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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13485 del 13 giugno 2014
«Il protrarsi nel tempo di una situazione illegittima, quale il demansionamento del lavoratore accertato dal giudice di merito, non può essere inteso né come acquiescenza del lavoratore alla situazione imposta dal datore (cui compete il potere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20600 del 30 settembre 2014
«In tema di trasferimento del lavoratore, poiché la finalità principale della norma di cui all'art 2103 cod. civ. è quella di tutelare la dignità del lavoratore e di proteggere l'insieme di relazioni interpersonali che lo legano ad un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22699 del 4 ottobre 2013
«Per i termini mensili o annuali, fra i quali è compreso quello di decadenza dall'impugnazione ex art. 327 c.p.c., si osserva, a norma degli artt. 155, secondo comma, c.p.c. e 2963, quarto comma, c.c., il sistema della computazione civile, non "ex...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4574 del 6 marzo 2015
«In tema di riscossione delle imposte e delle sanzioni amministrative per la violazione di norme tributarie, non si applica il termine di prescrizione di dieci anni di cui all'art. 2953 cod. civ. ove la definitività dell'accertamento derivi non da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15231 del 3 luglio 2014
«...a cinque anni il termine di prescrizione. Ne consegue che il termine breve si applica anche al diritto al risarcimento dei danni derivanti da ingiustificato recesso dal contratto stesso, trattandosi di ipotesi di responsabilità contrattuale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21013 del 12 ottobre 2011
«...automaticamente alla titolarità "pro quota" di ciascun coerede. Ne consegue che, all'atto di scioglimento della comunione, il possessore del cespite ereditario ha l'obbligo di rendere il conto in relazione ai frutti maturati prima della divisione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7821 del 16 aprile 2015
«In presenza di un contratto di donazione non ancora perfetto, per la mancanza della notificazione al donante dell'atto pubblico di accettazione del donatario, ai sensi dell'art. 782, secondo comma, cod. civ., va riconosciuto in capo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6619 del 1 aprile 2015
«Qualora venga in discussione l'appartenenza di un determinato bene, nella sua attuale consistenza, al demanio naturale, il giudice ha il potere-dovere di controllare ed accertare con quali caratteri obiettivi esso si presenti al momento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12555 del 22 maggio 2013
«In caso di provvedimento amministrativo costitutivo della natura demaniale di un bene, lo stesso è sufficiente a determinare la inesistenza o il superamento di ogni controversia sul carattere non più pubblico dei terreni, quando il decreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23693 del 6 novembre 2014
«Il criterio della prevenzione, previsto dagli artt. 873 e 875 cod. civ., è derogato dal regolamento comunale edilizio allorché questo fissi la distanza non solo tra le costruzioni, ma anche delle stesse dal confine, salvo che lo stesso consenta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9652 del 19 aprile 2013
«La regola stabilita dall'ultimo comma dell'art. 950 cod. civ., secondo cui il giudice, in mancanza di altri elementi, per stabilire il confine tra due fondi si attiene a quello delineato dalle mappe catastali, è applicabile anche nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25428 del 12 novembre 2013
«In caso di perimento parziale di un fondo, rustico o urbano, dovuto ad una calamità naturale, il rischio dell'evento lesivo ricade sul proprietario del bene, per cui l'enfiteuta, in difetto di un'espressa previsione normativa che lo imponga, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21526 del 18 ottobre 2011
«In tema di servitù di passaggio, nell'ipotesi in cui il fondo, originariamente unico, sia divenuto intercluso per effetto d'alienazione di una parte di esso a titolo oneroso, il diritto dell'acquirente di ottenere la costituzione coattiva e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16698 del 22 luglio 2014
«In tema di condominio negli edifici, il decreto emesso ai sensi dell'art. 1129, primo comma, c. c. ha ad oggetto esclusivamente la nomina dell'amministratore da parte del tribunale, in sostituzione dell'assemblea che non vi provvede, senza che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20557 del 30 settembre 2014
«In tema di risarcimento danni per l'esecuzione di lavori su parti comuni di un edificio condominiale, poiché il condominio è un ente di gestione privo di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, il condòmino che ritenga di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 144 del 11 gennaio 2012
