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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24331 del 5 giugno 2015
«Il presupposto del 'fumus commissi delicti' nei procedimenti per i reati di contraffazione e alterazione di marchi o segni distintivi è configurabile, in fase cautelare, ove questi ultimi risultino depositati, registrati o brevettati nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3552 del 18 marzo 1999
«In materia di falso ideologico in atto pubblico, anche quando l'atto sia proprio del solo pubblico ufficiale, della falsa attestazione rispondono a titolo di concorso coloro che abbiano agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1474 del 12 febbraio 1992
«In tema di falsità in atti pubblici, la legge penale tutela il documento non per il suo contenuto, ma per la sua attitudine probatoria, sicché la invalidità del rapporto giuridico rappresentato nel documento non esclude il delitto di falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3478 del 16 aprile 1984
«La nozione di atto pubblico sotto il profilo penalistico è autonoma rispetto a quella civilistica in quanto la legge penale tutela il documento pubblico nella sua genuinità e veridicità sia quale strumento probatorio, sia in sé stesso quale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10929 del 10 dicembre 1981
«In tema di falsità il concetto di atto pubblico è certamente più ampio di quello desumibile dagli artt. 2699 e 2700 c.c., posto che la legge penale ha per oggetto la tutela dell'anzidetto atto non solo quale strumento probatorio ma anche, in sé e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2593 del 23 febbraio 1990
«Il dolo generico richiesto per la sussistenza del delitto di falsità, ideologica o materiale, in atto pubblico non può ritenersi implicito nella materialità del fatto, ma deve essere sempre rigorosamente provato. Esso va, pertanto, escluso tutte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1358 del 6 febbraio 1987
«Ai fini della sussistenza del delitto di falsità, materiale o ideologica, in atto pubblico, è sufficiente il dolo generico. Ciò non importa, però, che il dolo inest in re ipsa; al contrario, esso deve essere sempre rigorosamente provato e deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4818 del 4 giugno 1986
«Con la previsione dei vari reati di falso documentale la legge penale intende colpire, a tutela della fede pubblica, il contrasto con la realtà nel quale il documento è stato volutamente posto dall'agente. Pertanto, la formazione di un nuovo atto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6695 del 10 giugno 1994
«In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo nel quale l'impiegato comunale annota in ordine cronologico la ricezione o la spedizione degli atti (provenienti dai privati o altre pubbliche amministrazioni) è atto di fede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6751 del 20 luglio 1984
«Solo un documento giuridicamente inesistente, cioè privo dei requisiti essenziali richiesti dalla legge per il raggiungimento del suo scopo, è inidoneo a formare oggetto dei delitti di falso, non anche l'atto semplicemente annullabile; ciò sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 554 del 23 gennaio 1983
«Rientra nell'ipotesi di inesistenza giuridica dell'atto l'incompetenza assoluta o obiettiva del funzionario, che si ha allorquando l'organo che egli impersona o di cui fa parte sia del tutto sfornito del potere di emettere l'atto, e non anche la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10883 del 20 dicembre 1996
«Atti pubblici del comune non sono solo gli atti del sindaco o degli organi collegiali che manifestano la volontà dell'ente verso l'esterno, ma qualunque atto che, pure proveniente da singoli consiglieri comunali, sia destinato per previsione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35104 del 14 agosto 2013
«Integra il reato di falso ideologico la compilazione con indicazioni non veritiere di una scheda di dimissione ospedaliera (S.D.O.), che ha natura di atto pubblico, coerente con il suo inserimento in cartella clinica oltre che con la sua valenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2396 del 5 marzo 1992
«Sia le autorizzazioni al ricovero dell'assistito in strutture convenzionate (dette «impegnative») sia le autorizzazioni di proroghe all'ulteriore permanenza (nella struttura assistenziale) ed all'erogazione di assistenza, prodotte dall'ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47076 del 26 novembre 2013
