-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2679 del 3 aprile 1990
«Il carattere sussidiario dell'azione generale di arricchimento senza causa rileva ai fini del giudizio sulla sua proponibilità, ma non incide sul regime della competenza, quale si determina alla stregua del contenuto della domanda giudiziale e,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2685 del 3 aprile 1990
«Il trattamento economico dovuto dall'Enasarco agli agenti di commercio in caso di risoluzione del rapporto di agenzia, essendo causalmente correlato alla contribuzione che obbligatoriamente il preponente corrisponde a detto ente, ha natura...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4174 del 15 maggio 1990
«L'equiparazione del cosiddetto detentore qualificato al possessore vero e proprio ai fini della legittimazione all'azione di reintegrazione (art. 1168 c.c.), non trova deroga con riguardo alla disciplina disposta negli artt. 703 e ss. c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9213 del 6 settembre 1990
«Ad integrare la fattispecie del dolo processuale revocatorio ex art. 395 n. 1 c.p.c., non basta la semplice violazione del dovere di lealtà e di probità, richiedendosi, invece, un'attività intenzionalmente fraudolenta, concretantesi in artifizi o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11755 del 29 ottobre 1992
«...in caso di cessazione dell'interclusione della causa estintiva di cui all'art. 1055 c.c., salvo che dal negozio costitutivo non emerga in concreto ed inequivocabilmente l'intento delle parti di assoggettarle al regime delle servitù volontarie.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3914 del 1 aprile 1993
«Quando la querela di falso sia stata proposta in corso di causa per contestare che certe dichiarazioni siano state rese dalla parte o che certi fatti siano avvenuti in presenza del pubblico ufficiale, ed, in altri termini, per opporre la falsità...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7321 del 5 luglio 1993
«Nel caso di fusione (o incorporazione) di società, la nascita del nuovo ente — con la conseguente estinzione delle società fuse (o di quella incorporata) e l'attuazione, a favore della nuova persona giuridica, di una successione universale analoga...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1187 del 5 febbraio 1994
«Il provvedimento, con il quale il presidente del tribunale, adito con istanza di sequestro conservativo, rilevi la pendenza di causa nel merito davanti allo stesso tribunale, e rimetta gli atti al giudice istruttore di essa, ai sensi dell'art. 673...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1431 del 14 febbraio 1994
«La sentenza della Corte di cassazione che, in sede di esame del ricorso avverso la decisione del giudice di rinvio – asseritamente viziata da ribellione del giudice di rinvio al principio di diritto sancito con precedente pronuncia annullamento –...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8516 del 19 ottobre 1994
«Ai sensi dell'art. 42 c.p.c. — secondo cui la sentenza che, pronunciando sulla competenza, non decide il merito della causa, può essere impugnata solo con regolamento (necessario) di competenza — la locuzione «decisione sul merito della causa» va...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1322 del 3 febbraio 1995
«...con l'istanza di regolamento, è indispensabile un provvedimento che oltre a comportare una decisione irretrattabile ed a provenire da un organo giudiziario dotato di potere decisorio, presupponga l'affermazione o la negazione della competenza.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2740 del 27 marzo 1996
«Il quale peraltro, pur trattandosi di questione estranea alla sua competenza ed attribuita a quella del tribunale, non deve perciò solo rimettere a quest'ultimo la causa relativa alla dedotta nullità del patto societario (la cui decisione con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5229 del 5 giugno 1996
«Ne deriva che è impugnabile soltanto con il suddetto regolamento e non con l'appello, la sentenza con cui il pretore-giudice del lavoro, dichiaratosi incompetente per materia, pronunzi altresì, quale effetto direttamente consequenziale della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7933 del 29 agosto 1996
«In caso di corresponsione da parte del fondo di garanzia gestito dall'Inps, ai lavoratori già dipendenti di società fallita, del trattamento di fine rapporto, ai sensi dell'art. 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, la surrogazione di diritto del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8437 del 3 settembre 1997
«Nel caso di rimessione della causa dal giudice di appello a quello di primo grado per l'integrazione del contraddittorio, ove la sentenza non sia stata notificata non può applicarsi per la riassunzione del processo il termine di sei mesi,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9868 del 10 ottobre 1997
