-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40986 del 24 settembre 2018
«La motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere depositata contestualmente alla sua pronuncia e, in caso di mancato deposito contestuale, anche per l'irrituale indicazione in dispositivo di un termine a tale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45559 del 10 ottobre 2018
«La sentenza di applicazione della pena che abbia omesso di disporre l'espulsione dal territorio dello Stato dello straniero per uno dei reati indicati nell'art. 86 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 non può essere impugnata dal p.m. con ricorso per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49831 del 31 ottobre 2018
«Sussiste l'interesse dell'imputato all'impugnazione della sentenza di assoluzione, pronunciata con la formula "perché il fatto non costituisce reato", al fine di ottenere la più ampia formula liberatoria "perché il fatto non sussiste", considerato...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41709 del 26 settembre 2018
«Il principio, fissato dall'art. 580 cod. proc. pen., secondo cui, quando siano proposti mezzi d'impugnazione diversi contro la stessa sentenza, il ricorso per cassazione si converte in appello, trova applicazione anche nel caso in cui l'appello...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 18656 del 2 maggio 2018
«La conversione del ricorso per cassazione in appello opera sia in caso di sentenza cumulativa ex art. 12 cod. proc. pen. sia con riferimento alla proposizione di rimedi eterogenei contro la sentenza relativa ad un unico capo di imputazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32014 del 12 luglio 2018
«La disciplina dei termini per proporre impugnazione contenuta nell'art. 585, comma 2, lett. c) cod. proc.pen., non contiene previsioni differenziate riguardanti la parte pubblica e quella privata, sicchè entrambe si giovano della sospensione dei...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 55001 del 10 dicembre 2018
«L'effetto estensivo dell'impugnazione, in caso di accoglimento di un motivo di ricorso per cassazione non esclusivamente personale, giova anche agli altri imputati che non hanno proposto ricorso, ivi compresi coloro che hanno concordato la pena in...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39961 del 5 settembre 2018
«Il giudice di appello, anche in presenza della sola impugnazione dell'imputato, può procedere ad una nuova e più grave qualificazione giuridica del fatto nel rispetto del principio del giusto processo previsto dall'art. 6 CEDU, come interpretato...»
-
Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 30190 del 5 luglio 2018
«A seguito della reintroduzione del c.d. patteggiamento in appello ad opera dell'art. 1, comma 56, della legge n. 103 del 2017, il giudice di secondo grado, nell'accogliere la richiesta formulata a norma del nuovo art. 599-bis cod. proc. pen., non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 54693 del 7 dicembre 2018
«Ai fini dell'applicabilità dell'art. 608, comma 1-bis, cod. proc. pen. – disposizione inserita dall'art. 1, comma 69, della legge 23 giugno 2017, n. 103, in base al quale il pubblico ministero, nel caso di cd. "doppia conforme assolutoria", può...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21906 del 17 maggio 2018
«È inammissibile per mancanza di interesse il ricorso della parte civile proposto, in assenza di impugnazione da parte del pubblico ministero, avverso la sentenza con cui si è dichiarata la non punibilità per particolare tenuità del fatto che non...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 222 del 20 febbraio 1947
«I tribunali regionali delle acque pubbliche sono organi non di giurisdizione speciale, ma della giurisdizione ordinaria, e, pertanto, la determinazione dei limiti di cognizione tra autorità giudiziaria ordinaria e tribunali regionali delle acque...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2152 del 4 agosto 1949
«Le parti possono impugnare per revocazione una sentenza solo nei casi tassativamente elencati dall'art. 395 c.p.c. tra i quali non è compreso quello della collusione, per il quale l'impugnazione può essere proposta soltanto dal P.M. ai sensi...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 976 del 23 aprile 1949
«La norma dell'art. 387 c.p.c. (non riproponibilità del ricorso dichiarato inammissibile o improcedibile) non è applicabile al regolamento di giurisdizione, che non è mezzo di impugnazione.»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2319 del 31 luglio 1951
«Se il tribunale abbia con unica sentenza deciso due cause riunite, una attinente ad appello contro sentenza del pretore, ed altra ad istanza di revocazione contro precedente sentenza dello stesso tribunale emessa in primo grado, la sentenza...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 1197 del 29 aprile 1953
