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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5108 del 26 maggio 1999
«Il valore dell'affare ai fini del calcolo della provvigione del mediatore con riferimento ad una compravendita corrisponde al prezzo effettivamente pagato e pertanto, qualora l'oggetto della compravendita mediata sia la totalità delle quote o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1957 del 27 gennaio 2009
«In caso di parcheggio di un automezzo in un'area recintata a ciò predisposta e gestita da una società, va esclusa l'applicabilità della norma di cui all'art. 7, comma 1 lett. f), del d.lgs. n. 285 del 1992, che si riferisce alla destinazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5837 del 13 marzo 2007
«Nel caso di parcheggio di un automezzo nell'apposito piazzale gestito da una ditta privata, si verte in tema di contratto atipico per la cui disciplina occorre far riferimento alle norme relative al deposito. Infatti, l'offerta della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7363 del 2 giugno 2000
«La responsabilità ex recepto incombe sul depositario sia nell'ipotesi di deposito a titolo gratuito — che ha natura contrattuale —, così che sul medesimo incombe l'onere di provare l'imprevedibilità e l'inevitabilità della perdita della cosa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11540 del 14 ottobre 1999
«Nel deposito irregolare di cui all'art. 1782 c.c. (nella specie ritenuto sussistente con riferimento ai premi riscossi dall'agente per conto del preponente) il depositario acquista la proprietà del danaro solo se ha la facoltà di servirsene; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2475 del 8 marzo 1991
«In tema di responsabilità degli albergatori per le cose portate in albergo dai clienti sia l'art. 1784 c.c., nel testo modificato dalla L. del 15 febbraio 1977, n. 35 sia il vigente art. 1783 nel testo modificato con L. 15 giugno 1978, n. 316, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13691 del 6 novembre 2001
«L'art. 1805, secondo comma, c.c. — a norma del quale il comodatario che impiega la cosa per un uso diverso o per un tempo più lungo di quello a lui consentito è responsabile della perdita avvenuta per causa a lui non imputabile, qualora non provi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2317 del 2 febbraio 2007
«In tema di contratti di mutuo, perché una convenzione relativa agli interessi sia validamente stipulata ai sensi dell'art. 1284, terzo comma, c.c., che è norma imperativa, la stessa deve avere un contenuto assolutamente univoco e contenere la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2521 del 9 aprile 1983
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, la mancata inclusione, tra le norme richiamate dall'art. 1857 cod. civ., anche dell'art. 1825 cod. civ. (che, per l'ordinario contratto di conto corrente, dispone che sulle rimesse gli interessi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9008 del 6 luglio 2000
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, le comunicazioni al cliente sulla situazione finale del conto, inviate dalla banca allo scioglimento del rapporto ovvero alle scadenze periodiche contrattualmente previste, sono qualificabili come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 178 del 13 gennaio 1988
«Con riferimento al contratto di conto-corrente bancario la presunzione legale contenuta nel primo comma dell'art. 1832 c.c. della approvazione del conto in caso di mancata contestazione dello stesso da parte del correntista presuppone che la banca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17090 del 24 giugno 2008
«Nel regime previgente all'entrata in vigore dell'art. 3 della legge 17 febbraio 1992 n. 154, il quale ha imposto l'obbligo della forma scritta ai contratti relativi alle operazioni ed ai servizi bancari, era consentita la conclusione per facta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5561 del 19 marzo 2004
«Il principio secondo cui il requisito della sufficiente indicazione della cosa data in pegno ben può ritenersi soddisfatto, nel caso di pegno di titoli di credito al portatore, dalla semplice menzione della natura del titolo e dell'ammontare del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1846 del 20 febbraio 1998
«Nel contratto di conto corrente bancario, a differenza che nel contratto di conto corrente ordinario, le annotazioni o registrazioni delle singole operazioni hanno un valore esclusivamente contabile ed un'efficacia meramente dichiarativa, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4696 del 8 maggio 1998
