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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3568 del 13 agosto 1998
«In tema di riesame dei provvedimenti cautelari personali, non si ha perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura coercitiva allorché l'arrivo degli atti al tribunale del riesame avvenga entro il quinto giorno da quello di ricevimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3392 del 26 giugno 1998
«In tema di riesame di misure cautelari reali, la sanzione della perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone la misura coercitiva consegue solo alla mancata decisione nel termine di dieci giorni, e non anche alla mancata trasmissione degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2652 del 9 giugno 1998
«Ai fini della perdita di efficacia del provvedimento che dispone la misura coercitiva per omessa decisione del tribunale sulla richiesta di riesame entro il decimo giorno dalla ricezione degli atti, deve farsi riferimento alla data di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2076 del 4 giugno 1998
«In tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame, il dovere di comunicazione degli elementi su cui è fondata la misura può ritenersi soddisfatto nel caso in cui l'autorità procedente abbia tempestivamente segnalato che tutti gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2130 del 19 maggio 1998
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, nel termine previsto dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., di atti che non siano stati prodotti dal P.M. all'atto della presentazione della richiesta del provvedimento cautelare al giudice per le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1575 del 11 febbraio 1998
«Costituisce atto pubblico la lettera con la quale il sindaco risponde ad una formale richiesta di informazioni rivolta all'ufficio comunale, quando essa comporti una attività valutativa e ricognitiva da parte del pubblico ufficiale redigente....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4498 del 24 febbraio 1998
«In tema di riesame di misure coercitive, la perdita di efficacia della misura, di cui al comma decimo dell'art. 309 c.p.p., consegue solo in caso di mancata trasmissione, in violazione del comma quinto dell'art. 309 del medesimo codice, di «tutti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4501 del 29 gennaio 1998
«In tema di riesame di misure coercitive, la perdita di efficacia della misura, di cui al comma decimo dell'art. 309 c.p.p., consegue solo in caso di mancata trasmissione, in violazione del comma quinto dell'art. 309 del medesimo codice, di «tutti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2393 del 30 dicembre 1997
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, nel termine di cui al comma quinto dell'art. 309 c.p.p., dell'ordinanza applicativa della custodia cautelare non comporta la perdita di efficacia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4818 del 23 ottobre 1996
«Alla stregua della nuova formulazione dei commi quinto e decimo dell'art. 309 c.p.p., introdotta dall'art. 16 della legge 8 agosto 1995 n. 332, mentre deve tuttora escludersi che debbano essere trasmessi al tribunale del riesame atti a suo tempo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 588 del 7 marzo 1996
«In tema di riesame, l'effetto caducatorio della misura cautelare che, in base al combinato disposto del quinto e del decimo comma dell'art. 309 c.p.p., quali novellati dall'art. 16 della L. 8 agosto 1995 n. 332, deriva dalla mancata trasmissione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 562 del 1 aprile 1994
«Quando siano in corso indagini con numerosi indagati, raggiunti da provvedimenti applicativi di misure cautelari e da parte degli stessi vengano avanzate richieste di riesame in tempi diversi, l'arrivo degli atti relativi ai primi impugnanti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2221 del 10 maggio 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure di cautela personale, una volta perfezionatasi la ricezione degli atti da parte del tribunale nel termine di cinque giorni stabilito dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., la decisione deve intervenire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 252 del 7 aprile 1999
«I termini di cui all'art. 309, commi quinto e decimo, c.p.p. rispettivamente fissati per l'inoltro degli atti al tribunale del riesame e per la decisione sulla relativa istanza, sono autonomi, ed essendo entrambi perentori devono essere osservati...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6636 del 16 dicembre 1998
