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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 714 del 23 gennaio 1986
«In tema di reato permanente, quale è il delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare, di cui all'art. 570 capoverso n. 2 c.p., allorché, come tale, il reato stesso è stato contestato col decreto di citazione a giudizio senza alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15952 del 26 aprile 2012
«L'obbligazione, penalmente rilevante ex art. 570, comma secondo, c.p., in capo al padre naturale di non far mancare i mezzi di sussistenza al figlio minore non nato in costanza di matrimonio presuppone la prova della filiazione da acquisirsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6679 del 9 luglio 1997
«In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la nozione civilistica di mantenimento non coincide con quella penalistica di mezzi di sussistenza: il primo concetto, infatti, è fondato sulla valutazione e comparazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3789 del 26 marzo 1998
«In tema di abuso di mezzi di correzione e di disciplina, di cui all'art. 571 c.p., mentre non possono ritenersi preclusi quegli atti, di minima valenza fisica o morale che risultino necessari per rafforzare la proibizione, non arbitraria né...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4636 del 27 aprile 1995
«Il delitto di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) non costituisce reato permanente, bensì reato abituale. Ne consegue la inapplicabilità del principio secondo cui l'intrinseca idoneità del reato permanente a durare nel tempo, anche dopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14413 del 2 novembre 1990
«Il reato di maltrattamenti in famiglia, previsto dall'art. 572 c.p., può concorrere (materialmente) con il reato di cui all'art. 610 stesso codice, qualora le violenze e le minacce del soggetto attivo siano adoperate, oltre che con la coscienza e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5189 del 25 maggio 1996
«In applicazione del principio di specialità sancito dall'art. 15 c.p. e del principio secondo cui lo stesso fatto non può essere posto a carico dell'agente una seconda volta, la violenza o minaccia adoperata dopo la sottrazione di una cosa mobile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4081 del 20 febbraio 2014
«In tema di contratto d'opera intellettuale, ai sensi dell'art. 2233, primo comma, cod. civ., per la liquidazione del compenso del professionista (nella specie, curatore allo scomparso), ove il compenso stesso non sia stato pattuito tra le parti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 487 del 13 gennaio 2014
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 24, 29 e 30 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 244 cod. civ., 395, n. 1, e 404 cod. proc. civ., nella parte in cui limitano la proponibilità dell'opposizione di terzo o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2922 del 10 febbraio 2014
«La servitù coattiva di passaggio si estingue per cessazione dell'interclusione, ai sensi dell'art. 1055 cod. civ., qualora al fondo dominante, già intercluso, sia aggregato in unico lotto, facente capo ad unica proprietà, un altro fondo, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4065 del 20 febbraio 2014
«In tema di vizi del consenso, vige il principio "fraus omnia corrumpit", in virtù del quale il dolo decettivo conduce all'annullamento del contratto (come pure del negozio unilaterale) qualunque sia l'elemento sul quale il "deceptus" sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1636 del 27 gennaio 2014
«Il contratto di consorzio di cui all'art. 2602 cod. civ. non comporta l'assorbimento delle imprese contraenti in un organismo unitario, con creazione di un rapporto di immedesimazione organica tra il consorzio e le imprese consorziate ma...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3539 del 14 febbraio 2014
«Ove una domanda sia proposta invocando la sussistenza, dinanzi al giudice adito, del foro del consumatore, l'eccezione sulla competenza territoriale sollevata dal convenuto tesa a negare la qualificabilità e assoggettabilità della controversia -...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12277 del 28 ottobre 1999
«L'art. 18 della legge 25 giugno 1999, n. 205 ha abrogato la norma che prevedeva il delitto di oltraggio ma non ha fatto venir meno la rilevanza penale dei fatti-reato sussunti nella fattispecie di oltraggio: non può quindi trovare applicazione il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44937 del 22 dicembre 2010
«Il delitto di introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui per farli pascolare è integrato anche qualora la condotta riguardi un singolo capo di bestiame, purché lo stesso appartenga a quella specie di animali che, se riuniti, formano un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35746 del 24 ottobre 2006
