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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16561 del 14 luglio 2010
«In caso di fideiussione prestata da una pluralità di garanti, l'azione di regresso ai sensi dell'art. 1304 cod. civ può essere esercitata solo quando possa riconoscersi un vincolo di solidarietà tra più fideiussori ed un unico debitore e, a tal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2747 del 5 febbraio 2008
«In caso di fideiussione rilasciata da più fideiussori, qualora in un medesimo procedimento uno di essi proponga domanda di regresso nei confronti dell'altro per la ripetizione dei versamenti già effettuati dal primo per conto del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 17723 del 2 settembre 2004
«La fattispecie giuridica della confideiussione, di cui all'art. 1946 c.c., ricorre quando più soggetti prestano una fideiussione, anche se non contestualmente, nella reciproca consapevolezza dell'esistenza dell'altrui garanzia e con l'intento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8605 del 6 maggio 2004
«L'istituto della «confideiussione» di cui all'art. 1946 c.c.; è caratterizzato, nei suoi presupposti, da un collegamento necessario tra le obbligazioni assunte dai singoli fideiussori, mossi consapevolmente anche se non contestualmente da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6808 del 13 maggio 2002
«Ai fini della configurabilità della responsabilità processuale aggravata ex art. 96, secondo comma, c.p.c. non è necessaria la sussistenza della mala fede o della colpa grave, ma è sufficiente l'aver agito senza la normale prudenza, che si ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3610 del 24 febbraio 2004
«In tema di fideiussioni ed in relazione alla situazione normativa esistente prima dell'entrata in vigore dell'art. 10 della legge 17 maggio 1992, n. 154, l'operatività della garanzia prevista dall'art. 1948 c.c. — che disciplina l'obbligazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6451 del 19 marzo 2007
«L'istituto dell'avallo è riconducibile alla categoria negoziale della fideiussione, con la conseguenza che è applicabile all'avallo, sia il disposto dell'art. 1949 c.c. che, nel richiamare il più generale principio sancito dall'art. 1203 n. 3...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6929 del 25 novembre 1986
«Il fideiussore, che abbia soddisfatto il creditore garantito, può agire in via surrogatoria contro il debitore nei limiti in cui ciò era consentito al creditore stesso, e non anche, pertanto, quando risulti la nullità dell'obbligazione principale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16078 del 18 agosto 2004
«Il fideiussore che ha pagato il debito dopo il fallimento del debitore principale non può concorrere, nel fallimento, per gli interessi (e la rivalutazione monetaria) maturati dopo la dichiarazione del fallimento stesso, ancorché li abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3168 del 5 aprile 1996
«Una volta non impugnata la sentenza d'appello nella parte in cui la domanda di regresso del garante — proposta in via riconvenzionale e condizionatamente al rigetto della domanda del debitore principale di accertamento, nei confronti anche del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3538 del 13 giugno 1984
«L'art. 1953 c.c., il quale consente al fideiussore, prima di aver pagato, ed a tutela delle proprie ragioni di regresso suscettibili di essere pregiudicate dallo stato d'insolvenza del debitore principale, di agire contro quest'ultimo, affinché lo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21730 del 22 ottobre 2010
«Se, nell'ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente, si manifesta un significativo peggioramento delle condizioni patrimoniali del debitore rispetto a quelle conosciute al momento dell'apertura del rapporto, tali da mettere a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10870 del 23 maggio 2005
«In tema di fideiussione per obbligazioni future, per l'applicazione dell'art. 1956 c.c. (a mente del quale il fideiussore è liberato in caso di finanziamenti al terzo nonostante il sopravvenuto deterioramento delle sue condizioni economiche,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8995 del 5 giugno 2003
«In tema di fideiussione per obbligazioni future, l'art. 1956 c.c. (a mente del quale il fideiussore è liberato in caso di finanziamenti al terzo nonostante il sopravvenuto deterioramento delle sue condizioni economiche ; conosciuto dal creditore)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2141 del 25 febbraio 2000
«La posizione del fideiussore è strettamente collegata al rapporto che intercorre tra il debitore principale e il creditore, trattandosi del soggetto che ha il compito di garantire il puntuale adempimento dell'obbligazione garantita. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1645 del 16 febbraio 1998
