-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7318 del 22 marzo 2018
«Ai fini della costituzione della servitù di passaggio ex art. 1051 c.c., il requisito della interclusione deve ritenersi sussistente anche quando il proprietario del fondo sia comproprietario dei fondi interposti tra quello di sua esclusiva...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17588 del 14 luglio 2017
«L'accertamento incidentale dell'esistenza di una servitù di uso pubblico su di una strada costituisce un fatto ostativo al riconoscimento dell'avvenuto acquisto, per usucapione ultraventennale, della servitù di passaggio sulla medesima strada in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 30317 del 18 dicembre 2017
«Le domande di cui agli artt. 1051 e 1052 c.c. hanno titolo diverso poiché i fatti ai quali le due disposizioni citate legano il diritto potestativo del proprietario del fondo assolutamente o relativamente intercluso o il diritto del proprietario...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24367 del 4 ottobre 2018
«Ai fini della costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'accertamento della interclusione di un fondo, ai sensi dell'art. 1051c.c. art. 1051 - Passaggio coattivo c.c., va eseguito in riferimento all'immobile nel suo complesso e, quindi,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14 del 3 gennaio 2020
«Costituisce accertamento di fatto, demandato al giudice del merito e sottratto al sindacato della Corte di cassazione, se congruamente ed esattamente motivato, stabilire l'esistenza della interclusione di un fondo per effetto della mancanza di un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8779 del 12 maggio 2020
«La determinazione del luogo di esercizio di una servitù di passaggio coattivo deve essere compiuta alla stregua dei criteri enunciati dal comma 2 dell'art. 1051 c.c., costituiti dalla maggiore brevità dell'accesso alla via pubblica, sempreché la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15116 del 31 maggio 2021
«In tema di costituzione di servitù coattiva di passaggio, il presupposto dell'interclusione, da accertare con riferimento al fondo dominante nella sua interezza, non è escluso dal passaggio esercitato, di fatto, su un fondo appartenente a terzi,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8817 del 10 aprile 2018
«L'art. 1052 c.c. può essere invocato al fine della costituzione di una servitù coattiva di passo carraio, in favore di un fondo non intercluso, non solo per esigenze dell'agricoltura o dell'industria, ma anche a tutela di esigenze abitative, da...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9543 del 18 aprile 2018
«La domanda diretta a far valere il diritto all'indennità ex art. 1053 c.c. in conseguenza dell'adozione di una pronuncia costitutiva di servitù di passaggio coattivo - azionabile anche in via autonoma, in separato giudizio - non rientra tra quelle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21866 del 9 ottobre 2020
«L'indennità dovuta dal proprietario del fondo in cui favore è stata costituita la servitù di passaggio coattivo non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 24966 del 7 ottobre 2019
«Per il disposto dell'art. 1054 c.c., il quale riconosce al proprietario del fondo rimasto intercluso in conseguenza di alienazione a titolo oneroso o di divisione il diritto di ottenere coattivamente dall'altro contraente il passaggio senza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19555 del 18 settembre 2020
«In tema di domanda volta alla costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'allegazione del convenuto di non essere tenuto a subire la servitù in virtù di interclusione del fondo per effetto di alienazione o di divisione ai sensi dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 9879 del 20 aprile 2018
«La costituzione di una servitù volontaria ben può essere subordinata a condizione risolutiva, che non è incompatibile con la costituzione di una servitù poiché non incide sul requisito della permanenza, connaturale al contenuto reale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 26516 del 19 ottobre 2018
«Per la valida costituzione di una servitù, non è necessario che il titolo contenga la specifica descrizione del fondo dominante e del fondo servente, essendo sufficiente che questi ultimi siano comunque desumibili dal contenuto dell'atto. (Nella...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25355 del 25 ottobre 2017
«Il requisito dell'apparenza della servitù, necessario ai fini del relativo acquisto per usucapione ex art. 1061 c.c., si configura come presenza di opere visibili e permanenti obiettivamente destinate al suo esercizio che rivelino in modo non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20549 del 30 luglio 2019
