-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3056 del 17 maggio 1984
«Il potere del giudice istruttore di revoca delle ordinanze, anche se discrezionalmente esercitabile, trova comunque ostacolo nel divieto di riaprire termini già esauriti, né può essere esercitato al fine di cancellare preclusioni già verificatesi;...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10863 del 17 dicembre 1994
«La violazione della regola per la quale la produzione in giudizio di nuovi documenti è consentita alle parti solo fino all'udienza di rimessione della causa al collegio (art. 184 c.p.c., applicabile anche in grado di appello in virtù del richiamo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14479 del 19 novembre 2001
«Poiché la disposizione dell'art. 186 c.p.c., che consente al giudice istruttore di riservarsi di pronunciare sulle domande ed eccezioni delle parti, non è applicabile nelle controversie con il rito del lavoro, deve considerarsi pronunciata in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12619 del 21 dicembre 1993
«Il giuramento decisorio, che ha natura di prova legale in ordine alla quale è esclusa qualsiasi discrezionalità da parte del giudice, deve essere ammesso, pur se deferito all'udienza di discussione, anche quando i fatti dedotti siano stati già...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2173 del 21 ottobre 1965
«La disposizione dell'art. 268 c.p.c. va intesa nel senso che il termine finale per spiegare intervento è rappresentato dal provvedimento mediante il quale il giudice istruttore rimette le parti al collegio, fissando l'udienza collegiale per la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1439 del 26 febbraio 1990
«Dopo l'udienza di discussione della causa, l'ordinamento processuale non autorizza alcuna attività processuale, sia di richieste istruttorie che difensionali, delle parti, nemmeno sotto il profilo della sollecitazione all'esercizio di poteri di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6623 del 9 novembre 1983
«Una volta fissata l'udienza collegiale di discussione in un giorno riservato, secondo il calendario giudiziario, alla discussione medesima, la circostanza che in detta udienza il collegio sieda senza la partecipazione del giudice istruttore, ma in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6007 del 12 novembre 1982
«La relazione della causa in pubblica udienza ex art. 275 c.p.c. non è prescritta a pena di nullità, mentre la discussione orale, di cui alla citata norma, ha carattere facoltativo.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3269 del 22 marzo 1995
«Deve, pertanto, ritenersi vietata la revoca dell'ordinanza di rimessione della causa per la discussione disposta al fine di permettere al contumace di costituirsi; né in ogni caso può essere consentita la costituzione tardiva del medesimo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5648 del 10 giugno 1994
«Ne consegue che nel caso di definizione parziale della controversia, con rimessione al giudice istruttore per il prosieguo dell'attività istruttoria, il contumace che si costituisce dopo la sentenza e la contestuale ordinanza del collegio, dovendo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24271 del 28 ottobre 2013
«La morte del procuratore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina automaticamente l'interruzione del processo, anche se il giudice e le altri parti non ne hanno avuto conoscenza, con preclusione di ogni ulteriore attività...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8720 del 2 settembre 1998
«La morte come la radiazione o la sospensione dell'unico difensore a mezzo del quale la parte è costituita nel giudizio di merito (intervenuta, nella specie, tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione) determina...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 aprile 1997
«La morte (come la radiazione o la sospensione) dell'unico procuratore, a mezzo del quale una parte è costituita nel giudizio di merito, (intervenuta nel caso di specie tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione)...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5763 del 3 ottobre 1983
«La disposizione dell'art. 309 c.p.c., secondo la quale, se nel corso del processo nessuna delle parti si presenta alla udienza il giudice provvede a norma dell'art. 181, primo comma, c.p.c., nel senso che deve fissare un'udienza successiva di cui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11973 del 22 maggio 2006
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, l'art. 320 terzo comma c.p.c., stabilendo la possibilità di fissare un'udienza successiva per ulteriori produzioni e mezzi di prova quando ciò sia reso necessario dalle attività svolte dalle parti in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26820 del 20 dicembre 2007
