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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4532 del 16 aprile 1993
«In tema di prelazione urbana ex art. 38 della legge n. 392 del 1978 deve essere riconosciuto il diritto di riscatto del conduttore dell’immobile alienato a terzi dal locatore non solo nella ipotesi in cui nella denuntiatio sia stata omessa la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8713 del 4 ottobre 1996
«Il conduttore di immobile urbano adibito a uso non abitativo, che ai sensi dell’art. 39 della L. 27 luglio 1978, n. 392 ha esercitato il diritto di riscatto del bene, alienato a un terzo in violazione del suo diritto di prelazione, e che ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7947 del 17 luglio 1991
«La tutela concessa dal legislatore al conduttore di un immobile destinato ad uso non abitativo, al quale il proprietario abbia impedito concretamente di avvalersi del diritto di prelazione previsto dall’art. 38 della L. 27 luglio 1978 n. 392,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 819 del 4 febbraio 2019
«I commissari nominati nell'ambito di una gara pubblica, ex art. 77 del D.Lgs. n. 50/2016 non devono aver assolto né possono svolgere una funzione o un incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 693 del 28 gennaio 2011
«In tema di sospensione del processo, affinché operi la pregiudiziale penale, con la conseguente esigenza di sospendere il giudizio dinanzi al giudice amministrativo, è necessario che sussista un vincolo di consequenzialità tra le due controversie,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 8605 del 7 dicembre 2010
«È improcedibile il ricorso in appello depositato oltre il termine decadenziale fissato dagli artt. 36, comma 5, R.D. 26 giugno 1924, n. 1054 e 21, comma 2, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, trattandosi di principio di ordine pubblico processuale e...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 23 febbraio 2018
«L'art. 99, 4° comma, c.p.a. deve essere interpretato nel senso di rimettere all'Adunanza plenaria la sola opzione fra l'integrale definizione della controversia e l'enunciazione di un principio di diritto, mentre non è predicabile l'ulteriore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6101 del 5 dicembre 1985
«Ai fini della riconducibilità di un contratto di locazione concernente immobile non abitativo nell’ambito di applicabilità degli artt. 67 e 42 della legge n. 392 del 1978 - per i quali rientrano nel regime transitorio di tale legge i contratti...»
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Tribunale civile Cremona, sentenza n. 219 del 8 aprile 2003
«All’immobile adibito all’uso del culto islamico è applicabile la disciplina dell’art. 42 della legge n. 372 del 1978 prevista per gli immobili adibiti ad attività ricreative, assistenziali, culturali e scolastiche. Il contratto ha, pertanto, la...»
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Corte d'appello Brescia, Sez. II, sentenza n. 495 del 14 giugno 2004
«Il contratto di locazione di un immobile stipulato «per il solo uso di luogo di culto e di preghiera» non rientra nella previsione normativa dell’art. 42 L. n. 392/78 (circoscritta alle sole attività ricreative, assistenziali, culturali e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3668 del 31 maggio 2019
«Nell'ambito di una gara ad evidenza pubblica l'impresa ausiliaria nella sua qualità di parte di un contratto dipendente rispetto al rapporto che si instaura tra l'amministrazione aggiudicatrice e il concorrente con la domanda di quest'ultimo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4449 del 20 agosto 1985
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’attività scolastica esercitata a fini di lucro integra una attività commerciale rientrante nella previsione dell’art. 27 della legge n. 392 del 1978, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2274 del 4 marzo 1988
«Il dato letterale dell’art. 42 della L. n. 392 del 1978 - relativo a quei rapporti locatizi, estranei alla previsione del precedente art. 27, ma concernenti immobili adibiti ad attività che per le finalità perseguite (ricreative, assistenziali,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 32773 del 19 dicembre 2018
«La negazione in concreto di tutela alla situazione soggettiva azionata, determinata dall'erronea interpretazione delle norme sostanziali nazionali o dei principi del diritto europeo da parte del giudice amministrativo, non concreta eccesso di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 9 giugno 2016
«L'esecuzione del giudicato amministrativo (sebbene quest'ultimo abbia un contenuto poliforme), non può essere il luogo per tornare a mettere ripetutamente in discussione la situazione oggetto del ricorso introduttivo di primo grado, su cui il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2938 del 27 maggio 2003
«Non sussiste in astratto alcun motivo di ordine giuridico per escludere che in materia di accesso sia ammissibile un ricorso di tipo amministrativo, comunque configurato o denominato (riesame, ricorso gerarchico proprio, ricorso gerarchico...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6237 del 5 novembre 2018
«Il contenzioso in materia di revisione dei prezzi dei contratti pubblici rientra fra le materie di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e invece non figura affatto fra le fattispecie espressamente sottoposte dagli artt. 119 e 120...»
