(massima n. 1)
L'art. 99, 4° comma, c.p.a. deve essere interpretato nel senso di rimettere all'Adunanza plenaria la sola opzione fra l'integrale definizione della controversia e l'enunciazione di un principio di diritto, mentre non è predicabile l'ulteriore distinzione in principi di diritto di carattere astratto e principi maggiormente attinenti alle peculiarità del caso concreto. In effetti, se così non fosse la rimessione nomofilattica, di cui all'art. 99 c.p.a. rischierebbe di perdere la caratteristica di uno strumento volto ad una reductio ad unitatem e di divenire essa stessa potenziale fonte di interpretazioni variegate e divergenti, con nocumento del canone di certezza giuridica, cui mira l'istituto.