«Non rientrano nel novero di tali legittimati né gli aventi causa, di cui è menzione nell'art. 2909 c.c., cioè coloro che subentrano alle parti, nelle situazioni giuridiche attive o passive sulle quali ha inciso la sentenza opposta, post rem...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4173 del 23 aprile 1998
«La domanda con cui il preponente, deducendo l'infedele comportamento dell'agente in costanza del rapporto di agenzia, chiede il risarcimento del danno subito a causa dello sviamento della clientela provocato dal comportamento dell'agente riguarda...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9684 del 28 settembre 1998
«Ai fini dell'interesse ad impugnare una sentenza rileva la soccombenza nel suo aspetto sostanziale, correlata al pregiudizio che la parte subisca a causa della sentenza e della sua idoneità a formare il giudicato, mentre non rileva il dato formale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 9 febbraio 1999
«La richiesta in via subordinata da parte del creditore convenuto in opposizione al decreto ingiuntivo di una somma minore di quella originaria con l'invocazione di una diversa normativa di riferimento ma senza mutamento della causa petendi non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12566 del 12 novembre 1999
«È impugnabile con regolamento di competenza il provvedimento, che, pur rivestendo la forma di ordinanza, ha natura sostanziale di sentenza, in quanto provenga da un organo fornito di potestas iudicandi e non si limiti a impartire disposizioni di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3108 del 1 aprile 1999
«La domanda di rivalutazione di una rivendicata somma di denaro, risolvendosi nella richiesta di adeguamento automatico dell'importo della stessa ai sopravvenuti mutamenti del valore reale della moneta da correlarsi al fenomeno inflativo, è pretesa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11199 del 28 agosto 2000
«...dell'azione (causa petendi e petitum), o introducendone un nuovo, nega ad una delle parti il bene richiesto o ne attribuisce uno diverso, e determina il potere dovere della Corte di Cassazione di procedere all'esame diretto degli atti.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 365 del 18 maggio 2000
«In una causa tra privati nella quale una delle parti sostenga la tesi della natura comunale pubblica della strada e pretenda, quindi, di esercitare su di essa il diritto di passaggio e l'altra chieda, invece, l'interdizione di tale passaggio,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5390 del 27 aprile 2000
«La cessazione della materia del contendere – cui consegue il sopravvenuto venire meno dell'interesse ad agire e della necessità di una pronuncia del giudice sull'oggetto della controversia, di cui il giudice deve dare atto d'ufficio – presuppone...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6632 del 22 maggio 2000
«Non può, pertanto, predicarsi la natura di pronunce sulla competenza con riferimento a provvedimenti ordinatori retrattabili o, comunque, inidonei a pregiudicare la decisione della causa, quali quelli di trasformazione del rito, ove questi non...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9401 del 14 luglio 2000
«... non è configurabile un mutamento della causa petendi quando il lavoratore, avendo chiesto l'accertamento del suo diritto ad un superiore e specificato livello di inquadramento sulla base delle mansioni effettivamente espletate, si limiti a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1516 del 2 febbraio 2001
«In tale ipotesi, il nesso di causalità del danno menzionato rispetto alla condotta imputabile si pone in termini di causalità non già materiale, ma giuridica, secondo l'id quod plerumque accidit, posto che il conducente dell'autovettura che guidi...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15279 del 4 dicembre 2001
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, la richiesta di addebito, pur essendo proponibile solo nell'ambito del giudizio di separazione, ha natura di domanda autonoma; infatti, la stessa presuppone l'iniziativa di parte, soggiace alle...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15426 del 5 dicembre 2001
«L'errore di fatto previsto dall'art. 395, n. 4. c.p.c. e idoneo a determinare la revocabilità delle sentenze, comprese quelle della Corte di cassazione, consiste in un errore di percezione o in una mera svista materiale che abbia indotto il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5603 del 17 aprile 2001
«Ove, poi, quest'ultimo venga erroneamente ritenuto, con la sentenza, destinatario di una notificazione e ritualmente costituito, mentre dagli atti della causa ciò risulta inconfutabilmente smentito, lo stesso è legittimato a domandare la...»