«L'assemblea con deliberazione a maggioranza ha quindi il potere di modificare sostituire o eventualmente sopprimere un servizio anche laddove esso sia istituito e disciplinato dal regolamento condominiale se rimane nei limiti della disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19798 del 19 settembre 2014
«Il regolamento di condominio, predisposto dall'originario unico proprietario dell'edificio, vincola chi abbia acquistato le singole unità immobiliari successivamente alla sua predisposizione purché richiamato ed approvato nei singoli atti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3026 del 16 febbraio 2015
«Quando la controversia sul possesso riguardi zone prediali non recintate, soggette al potere promiscuo dei confinanti, l'esercizio del possesso sul piano quantitativo non può essere desunto dalle mappe catastali identificative delle rispettive...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1584 del 28 gennaio 2015
«È possibile la coesistenza simultanea sulla medesima cosa di una pluralità di situazioni possessorie, di diverso contenuto, in capo a diversi soggetti, che si concretizzino, per ognuno di essi, in attività corrispondenti all'esercizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21690 del 14 ottobre 2014
«La presunzione di possesso utile "ad usucapionem", di cui all'art. 1141 cod. civ., non opera quando la relazione con il bene derivi non da un atto materiale di apprensione della "res", ma da un atto o da un fatto del proprietario a beneficio del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27584 del 10 dicembre 2013
«Ai fini dell'interversione del possesso, di cui all'art. 1141, secondo comma, c.c., l'edificazione di un fabbricato sul terreno ricevuto in detenzione, espressamente autorizzata dal proprietario del suolo, non costituisce un'attività posta in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15020 del 14 giugno 2013
«Nel sistema tavolare, la mancata intavolazione della servitù comporta l'inefficacia del trasferimento successivo sotto il profilo del difetto di titolarità in capo all'autore, ma tale inefficacia rientra nella fisiologia dell'istituto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 22476 del 22 ottobre 2014
«In tema di usucapione speciale per la piccola proprietà rurale, la destinazione urbanistica del bene costituisce elemento rilevante per la qualificazione del fondo come rustico, poiché, ove il fondo sia destinato ad insediamenti e attività diversi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28721 del 30 dicembre 2013
«In tema di possesso "ad usucapionem", la domanda giudiziale diretta ad ottenere il rilascio di un immobile, proposta dal proprietario esclusivamente contro il detentore materiale, non vale ad interrompere il decorso del termine di usucapione nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26985 del 2 dicembre 2013
«In tema di tutela possessoria, perché sussista la violenza dello spoglio non è necessario che questo sia stato compiuto con forza fisica o con armi, essendo invece sufficiente che sia avvenuto senza o contro la volontà effettiva, o anche solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18193 del 14 maggio 2002
«La disciplina relativa alla successione delle leggi penali (art. 2 c.p.) non si applica alla variazione nel tempo delle norme extra-penali e degli atti o fatti amministrativi che non incidono sulla struttura essenziale e circostanziata del reato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3717 del 7 luglio 1999
«Il principio di irretroattività della legge penale, sancito dagli artt. 2 c.p. e 25, comma secondo, Cost., è operante nei riguardi delle norme incriminatrici e non anche rispetto alle misure di sicurezza, sicché la confisca può essere disposta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7652 del 23 febbraio 2004
«Pertanto, non può essere disposta la revoca, ai sensi dell'art. 168, comma quarto, c.p., della sospensione condizionale della pena che sia stata concessa una terza volta, in apparente violazione dell'art. 164, comma quarto, stesso codice, a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22539 del 21 maggio 2003
«In tale ipotesi, il giudice dell'esecuzione, qualora non ritenga sufficiente l'analisi del capo di imputazione, può anche scendere all'esame degli atti processuali per verificare ed accertare, attraverso di essi, la consistenza ed i contorni della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33397 del 12 agosto 2008
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, la norma posteriore che abbia sostituito l'originaria comminatoria di pena detentiva congiunta a pena pecuniaria con quella della sola pena pecuniaria, deve essere sempre considerata più favorevole...»