«In tema di sconto bancario, la convenzione relativa alla determinazione degli interessi è validamente stipulata, in ossequio al disposto di cui all'art. 1284, terzo comma, c.c., quando il relativo tasso risulti determinabile e controllabile in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10859 del 5 maggio 2010
«È legittimamente configurabile, in base al principio dell'autonomia contrattuale di cui all'art. 1322 c.c., un contratto atipico di cosiddetto `vitalizio alimentare", autonomo e distinto da quello, nominato, di rendita vitalizia di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19763 del 12 ottobre 2005
«In tema di accertamento dell'alea nella rendita vitalizia, la cui mancanza, trattandosi di elemento essenziale del contratto, ne determina la nullità, è necessario verificare, sulla base delle pattuizioni negoziali, se sussisteva o meno tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4005 del 3 aprile 2000
«Poiché il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto (art. 1888 c.c.), la ratifica di tale contratto deve risultare anch'essa da atti scritti. Pertanto con riferimento ad un contratto di coassicurazione stipulato da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1875 del 18 febbraio 2000
«Nel contratto di assicurazione la forma scritta è richiesta dalla legge ad probationem tantum. Ne consegue che, per determinare il contenuto oggettivo della polizza, il giudice può fare utilmente riferimento anche alle indicazioni contenute...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9284 del 4 maggio 2005
«L'assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta, fattispecie contrattuale stipulata da un interposto a favore di un terzo onde far conseguire a quest'ultimo un servizio (quello, cioè, di assicurazione), si configura, sul piano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18223 del 28 novembre 2003
«In riferimento al contratto di assicurazione di cose, il cessionario dei diritti derivanti dal contratto viene a trovarsi nella stessa condizione in cui si sarebbe trovato, nei confronti della società assicuratrice, il cedente, e quindi gli sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14069 del 11 giugno 2010
«In tema di contratto di assicurazione che copra le spese per ricoveri da malattia, l'inesattezza delle dichiarazioni o le reticenze cui fanno riferimento gli artt. 1892 e 1893 c.c. non necessariamente presuppongono la consapevolezza da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11206 del 20 novembre 1990
«Con riguardo all'ipotesi di annullamento del contratto di assicurazione, prevista dall'art. 1892 c.c., la configurabilità del dolo o della colpa grave del contraente implica che il dichiarante non solo fosse (o dovesse essere) a conoscenza delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7300 del 3 luglio 1991
«Con riguardo all'assicurazione contro i danni (nella specie, inerenti a trasporti marittimi di merci) cosiddetta in abbonamento, cioè rivolta a tutelare interessi non ancora determinati al momento della sua stipulazione e da specificarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7278 del 29 maggio 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, e con riguardo alla controversia che l'assicurato promuova per l'accertamento dell'avvenuta disdetta alla naturale scadenza del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11946 del 22 maggio 2006
«La sospensione dell'assicurazione — come effetto giuridico previsto dall'articolo 1901 c.c. — a decorrere dalle ventiquattro ore del quindicesimo giorno dalla scadenza dei premi successivi al primo, comporta, ex articolo 7 comma secondo legge n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10978 del 3 novembre 1998
«La procura rilasciata agli agenti (ed ai subagenti) di assicurazione è assoggettata alla forma pubblicitaria della pubblicazione nel registro delle imprese. La previsione di tale regime si desume dalla formulazione dell'art. 1903, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9469 del 19 maggio 2004
«In tema di assicurazione contro i danni, l'atto scritto con cui rassicurato dà notizia del verificarsi dell'evento coperto dalla garanzia e reclama il pagamento dell'indennità è riconducibile alle comunicazioni inerenti al contratto, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 797 del 6 febbraio 1990
«L'art. 1906 c.c., ove prevede, in tema di assicurazione contro i danni, che l'assicuratore non risponde, salvo patto contrario, del pregiudizio prodotto da vizio intrinseco della cosa assicurata, non è suscettibile di applicazione estensiva alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 30 marzo 2001
«L'obbligazione assunta dall'assicuratore contro i danni è un debito di valore, come emerge dal costante riferimento al risarcimento del danno ed al valore della cosa assicurata in tutte le disposizioni normative che regolano la materia, ed in...»