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Corte costituzionale, Sez. V, sentenza n. 2119 del 9 maggio 2017
«Il provvedimento di diniego di autorizzazione al subentro nel contratto di appalto, espresso ai sensi dell'art 116, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, va impugnato nel termine breve di trenta giorni previsto dall'art. 120, comma 5, c.p.a.,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1574 del 20 marzo 2012
«Gli artt. 119, co. 2 e 120, co. 3 c.p.a., laddove stabiliscono che il ricorso in appello vada notificato entro tre mesi dalla data di pubblicazione della sentenza, introducono un sistema accelerato di definizione delle controversie di carattere...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4797 del 17 ottobre 2017
«Gli artt. 121 e 122 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), in caso di annullamento dell'aggiudicazione definitiva di una gara pubblica, demandano al Giudice la valutazione relativa alla necessità di dichiarare l'inefficacia del contratto; qualora venga...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7295 del 22 marzo 2017
«La configurabilità del vizio di eccesso di potere giurisdizionale da parte del giudice amministrativo, sub specie di esercizio di una attività decisoria implicante l'adozione di una statuizione corrispondente ad un'attività provvedimentale, il cui...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4272 del 17 ottobre 2016
«Al di fuori dei casi di maggiore gravità espressamente disciplinati dall'art. 121 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), la declaratoria giudiziale di inefficacia del contratto pubblico costituisce una mera eventualità, il cui verificarsi è subordinato...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3910 del 20 settembre 2016
«Deve essere escluso l'accoglimento della domanda volta a conseguire il ristoro del danno in forma specifica attraverso il subentro nell'esecuzione dell'appalto, previa declaratoria di inefficacia del contratto già stipulato, nel caso in cui non...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6529 del 19 novembre 2018
«Il giudice amministrativo laddove annulli l'aggiudicazione nell'ambito di una gara pubblica, può stabilire se dichiarare inefficace il contratto nei casi in cui il vizio dell'aggiudicazione non comporti l'obbligo di rinnovare la gara e sia stata...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5492 del 21 settembre 2018
«La disciplina di cui all'art. 122 del D.Lgs. n. 104/2010 limita il potere del giudice amministrativo di dichiarare l'inefficacia di un contratto d'appalto ai casi in cui il vizio dell'aggiudicazione non comporti l'obbligo di rinnovarla.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1032 del 19 febbraio 2018
«Al Giudice spetta il potere officioso di valutare discrezionalmente se ed entro quali limiti privare di effetti il contratto stipulato.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4050 del 21 agosto 2017
«A fronte delle più gravi violazioni in tema di diritto dei contratti pubblici (quali aggiudicazioni senza gara in assenza delle relative condizioni legittimanti) l'inefficacia del contratto (rectius: la privazione di effetti) rappresenta la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2445 del 24 maggio 2017
«La disposizione dell'art. 122 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) configura la dichiarazione di inefficacia del contratto come conseguenza dell'esercizio di un potere officioso riconosciuto al Giudice che pronunci l'annullamento dell'aggiudicazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1798 del 5 maggio 2016
«In materia di appalti pubblici se con l'art. 121 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) sono tipizzate le fattispecie in cui è obbligatoria la declaratoria d'inefficacia del contratto (salva l'applicazione delle sanzioni alternative ex art. 123 CPA) e con...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3220 del 25 giugno 2014
«Ai sensi dell'art. 122 c.p.a., fuori dei casi indicati dall'art. 121, comma 1, e dall'art. 123, comma 3, una volta annullata l'aggiudicazione definitiva, come nella specie, questo Collegio ritiene di dover disporre il subentro dell'attuale...»