«La misura cautelare perde efficacia, ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., ove la decisione del tribunale della libertà non intervenga entro quindici giorni (di cui cinque per la trasmissione degli atti e dieci per il giudizio) dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3047 del 8 luglio 1998
«La sanzione di inefficacia del provvedimento coercitivo, a causa dell'omessa trasmissione degli atti — ivi compresi quelli sopravvenuti a favore dell'indagato — da parte dell'autorità giudiziaria procedente non oltre il quinto giorno dall'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1795 del 24 giugno 1998
«In tema di procedimento di riesame, la natura perentoria del termine di dieci giorni entro il quale il tribunale deve emettere la propria decisione, ai sensi dell'art. 309, comma decimo, c.p.p., non ha alcuna influenza sul metodo di calcolo del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5473 del 15 aprile 1998
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non sono applicabili i termini perentori di cinque giorni per la trasmissione degli atti e di dieci giorni dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3861 del 17 dicembre 1999
«Poiché non può essere disposta una misura restrittiva nei confronti di una persona già in stato di custodia cautelare per lo stesso fatto, la possibilità di applicare nuovamente detta misura divenuta inefficace per motivi di forma (ex art. 309,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13401 del 10 aprile 2012
«Il mancato rispetto dei termini per comparire previsti dall'art. 309, comma ottavo, c.p.p., integra una nullità c.d. a regime intermedio, validamente eccepita dall'interessato anche in difetto di una formale richiesta di rinvio. (Fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6521 del 17 febbraio 1999
«La formulazione dell'art. 309, comma 8, c.p.p., nella parte in cui prevede che l'avviso dell'udienza del tribunale del riesame debba essere comunicato o notificato «almeno tre giorni prima» dell'udienza stessa, non implica che debba trattarsi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5543 del 24 novembre 1998
«L'eventuale caducazione della misura cautelare derivante, in caso di richiesta di riesame, ai sensi dell'art. 309, comma 10, c.p.p., dall'inosservanza dei termini ivi richiamati (nella specie, del termine di cinque giorni previsto dal comma 5 per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Al fine dell'individuazione del giudice per le indagini preliminari territorialmente competente ai sensi dell'art. 328, primo comma bis, c.p.p., il criterio per stabilire quando e come si debba ritenere che un delitto sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4702 del 2 dicembre 1992
«Una volta disposta dal Tribunale della libertà l'acquisizione degli atti sui quali il P.M. aveva fondato la richiesta del provvedimento cautelare, ma che aveva omesso di trasmettere, deve essere riconosciuto al difensore dell'imputato un termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1994 del 22 giugno 1992
«Il mancato rispetto del termine di tre giorni liberi che ai sensi dell'art. 309 comma ottavo c.p.p. devono intercorrere tra la notifica dell'avviso e la data fissata per la discussione della richiesta di riesame non dà luogo a nullità assoluta, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3797 del 31 gennaio 2002
«Nel giudizio di impugnazione di una misura cautelare personale è inibito alla Corte provvedere direttamente alla valutazione, al fine di verificarne il carattere di elemento favorevole per l'indagato, di un atto sopravvenuto alla emissione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3871 del 12 ottobre 1996
«In tema di appello avverso le misure cautelari personali l'obbligo di dare immediato avviso all'autorità procedente sussiste anche quando gli atti pervengano al tribunale del riesame da altra autorità (nel caso di specie dalla Corte di cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6565 del 17 febbraio 2012
«È inammissibile l'appello ex art. 310 cod. proc. pen. proposto via fax, in quanto la disciplina delle impugnazioni delle misure cautelari reali prevede che l'appello deve essere presentato nella cancelleria del tribunale competente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20823 del 3 giugno 2010
«In tema di mandato di arresto europeo, non è impugnabile il provvedimento con il quale il Tribunale, decidendo in sede di appello ex art. 310 c.p.p., rigetti la richiesta di revoca del mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5589 del 5 febbraio 2008
«Avverso il provvedimento adottato dal giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di revoca dell'isolamento continuo quale modalità esecutiva della custodia cautelare in carcere è ammissibile l'appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p., ma non...»