«Ad integrare l'elemento soggettivo del delitto previsto dall'art. 636 c.p. (introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo) è sufficiente il dolo generico nell'ipotesi prevista dal primo comma, è necessario quello specifico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 158 del 25 gennaio 1974
«In tema di pascolo abusivo, l'ultimo capoverso dell'art. 636 c.p. prevede alternativamente due distinte ipotesi: il verificarsi del pascolo abusivo e il danno derivante dall'introduzione e dall'abbandono degli animali. Ai fini della sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1276 del 3 ottobre 1972
«La introduzione o l'abbandono di animali nel fondo altrui per farli pascolare integra il reato di pascolo abusivo (art. 636 secondo comma c.p.) anche se si tratta di un singolo capo di bestiame, purché appartenga a quella specie di animali che, se...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 806 del 19 aprile 1993
«In tema di turbata libertà degli incanti, l'ipotesi prevista dall'art. 353, primo capoverso, c.p. costituisce una circostanza aggravante speciale che, rientrando tra quelle concernenti le qualità personali del colpevole e non tra quelle inerenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«In tema di truffa contrattuale, la richiesta, rivolta da un'impresa di manutenzione al cliente, della sottoscrizione in bianco di un'autorizzazione a svolgere lavori senza rilascio di un preventivo di spesa concernente la natura dei lavori da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 1 agosto 2000
«Ai fini della contestazione dell'accusa, ciò che rileva è la compiuta descrizione del fatto, non l'indicazione degli articoli di legge che si assumono violati. (Fattispecie concernente la ritenuta sussistenza della circostanza aggravante del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5541 del 18 aprile 1990
«In tema di causalità, l'obbligo giuridico rilevante a norma dell'art. 40, capoverso, c.p. può nascere da qualsiasi ramo del diritto e, quindi, anche dal diritto privato. L'art. 1759 c.c. postula un obbligo giuridico per il mediatore il quale, se è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9786 del 8 marzo 2007
«È configurabile il reato di truffa aggravata ex art. 640, commi primo e secondo, n. 1, c.p., a carico di dipendenti di un ente pubblico i quali, facendo artificiosamente figurare le loro normali prestazioni lavorative come rientranti invece...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3132 del 9 novembre 1995
«La truffa commessa nei confronti dell'Enel mediante manomissione del contatore al fine di alterare la misurazione del consumo di energia, in quanto attuata nei confronti di un soggetto privato (società per azioni) è perseguibile a querela di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 891 del 17 gennaio 201
«In materia di querela di falso, solo l'attuazione delle pronunce accessorie, indicate dall'art. 226, secondo comma, cod. proc. civ., è subordinata al passaggio in giudicato della sentenza, e non anche l'esecutività di ogni altro capo della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6763 del 21 marzo 2014
«La notificazione della sentenza, costituente titolo sia in favore del contendente vittorioso sia, per il capo di condanna alle spese, del procuratore distrattario, quando effettuata in una sola copia, unitamente al precetto intimato dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5637 del 12 marzo 2014
«La soppressione delle USL non ne ha determinato l'estinzione della soggettività per i rapporti pregressi, in quanto la relativa legittimazione non viene trasferita alle neocostituite ASL, ma permane in capo alla gestione liquidatoria attuata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6101 del 17 marzo 2014
«I principi della rilevabilità, anche d'ufficio, dello "ius superveniens" e della sua applicabilità nei giudizi in corso non operano indiscriminatamente, ma devono essere coordinati con quelli che regolano l'onere dell'impugnazione e le relative...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38071 del 19 ottobre 2005
«In tema di truffa in danno dell'ENEL, per effetto della trasformazione di questo da ente pubblico in società per azioni ad opera dell'art. 15 D.L. 11 luglio 1992, n. 333, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359, non è più configurabile l'aggravante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32863 del 25 agosto 2011
«La fattispecie di peculato si differenzia da quella di truffa, aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 9 c.p., perché l'appropriazione ha quale presupposto di fatto il possesso o comunque la disponibilità del bene in capo al soggetto agente, per...»