«In tema di «fideiussione» per obbligazioni future e di liberazione del «fideiussore», ciò che conta a norma dell'art. 1956, primo comma non è la contezza di un'eventuale mancanza di liquidità del debitore, ovvero di un suo bisogno di ulteriore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24391 del 1 dicembre 2010
«L'art. 1957 c.c., il quale prevede l'onere per il creditore di proporre le sue istanze contro il debitore principale entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione di questi, pena la decadenza della garanzia fideiussoria, nulla dispone con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23922 del 19 novembre 2007
«In tema di garanzia personale, è applicabile all'avallo, che si distingue per i caratteri di letteralità, astrattezza ed autonomia (in quanto sua specificità consiste nel costituire un vincolo giuridico esente da qualsiasi nesso con quello assunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 656 del 23 gennaio 1998
«Non è ravvisabile il fatto del creditore, previsto dall'art. 1955 c.c. come causa di estinzione della fideiussione, nella mancata opposizione del medesimo, creditore anche verso una società di persone di cui il debitore è socio, all'omologazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3161 del 11 aprile 1997
«Il «fatto» del creditore, rilevante ai sensi dell'art. 1955 c.c., non può consistere nella mera inazione e deve costituire violazione di un dovere giuridico imposto dalla legge o nascente dal contratto; esso deve consistere, pertanto, in un fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9719 del 20 agosto 1992
«Perché si verifichi la liberazione del fideiussore per fatto del creditore, prevista dall'art. 1955 c.c., occorre che il creditore abbia, col suo comportamento, causato al garante un pregiudizio giuridico, e non soltanto economico-materiale, vale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14160 del 18 giugno 2009
«Con riguardo alla fideiussione prestata da più persone per un medesimo debitore ed un medesimo debito, il fideiussore che ha soddisfatto il creditore acquista il diritto di regresso contro gli altri fideiussori, per la loro rispettiva porzione, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6649 del 9 maggio 2002
«In materia di fideiussione, al regresso tra fideiussori ai sensi dell'art. 1954 c.c. e con riferimento all'estinzione della fideiussione per decadenza del creditore prevista dall'art. 1957 c.c. si applica il principio, dettato in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3192 del 24 maggio 1984
«Con riguardo alla fideiussione prestata da più persone per un medesimo debitore e per un medesimo debito, il fideiussore che ha soddisfatto il creditore acquista, da tale momento, il diritto di regresso contro gli altri fideiussori, per la loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2532 del 8 febbraio 2005
«Il socio della società di capitali assoggettata alla procedura di concordato preventivo non beneficia della cosiddetta «esdebitazione» per i debiti sorti nel periodo in cui egli è rimasto unico socio della società, per i quali il predetto è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11771 del 6 agosto 2002
«La decadenza del creditore dalla fideiussione (art. 1957 c.c.) non opera in presenza di un impedimento giuridico ostativo alla realizzazione della pretesa verso il debitore principale, poiché l'impossibilità di esperire qualsiasi azione nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4033 del 23 aprile 1999
«Il vigente sistema della garanzia del credito non esclude il concorso di una garanzia personale con una reale rispetto al medesimo credito, in quanto esso importa un rafforzamento della tutela dello stesso credito. Pertanto, ben può il terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3085 del 3 aprile 1996
«La decadenza della fideiussione — prevista dall'art. 1957 c.c: per il caso in , cui il creditore non abbia proposto e diligentemente continuato le proprie istanze contro il debitore principale, entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2827 del 24 marzo 1994
«Con riguardo a fideiussione, la cui durata sia correlata non alla scadenza dell'obbligazione principale, ma all'integrale soddisfacimento di questa, come nel caso di polizza fideiussoria contenente clausola di previsione della efficacia della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2782 del 23 marzo 1994
«La norma di cui all'art. 1957 c.c., la quale condiziona il persistere dell'obbligazione del fideiussore, dopo la scadenza del debito principale, alla circostanza che il creditore abbia proposto entro sei mesi le sue istanze contro il debitore e le...»