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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 481 del 15 gennaio 2003
«L'esecuzione del provvedimento d'urgenza in materia possessoria, secondo la previsione dell'art. 669 duodecies c.p.c., che, dettato per i sequestri, trova applicazione, in virtù dell'art. 669 quatordecies del codice di rito, anche ai provvedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1603 del 5 febbraio 2001
«In tema di denunzia di nuova opera o di danno temuto, il provvedimento di rigetto della istanza cautelare proposta non è una sentenza, ma un'ordinanza contro la quale è ammesso il reclamo, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 253...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16091 del 9 luglio 2009
«In materia di procedimenti cautelari, è inammissibile la proposizione del regolamento di competenza, anche nell'ipotesi di duplice declaratoria d'incompetenza formulata in sede di giudizio di reclamo, sia in ragione della natura giuridica dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11370 del 24 maggio 2011
«Il provvedimento col quale il Tribunale, provvedendo "ante causam", rigetti il reclamo avverso l'ordinanza di rigetto del ricorso cautelare, ovvero dichiari la cessazione della materia del contendere, e condanni il reclamante alle spese del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17211 del 21 luglio 2010
«Il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. é inammissibile avverso l'ordinanza con cui il tribunale, a norma dell'art. 669 terdecies c.p.c., abbia rigettato il reclamo proposto contro il diniego di reintegrazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17266 del 23 luglio 2009
«Il provvedimento con cui, in sede di reclamo ai sensi dell'art. 669 terdecies c.p.c. ed in forza dell'art. 624, comma 2, c.p.c., come sostituito dall'art. 2, comma 3, lett. e), del D.L. n. 35 del 2005, convertito con modificazioni nella legge n....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1245 del 23 gennaio 2004
«Il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. è proponibile avverso provvedimenti giurisdizionali emessi in forma di ordinanza o di decreto solo quando essi siano definitivi ed abbiano carattere decisorio, cioè siano in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5255 del 29 maggio 1999
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che dichiara la tardività del reclamo proposto ai sensi dell'art. 669 terdecies c.p.c. avverso un provvedimento cautelare, trattandosi di provvedimento non definitivo e non decisorio;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17862 del 31 agosto 2011
«Il provvedimento previsto dall'art. 24, secondo comma, della legge 24 dicembre 1969, n. 990, è suscettibile di riesame in sede di decisione definitiva del grado di giudizio in cui sia stato emesso; pertanto, pure laddove si lamenti che sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28673 del 27 dicembre 2013
«L'ordinanza che ha autorizzato la misura cautelare del sequestro giudiziario (nella specie, a seguito di reclamo) senza provvedere sulle spese di lite non è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. in quanto priva di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2213 del 29 ottobre 1970
«Il sequestro giudiziario, di cui all'art. 670 n. 2 c.p.c. è strumentalmente preordinato ad assicurare elementi di prova da utilizzare nel giudizio di merito. Esso, pertanto, è provvisorio, non soltanto nel senso che è temporaneo, ma soprattutto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4547 del 26 agosto 1985
«Il danneggiato da reato può chiedere al giudice civile, a tutela del suo diritto al risarcimento del danno, anche durante la pendenza della sua costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico del danneggiante, sequestro conservativo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 148 del 23 gennaio 1970
«Il sequestro conservativo e l'azione revocatoria hanno la caratteristica comune di essere mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale del creditore, implicando l'inefficacia nei confronti di costui degli eventuali atti dispositivi posti in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14641 del 23 giugno 2009
«È valida la notificazione dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di merito susseguente ad un procedimento cautelare effettuata non alla parte personalmente, ma nel domicilio da questa eletto nel corso del procedimento cautelare presso il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6344 del 23 novembre 1982
«La denuncia di nuova opera, in quanto tendente essenzialmente all'accertamento dell'illegittimità dell'opera iniziata, siccome lesiva del possesso o del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento a cui tutela essa è esperita, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6477 del 7 dicembre 1981
