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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14819 del 24 giugno 2009
«La corte d'appello divisa in più sezioni è competente a decidere il reclamo avverso il provvedimento cautelare emesso da una sezione della medesima corte, a nulla rilevando la circostanza che vi sia una sola sezione per le controversie di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17299 del 25 giugno 2008
«In materia di procedimenti cautelari non è ammissibile il regolamento di competenza attesa l'inidoneità dei provvedimenti emessi sia in prima istanza che dal collegio adito ex art. 669 terdecies c.p.c., la cui decisione è sostitutiva dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17862 del 31 agosto 2011
«Il provvedimento previsto dall'art. 24, secondo comma, della legge 24 dicembre 1969, n. 990, è suscettibile di riesame in sede di decisione definitiva del grado di giudizio in cui sia stato emesso; pertanto, pure laddove si lamenti che sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12595 del 23 novembre 1991
«Poiché la finalità del sequestro giudiziario ai sensi dell'art. 670 n. 1 c.p.c. è quella di assicurare l'utilità pratica di un futuro provvedimento decisorio e la fruttuosità della sua esecuzione coattiva mediante la consegna o il rilascio forzati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3235 del 27 maggio 1982
«Al fine della concessione di sequestro conservativo a tutela di un credito, l'obiettiva precarietà della situazione patrimoniale del debitore rileva in quanto sopravvenuta, e, pertanto, va riscontrata in relazione a circostanze diverse da quelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3119 del 27 giugno 1989
«Nel caso in cui più persone abbiano prestato fideiussione per un medesimo debitore e per un medesimo debito, non configura periculum in mora idoneo a giustificare la concessione del sequestro conservativo in favore del fideiussore che, avendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1336 del 9 febbraio 1994
«Le ordinanze del giudice istruttore (come pure del presidente del tribunale) in materia di sequestro (concessione, cauzione, revoca: artt. 672-687 c.p.c.) pur non potendo essere assimilate a quelle istruttorie a causa della loro incidenza su...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4478 del 7 luglio 1988
«Con riguardo alla richiesta di sequestro conservativo di beni in Italia di uno stato estero, che venga avanzata a tutela di crediti discendenti da prestazioni giornalistiche svolte in favore di detto Stato o di una sua agenzia statale di stampa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3646 del 29 maggio 1986
«In tema di azioni di nunciazione per qualificare la domanda come petitoria non è sufficiente che l'istante si sia dichiarato proprietario del bene di cui abbia chiesto la tutela, potendo il titolo di proprietà essere stato richiamato, in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6344 del 23 novembre 1982
«La denuncia di nuova opera, in quanto tendente essenzialmente all'accertamento dell'illegittimità dell'opera iniziata, siccome lesiva del possesso o del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento a cui tutela essa è esperita, non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11460 del 28 novembre 1990
«Con riguardo ad accertamento tecnico preventivo, richiesto per riscontrare natura, qualità e condizioni di un fondo espropriato od espropriando, deve essere riconosciuta la giurisdizione del giudice ordinario, dato che la relativa istanza mira a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1323 del 17 marzo 1989
«Qualora l'amministrazione provinciale, allegando la responsabilità del proprietario di un fondo per frane o smottamenti su strada pubblica, e preannunciando azione risarcitoria nei suoi confronti, chieda un accertamento tecnico preventivo per la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2580 del 25 marzo 1988
«Il potere del giudice ordinario di disporre atti di istruzione preventiva, a norma degli artt. 692 e ss. c.p.c., spetta solo quando la futura controversia, rispetto alla quale tali atti assumono carattere strumentale, sia devoluta alla cognizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4073 del 18 giugno 1986
«Il giudice competente a provvedere sull'istanza di accertamento tecnico preventivo è lo stesso giudice che sarebbe competente per la causa di merito (artt. 693, 696 c.p.c.). Pertanto, in relazione alla domanda di adempimento delle obbligazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5110 del 22 maggio 1998
«La ratio della norma di cui all'art. 705 c.p.c. (a mente della quale il convenuto nel giudizio possessorio non può proporre giudizio petitorio finché il primo giudizio non sia stato definito e la decisione non sia stata eseguita) non è, in alcun...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4728 del 25 febbraio 2011