«Il verbale di operazioni inerenti l'ascolto e la trascrizione di conversazioni tratte da intercettazioni ambientali pur rivestendo natura di atto pubblico non può essere considerato fidefacente, ai sensi dell'art. 476, comma secondo, cod. pen., in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29109 del 18 luglio 2001
«Agli effetti delle norme sul falso documentale, il registro per l'apposizione delle firme dei sottoposti alla libertà controllata è atto pubblico, in quanto il predetto registro è obbligatoriamente tenuto per l'esercizio di una pubblica funzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42009 del 14 novembre 2007
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico la condotta di coloro che, in qualità rispettivamente di Presidente e di membro della Commissione speciale di cui all'art. 14 della L. n. 219 del 1981 — che assorbe le competenze della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15773 del 19 aprile 2007
«Ha natura di atto pubblico la attestazione di eseguita visita medico-oculistica e la conseguente diagnosi compiuta dal medico ospedaliero nell'esercizio delle sue funzioni. (Fattispecie nella quale il certificato medico rilasciato all'esito della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24872 del 6 luglio 2005
«È tuttora configurabile il reato di falso ideologico in atto pubblico nel caso di falsa attestazione, da parte del pubblico ufficiale, dell'avvenuta apposizione, in sua presenza, della firma dell'interessato in calce ad una dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22672 del 16 giugno 2005
«Posto che la relazione di servizio di un agente di polizia giudiziaria è atto pubblico per il quale si configura, in caso di falsità ideologica, il reato di cui all'art. 479 c.p., deve escludersi che la rilevanza penale del fatto possa venir meno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3942 del 29 gennaio 2003
«Le relazioni di servizio formate dagli ufficiali od agenti di polizia giudiziaria, poiché destinate ad attestare che il pubblico ufficiale ha espletato una certa attività, o che determinate circostanze sono cadute nella sua diretta percezione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6383 del 17 febbraio 1999
«È qualificabile come atto pubblico, ai fini penalistici, il permesso di soggiorno rilasciato allo straniero dalla competente autorità italiana. Ne consegue che risponde di falso ideologico in atto pubblico, ai sensi del combinato disposto degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10031 del 22 novembre 1996
«Il reato di falsità ideologica in atti pubblici è configurabile anche con riguardo ad atti dispositivi o negoziali della pubblica amministrazione qualora questi, oltre a contenere una manifestazione di volontà, si riferiscono ad una precisa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5990 del 17 giugno 1985
«Perché possa ad un atto essere riconosciuta la qualifica di atto pubblico e perché possa configurarsi, in conseguenza, il reato di falsità ideologica non è rilevante la qualifica di pubblico dipendente del suo autore, bastando il fatto oggettivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27770 del 21 giugno 2004
«In tema di falso ideologico in atto pubblico, pur essendo richiesto, sotto il profilo psicologico, per la configurabilità di detto reato, il solo dolo generico, deve tuttavia escludersi che esso possa ritenersi sussistente per il solo fatto che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1963 del 21 febbraio 2000
«Il dolo nel delitto di falso in atto pubblico non è “in re ipsa”. Esso, al contrario, va sempre rigorosamente provato e va escluso tutte le volte in cui la falsità risulti essere oltre o contro l'intenzione dell'agente, come quando risulti essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6125 del 16 febbraio 2004
«Integra il reato di cui agli articoli 48 e 479 c.p. (falso ideologico in atto pubblico), la falsa attestazione dei requisiti necessari, e, in particolare, di recapiti e referenti in Italia, al fine di ottenere permessi di soggiorno provvisori per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26181 del 8 luglio 2010
«Integra il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico (art. 479 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di comandante dei vigili urbani, attesti falsamente - a seguito di sopralluogo - la conformità di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14256 del 4 aprile 2008
«Integra gli estremi del reato di falsità ideologica in atto pubblico la condotta di colui che, in qualità di proprietario, amministratore o collaboratore di un'officina autorizzata alla revisione delle auto, attesti falsamente sul libretto di...»