«Nel rito ordinario del giudizio di appello, non sussiste un principio di immutabilità del collegio prima che abbia inizio la fase della discussione, anche nel caso in cui la trattazione della causa si svolga in diverse udienze, atteso che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18618 del 5 dicembre 2003
«L'omessa fissazione, nel giudizio d'appello, dell'udienza di discussione orale, pur ritualmente richiesta dalla parte ai sensi dell'art. 352 c.p.c., non comporta necessariamente la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23321 del 15 dicembre 2004
«Nel giudizio di cassazione, la norma di cui all'art. 372 c.p.c. — nel consentire la produzione di documenti (anche in fotocopia, con i limiti probatori di cui all'art. 2719 c.c.) relativi alla ammissibilità del ricorso, dei quali deve essere data...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5480 del 14 marzo 2006
«Il deposito di documenti relativi alla questione di nullità della sentenza impugnata è ammesso ex articolo 372 del codice di procedura civile anche al di fuori dei termini fissati dalla legge per resistere in cassazione e quindi sino all'udienza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24681 del 24 novembre 2009
«Nel giudizio di cassazione, qualora la cancelleria - a seguito della relata di notifica dell'avviso di udienza attestante la morte dell'unico difensore - provveda direttamente a notificare alla parte personalmente il predetto avviso, unitamente...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9069 del 6 giugno 2003
«Gli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale, sopravvenuta in corso di causa, non possono essere dedotti per la prima volta con la memoria difensiva per il giudizio di cassazione, depositata ai sensi dell'art. 378 c.p.c., atteso...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 307 del 27 maggio 1995
«Nel rito del lavoro, l'incompetenza per territorio — a norma dell'art. 428 c.p.c. — può essere rilevata d'ufficio dal giudice non oltre l'udienza di discussione della causa di cui all'art. 420 e, ove tale rilievo sia mancato, la competenza non può...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8588 del 23 giugno 2000
«Nel giudizio di appello soggetto al rito del lavoro, la sostituzione, anteriormente all'inizio dell'udienza di discussione, del giudice relatore designato nel decreto del presidente del tribunale, emesso ai sensi dell'art. 435 c.p.c., non viola il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21978 del 27 ottobre 2010
«Pertanto, quando sopravvenga, a causa di detta mancanza, l'impossibilità di eseguire tale notificazione nel rispetto dei termini di cui ai commi secondo e terzo dell'art. 435 c.p.c., deve essere disposta, di ufficio o ad istanza dell'appellante...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6346 del 5 maggio 2001
«Nel rito del lavoro, ove il ricorso in appello sia notificato, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza di discussione del gravame, in forma incompleta e, costituitosi l'appellato al solo fine di eccepire la nullità del ricorso, il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4461 del 15 aprile 1993
«Nel rito del lavoro, l'inosservanza, in sede di ricorso in appello, del termine dilatorio a comparire non comporta la nullità dello stesso atto di appello, bensì quella della sua notificazione, sanabile ex tunc per effetto di spontanea...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5558 del 9 marzo 2007
«Avverso l'ordinanza con la quale la Corte d'appello, investita dell'appello in una causa di rito locativo, rigetti ai sensi dell'art. 447 bis, ultimo comma, c.p.c. (nella specie all'udienza di discussione, dopo un precedente provvedimento di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 15 aprile 1985
«Conseguentemente qualora l'opposizione sia invece proposta mediante citazione la stessa può valere come ricorso solo a condizione che sia stata depositata in cancelleria nel termine di cui all'art. 641 c.p.c., il cui mancato rispetto determina...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23908 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro la disciplina della fase introduttiva del giudizio risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di immediatezza, oralità e concentrazione che lo informano,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12654 del 15 dicembre 1997
«L'esperibilità del regolamento preventivo di giurisdizione non è preclusa dalla circostanza che la causa, introitata per la decisione del merito, venga rimessa sul ruolo istruttorio per ulteriori adempimenti, non potendo trovare applicazione in...»