«Il divieto per il convenuto in giudizio possessorio di proporre domanda di natura petitoria, finché il primo giudizio non sia definito e la decisione non sia stata eseguita, produce effetti già al momento del deposito del ricorso e non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11122 del 17 novembre 1990
«L'art. 705 c.p.c., il quale sancisce il divieto per il convenuto nel giudizio possessorio di proporre il giudizio petitorio fino a quando il primo non sia stato definito e la decisione eseguita, essendo ispirato all'esigenza di ordine pubblico del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1501 del 16 febbraio 1994
«Alla stregua della ratio connotante l'art. 705 c.p.c. — secondo cui il convenuto nel giudizio possessorio non può proporre giudizio petitorio finché il primo non sia stato definito e la decisione non sia stata eseguita — la proposizione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5293 del 1 dicembre 1989
«La domanda di separazione personale, proposta dal marito, cittadino italiano, nei confronti della moglie, anch'essa munita di cittadinanza italiana per effetto del matrimonio, introduce una controversia fra cittadini italiani, e, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20419 del 21 settembre 2006
«I provvedimenti di carattere ordinatorio, in quanto retrattabili o comunque inidonei a pregiudicare la decisione della causa, non hanno natura di sentenze implicite sulla competenza, per la cui configurabilità si richiede che il provvedimento (a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1199 del 20 febbraio 1984
«La cessazione della materia del contendere nel giudizio di separazione personale per la sopravvenuta morte di uno dei coniugi va dichiarata anche quando, pronunziata la separazione con addebito nei confronti di entrambi i coniugi, solo uno abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11859 del 22 maggio 2007
«In tema di procedimento camerale, viola il principio del contraddittorio il provvedimento che, statuendo su posizioni di diritto soggettivo, sia stato emesso all'esito di un procedimento del quale il destinatario degli effetti non è stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10577 del 4 luglio 2003
«Nel procedimento, di volontaria giurisdizione, previsto dalla legge 15 gennaio 1994, n. 64 (di ratifica ed esecuzione della Convenzione de L'Aja del 25 ottobre 1980 in tema di sottrazione internazionale di minori) — inquadrabile nello schema...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3354 del 6 marzo 2003
«...— non è dalla legge attribuita alcuna legittimazione processuale (attiva o passiva), che di conseguenza spetta, secondo le regole ordinarie, esclusivamente al Ministro, cui il ricorso va notificato presso l'avvocatura generale dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9986 del 27 gennaio 2009
«In tema di successione di leggi nel tempo, il principio di irretroattività della legge penale opera con riguardo alle norme incriminatrici e non anche alle misure di sicurezza, sicché la confisca obbligatoria del veicolo, con il quale sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2451 del 16 gennaio 2008
«In tema di successione di leggi penali, la modificazione della norma extrapenale richiamata dalla disposizione incriminatrice esclude la punibilità del fatto precedentemente commesso se tale norma è integratrice di quella penale oppure ha essa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20281 del 10 maggio 2013
«In tema di mandato di arresto europeo, quando la richiesta di consegna riguardi fatti commessi in parte nel territorio dello Stato ed in parte in territorio estero, la sussistenza del motivo di rifiuto previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p),...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44837 del 15 novembre 2012
«Sono punibili, secondo la legge italiana, come se commessi per intero in Italia, anche i reati la cui condotta sia avvenuta solo in parte nel territorio dello Stato o il cui evento si sia ivi verificato, ancorché si tratti di frammento di condotta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22147 del 1 giugno 2011
«Il reato omissivo colposo si considera commesso nello Stato, in applicazione del principio di territorialità della legge penale, qualora abbia avuto luogo in tale territorio anche una sola parte della omissione causativa dell'evento.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15280 del 11 aprile 2008
«In tema di ricettazione, il reato deve ritenersi commesso nel territorio dello Stato qualora in Italia si sia proceduto alla sola predisposizione, mediante la creazione di un doppio fondo, del veicolo utilizzato per importare la merce illecita...»