«Il provvedimento del giudice collegiale che dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia agli atti del giudizio, respingendo il reclamo contro la declaratoria di estinzione pronunziata dall'istruttore, ha forma e sostanza di sentenza, e...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 1639 del 16 maggio 1956
«Il contenuto della sentenza non definitiva, nella disciplina dell'art. 279 del codice di procedura civile non comprende la soluzione delle questioni relative alla ammissibilità e rilevanza dei mezzi istruttori proposti dalle parti o da disporre...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 752 del 8 aprile 1961
«La deduzione, come motivo di ricorso per cassazione, di una questione riguardante la competenza, non può farsi se non sotto il profilo della violazione delle norme che la regolano, non anche in relazione ad un difetto di motivazione sui punti di...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 1026 del 15 maggio 1962
«Sia il giudice penale che quello civile, qualora accertino una falsità, ne ordinano la cancellazione, totale o parziale, ovvero la ripristinazione, mediante la rinnovazione o la riforma del documento (artt. 480 e 481 c.p.p., 226 e 227 c.p.c.). Se...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«In materia di esecuzione extraterritoriale di atti istruttori relativi al processo interno, la possibilità di delega da parte dell'istruttore al console, ammessa dall'art. 204, comma 2 del codice di rito limitatamente alla ipotesi che la rogatoria...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 3368 del 15 dicembre 1962
«Non rientra nella disponibilità delle parti la determinazione del tempo, del luogo e del modo di esecuzione delle prove testimoniali. E pertanto l'indicazione erronea fatta dalle parti in ordine a detta determinazione (nella specie richiesta di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1431 del 30 giugno 1963
«A norma dell'art. 202 del T.U. 29 gennaio 1959, n. 645, sulla riscossione delle imposte dirette, la vendita dei beni pignorati dall'esattore si effettua: 1) con il sistema del pubblico incanto, il che esclude la possibilità della vendita senza...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 1838 del 12 luglio 1966
«Il principio generale, secondo il quale contro la sentenza di revocazione sono ammissibili i mezzi di impugnazione ai quali era originariamente soggetta la sentenza impugnata per revocazione e di cui all'art. 403 c.p.c. è applicabile a tutti i...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 776 del 18 marzo 1966
«Le disposizioni dell'art. 514 c.p.c. sono di stretta interpretazione perché, in quanto sottraggono all'azione esecutiva alcune categorie di beni del debitore in considerazione della loro particolare natura o destinazione, derogano al principio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1814 del 23 maggio 1969
«Il giudizio civile di falso (principale o incidentale) ed il procedimento penale di falso, pur conducendo entrambi in pratica alla eliminazione dell'efficacia rappresentativa del documento risultato falso, sono in realtà sostanzialmente differenti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 774 del 10 marzo 1969
«Poiché la norma dell'art. 1223 c.c., richiamata dall'art. 2056 dello stesso codice, indica come componenti del danno la perdita subita ed il mancato guadagno in quanto siano conseguenza immediata e diretta del fatto dannoso, il concetto di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 25 luglio 1972
«Il potere di revoca o di modifica dei provvedimenti di volontaria giurisdizione, al quale si riferisce l'art. 742 c.p.c., spetta unicamente al giudice che ha emesso il provvedimento e non può essere esercitato dal giudice del contenzioso, al quale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2489 del 13 settembre 1974
«I crediti riconosciuti da sentenze di primo grado, dichiarate provvisoriamente esecutive, producono, nonostante l'impugnazione, interessi di pieno diritto.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 343 del 7 febbraio 1974
«In materia di separazione consensuale dei coniugi, il presidente del tribunale che procede all'audizione degli stessi e non riesca a conciliarli, si limita a dare atto, nel verbale di cui all'art. 711 c.p.c., del consenso dei medesimi alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 933 del 2 aprile 1974
«Ai fini della determinazione dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, oltre all'età, si deve tener conto anche della specifica attività esercitata, giacché questa si protrae nella vita dell'uomo con limiti ben diversi a seconda del tipo di...»