«Nel procedimento di denuncia di nuova opera, la legittimazione passiva, nella prima fase (a cognizione sommaria) — intesa ad ottenere un provvedimento che assicuri la conservazione della situazione materiale dedotta in causa, con l'inibizione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11693 del 5 dicembre 1990
«Nell'azione di denuncia di nuova opera, qualora il ripristino della situazione di fatto anteriore debba essere attuato mediante la demolizione di un'opera appartenente a più proprietari, l'azione deve essere diretta contro tutti i comproprietari,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1473 del 24 febbraio 1996
«Il regolamento preventivo di giurisdizione (art. 41 c.p.c.) è previsto con limitato riferimento alle questioni di giurisdizione di cui all'art. 37 del codice di rito, cioè alle questioni attinenti alla giurisdizione del giudice ordinario nei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5626 del 17 ottobre 1988
«Con riguardo alle azioni di nunciazione nei confronti della pubblica amministrazione, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, qualora, in relazione al petitum sostanziale della sottostante pretesa di merito, la domanda risulti diretta a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9380 del 7 agosto 1992
«Il compromesso per arbitrato estero, che valga a sottrarre al giudice italiano una determinata controversia, implica, in mancanza di una diversa norma di legge o convenzione internazionale, il difetto di giurisdizione di detto giudice anche sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1491 del 12 febbraio 1988
«Con riguardo al pregiudizio che assuma derivare all'acquedotto municipale ed all'ambiente da una discarica di rifiuti realizzata dal privato, deve riconoscersi al comune la facoltà di adire il giudice ordinario, anche con istanza di accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 443 del 21 gennaio 1988
«La giurisdizione del giudice ordinario, su istanza di istruzione preventiva ai sensi degli artt. 692 e ss. c.p.c., postula che si tratti di attività istruttoria riconducibile alla tutela, nell'instaurando giudizio di merito, di una posizione che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4415 del 9 agosto 1985
«Il giudice, che abbia disposto un accertamento tecnico preventivo, a norma dell'art. 696 c.p.c., deve ritenersi competente, indipendentemente dall'eventuale sopravvenuto promuovimento della causa di merito, anche a dirimere i dubbi che insorgano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12007 del 8 agosto 2002
«Alla luce dei principi costituzionali che garantiscono la tutela in giudizio del proprio diritto e la ragionevole durata del processo, l'ambito dell'accertamento tecnico preventivo comprende ed include tutti gli elementi conoscitivi considerati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10588 del 25 giugno 2012
«Il divieto di proporre giudizio petitorio, previsto dall'art. 705 c.p.c., riguarda il solo convenuto nel giudizio possessorio, trovando la propria "ratio" nell'esigenza di evitare che la tutela possessoria chiesta dall'attore possa essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8367 del 20 giugno 2001
«Il divieto di cumulo tra giudizio petitorio e giudizio possessorio ha carattere soggettivo e non può spiegare effetto nei confronti di persone diverse da quelle convenute in sede possessoria. Tuttavia, da ciò non può ricavarsi specularmente che al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5110 del 22 maggio 1998
«La ratio della norma di cui all'art. 705 c.p.c. (a mente della quale il convenuto nel giudizio possessorio non può proporre giudizio petitorio finché il primo giudizio non sia stato definito e la decisione non sia stata eseguita) non è, in alcun...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1392 del 7 febbraio 1992
«La disposizione dell'art. 705 c.p.c. (divieto del cumulo fra il giudizio petitorio ed il giudizio possessorio) tende a rafforzare la tutela possessoria alla stregua del principio tradizionale secondo cui spoliatus ante omnia restituendus ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6881 del 18 giugno 1991
«Il divieto stabilito dall'art. 705 c.p.c. di proporre il giudizio petitorio finché non sia definito il giudizio possessorio, e la decisione eseguita, opera non per l'attore, ma unicamente per il convenuto, e trova la sua giustificazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22628 del 11 dicembre 2012
«Al convenuto nel giudizio possessorio, non potendo egli proporre nei confronti dell'attore alcun giudizio petitorio, ai sensi dell'art. 705 c.p.c., finché il primo giudizio non sia definito e la relativa decisione non sia stata eseguita è inibita...»