La disposizione dell'art. 358 c.p.c., che impedisce la riproposizione dell'appello dichiarato inammissibile o improcedibile, non è applicabile nel caso in cui venga dichiarata la nullità del gravame (nella specie, proposto a mezzo di procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3158 del 23 maggio 1984
«Il motivo di revocazione previsto dall'art. 395, n. 5, c.p.c. è configurabile quando, prima dell'emanazione (e non prima del passaggio in giudicato) della sentenza impugnata per revocazione, sia intervenuta un'altra sentenza che abbia deciso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3896 del 3 luglio 1984
«L'esercizio, da parte della Corte di cassazione, del potere di correggere la motivazione (art. 384, secondo comma, c.p.c.) può essere invocato dalla parte vittoriosa senza necessità di proposizione del ricorso incidentale, ma non è ammissibile, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4038 del 10 luglio 1984
«L'art. 409 n. 3 c.p.c. include nella sua previsione anche i rapporti in genere di lavoro autonomo professionale aventi i requisiti in esso indicati, compresi, in particolare, i rapporti di assistenza e patrocinio legale, la cui specifica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4353 del 25 luglio 1984
«Ai fini dell'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 3 c.p.c. è necessario che la impossibilità di produrre in giudizio il documento — che va riportata al fatto che esso era in precedenza sconosciuto o che era...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 443 del 18 gennaio 1984
«La morte della parte sopravvenuta prima del decorso di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza di primo grado e della notificazione di questa al procuratore costituito dalla parte stessa, impedisce l'operatività dell'art. 328 c.p.c., sia nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»