«In tema di servitù prediali, le modalità di utilizzazione del fondo servente si distinguono in modalità essenziali e modalità estrinseche: le prime incidono o si riflettono sull'"utilitas" con deciso carattere fisionomico, in quanto integrano il...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7619 del 18 marzo 2019
«La servitù di passaggio che, in virtù dell'atto costitutivo e delle modalità di esercizio, grava su una parte determinata del fondo servente non può essere spostata su altra parte dell'immobile dal proprietario del fondo dominante. (Rigetta, CORTE...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 7562 del 18 marzo 2019
«La prescrizione delle servitù per non uso, ai sensi dell'art. 1073 c.c., formando oggetto di un'eccezione in senso proprio, deve essere specificamente opposta, anche senza l'impiego di forme sacramentali, dalla parte che intenda avvalersene....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24940 del 15 settembre 2021
«Le convenzioni tra privati, con le quali si stabiliscono reciproche limitazioni o vantaggi a favore e a carico delle rispettive proprietà individuali, specie in ordine alle modalità di edificabilità, restringono o ampliano definitivamente i poteri...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5132 del 21 febbraio 2019
«L'esercizio della facoltà di ogni condomino di servirsi della cosa comune, nei limiti indicati dall'art. 1102 c.c., deve esaurirsi nella sfera giuridica e patrimoniale del diritto di comproprietà sulla cosa stessa e non può essere esteso, quindi,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 32437 del 11 dicembre 2019
«In tema di uso della cosa comune, è illegittima l'apertura di un varco praticata nel muro perimetrale dell'edificio condominiale da un comproprietario al fine di mettere in comunicazione un locale di sua proprietà esclusiva, ubicato nel medesimo...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11870 del 6 maggio 2021
«La nozione di pari uso della cosa comune, di cui all'art. 1102 c.c., sebbene non debba intendersi nel senso di uso identico e contemporaneo, implica pur sempre che la destinazione della cosa resti compatibile con i diritti degli altri...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 29747 del 12 dicembre 2017
«L'assemblea dei partecipanti alla comunione ordinaria, diversamente da quanto stabilito per il condominio degli edifici, è validamente costituita mediante qualsiasi forma di convocazione purché idonea allo scopo, in quanto gli artt. 1105 e 1108...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18038 del 28 agosto 2020
«In tema di regolamentazione dell'uso della cosa comune, la previsione, ad opera dell'art. 1105, comma 4, c.c. del ricorso, da parte di ciascun partecipante, all'autorità giudiziaria per adottare gli opportuni provvedimenti in sede di volontaria...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 6090 del 4 marzo 2020
«La deliberazione condominiale con la quale vengono assegnate parti comuni (nella specie, una caldaia) in proprietà esclusiva ad alcuni condomini richiede l'unanimità degli stessi, incidendo sulla pregressa comproprietà originaria "ex lege" di...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5061 del 25 febbraio 2020
«In tema di condominio negli edifici, il sindacato dell'autorità giudiziaria sulle delibere assembleari è limitato ad un riscontro di legittimità della decisione, avuto riguardo all'osservanza delle norme di legge o del regolamento condominiale...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 1422 del 18 gennaio 2019
«In materia di condominio degli edifici, i lucernari di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà esclusiva, anche se inseriti nella facciata dello stabile condominiale, non rientrano fra le parti necessarie o comunque destinate all'uso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 32237 del 10 dicembre 2019
«Il supercondominio, sorgendo "ipso iure et facto", se il titolo o il regolamento condominiale non dispongono altrimenti, unifica entro una più ampia organizzazione condominiale una pluralità di edifici, costituiti o meno in distinti condomini,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 33163 del 16 dicembre 2019
«In tema di condominio negli edifici, in ipotesi di controversia circa la titolarità di un locale posto nel sottosuolo del fabbricato, ricavato mediante scavo nell'area sottostante ad un appartamento, attuato con svuotamento di volume ed...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 791 del 16 gennaio 2020
«La fattispecie del condominio parziale, che rinviene il fondamento normativo nell'art. 1123, comma 3, c.c., è automaticamente configurabile "ex lege" tutte le volte in cui un bene risulti, per le sue obbiettive caratteristiche strutturali e...»