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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2529 del 14 marzo 1997
«Le attestazioni della concessione edilizia in ordine allo stato dei luoghi interessati dall'edificazione rappresentano un elemento essenziale della stessa, nel cui contenuto vengono incorporate, trattandosi di un presupposto indispensabile per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 471 del 16 gennaio 1988
«Sussistono solo violazioni di natura edilizia, e non il delitto di truffa per falsa rappresentazione del tipo di costruzione da realizzare e conseguimento di un ingiusto profitto, con danno del comune, per omesso pagamento dei maggiori oneri di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7013 del 5 luglio 1986
«Si configura il delitto di truffa nel fatto di colui che si procuri dalla autorità la concessione edilizia per la costruzione di due villette in zona agricola e riscuota i contributi previsti dalla legge urbanistica del 1977, n. 10, facendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4564 del 26 febbraio 2014
«Il verbale di conciliazione giudiziale, che ha natura di atto negoziale ancorché redatto con l'intervento del giudice a definizione di una controversia pendente, va interpretato alla stregua degli artt. 1362 e segg. cod. civ., risolvendosi in un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10642 del 15 maggio 2014
«Le somme erogate, ai sensi del d.l. 19 marzo 1981, n. 75 (convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 1981, n. 219), a titolo di contributo per la ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12010 del 23 dicembre 1997
«Il delitto di frode comunitaria previsto dall'art. 2 della L. 23 dicembre 1986, n. 898 è punibile esclusivamente a titolo di dolo. (Fattispecie nella quale il Pg, ricorrente avverso sentenza di assoluzione per essere stato il contributo captato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15124 del 31 marzo 2003
«Integra il reato di peculato e non quello di appropriazione aggravata di cose smarrite l'apprensione, da parte di agente della polizia di Stato in servizio presso un aeroporto, di cose custodite in uno zaino rinvenuto presso lo scalo aeroportuale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7786 del 19 febbraio 2014
«Nei reati relativi alla prevenzione del rischio sismico, persona offesa è solo la p.a., in quanto si tratta di fattispecie avente ad oggetto esclusivamente la tutela dell'interesse pubblico, sicché il privato che sostenga di aver subito un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1297 del 3 luglio 1973
«Destinatari della norma di cui all'art. 676 c.p. sono non soltanto i progettisti e i costruttori di un edificio che poi, per loro colpa, rovini, ma anche coloro che fabbricano e forniscono ai costruttori manufatti organici o elementi prefabbricati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16285 del 11 maggio 2006
«Mentre la fattispecie di cui al primo comma dell'art. 677 c.p. incrimina l'omissione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo, generico e presunto, in un edificio o costruzione che minacci rovina, l'ipotesi prevista al comma terzo, richiede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4032 del 3 febbraio 2004
«L'inosservanza dell'ordinanza del sindaco che ingiunge di provvedere all'urgente riparazione dell'immobile in stato di pericolo per la pubblica incolumità, da parte del soggetto titolare dell'obbligo di manutenzione e conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9027 del 25 febbraio 2003
«Negli edifici condominiali, poiché l'art. 677 c.p. prevede che anche una persona diversa dal proprietario sia tenuta alla conservazione, manutenzione o riparazione dell'edificio, l'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1437 del 15 febbraio 1997
«L'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di un edificio o altra costruzione — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — incombe anche sul conduttore: questi, infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7764 del 7 agosto 1996
«Negli edifici condominiali, l'obbligo giuridico di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di parti comuni della costruzione — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — incombe...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34112 del 18 settembre 2001
«L'obbligo, penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p., di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4779 del 16 maggio 1985
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 677 c.p., per «rovina» deve intendersi non solo il crollo improvviso o il disfacimento, verificatosi in periodo piuttosto breve, dell'edificio o della costruzione nella loro totalità o nella maggior parte, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25796 del 5 luglio 2002
«La contravvenzione prevista dall'art. 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) e consistente nella mancata ottemperanza al provvedimento di urgenza del sindaco che imponga l'esecuzione delle opere necessarie ad evitare il pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 652 del 19 gennaio 2000
«L'art. 30 del nuovo c.s., il quale prevede e sanziona in via amministrativa l'obbligo di conservazione dei fabbricati e dei muri di qualsiasi genere fronteggianti le strade «in modo da non compromettere l'incolumità pubblica e da non arrecare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14536 del 29 settembre 2003
«Anche per il regolamento di competenza trova applicazione la regola che il ricorrente ha l'onere di depositare nella cancelleria della Corte di cassazione, insieme con il ricorso, la copia autentica, integrale, della decisione impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24630 del 3 dicembre 2010
«In tema di presupposti dimensionali per l'esonero dalla fallibilità del debitore, nel computo dei ricavi, ai fini del riconoscimento della qualifica di piccolo imprenditore, il triennio cui si richiama il legislatore nell'art. 1, comma 2, lett....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9229 del 26 agosto 1994
«La distruzione o l'alterazione del paesaggio si verifica, nell'ipotesi di costruzione o demolizione, all'epoca della ultimazione delle due attività. In quel momento il danno è ormai intervenuto. La successiva protrazione del medesimo non configura...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1695 del 13 settembre 1993
«La distruzione o l'alterazione del paesaggio si verifica, nell'ipotesi di costruzione o demolizione, all'epoca della ultimazione delle due attività. In quel momento in danno è ormai intervenuto. La successiva protrazione del medesimo non configura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4423 del 13 maggio 1997
«Nel caso in cui risulti accertata l'esistenza soltanto di un vincolo idrogeologico interessante la zona ove è stata eseguita la costruzione abusiva, con esclusione di qualsiasi vincolo paesaggistico comunque imposto, non è configurabile il reato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20610 del 7 ottobre 2011
«Nell'ipotesi in cui la parte convenuta in un giudizio di risarcimento dei danni, derivanti dalla realizzazione di una nuova costruzione, nel dedurre il difetto della propria legittimazione passiva, chiami in causa un terzo, con il quale non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6945 del 22 marzo 2007
«Il principio della corrispondenza fra il chiesto ed il pronunciato, la cui violazione determina il vizio di ultrapetizione, implica unicamente il divieto, per il giudice, di attribuire alla parte un bene non richiesto o, comunque, di emettere una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21484 del 12 ottobre 2007
«In riferimento al principio di necessaria corrispondenza tra chiesto e pronunciato, pur dovendosi affermare che al giudice spetta il potere di dare qualificazione giuridica alle eccezioni proposte, tuttavia tale potere trova un limite in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14734 del 17 ottobre 2002
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato fissato dall'art. 112 c.p.c. non osta a che il giudice renda la pronuncia richiesta in base ad una ricostruzione dei fatti autonoma rispetto a quella prospettata dalle parti nonché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2558 del 2 febbraio 2009
«In tema di luci e vedute, viola il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato il giudice di merito che, adito allo scopo di sentir dichiarare l'illegittimità di alcune vedute aperte in una costruzione eretta in sopraelevazione, ne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15496 del 11 luglio 2007
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato come il principio del tantum devolutum quantum appellatum che importano il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene della vita diverso da quello richiesto (petitum...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10542 del 19 luglio 2002
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato non osta a che il giudice d'appello operi una ricostruzione dei fatti diversa da quella prospettata dalle parti, o renda una qualificazione giuridica autonoma rispetto a quella...»