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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15346 del 1 dicembre 2000
«Nel giudizio di interdizione parenti ed affini dell'interdicendo non hanno qualità e veste di parti in senso proprio, avendo essi un compito «consultivo» e cioè di fonti di utili informazioni al giudice. Ditalché, escluso che detti parenti ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8918 del 24 agosto 1993
«Il principio secondo cui alla interdizione legale, prevista dall'art. 19, n. 3, c.p., si applicano le norme della legge civile sulla interdizione giudiziale (artt. 424 ss. c.c.), sicché gli atti possono essere annullati su istanza del tutore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7269 del 12 maggio 2003
«L'art. 826, terzo comma c.c. richiede, ai fini della appartenenza di un bene al patrimonio indisponibile della pubblica amministrazione la concreta ed effettiva destinazione dello stesso ad un pubblico servizio. Tuttavia, nella ipotesi in cui non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5892 del 15 febbraio 1995
«Ai fini della individuazione del magistrato di sorveglianza territorialmente competente a provvedere sulla richiesta di conversione della pena pecuniaria per insolvibilità del condannato, deve in ogni caso farsi riferimento al luogo di residenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11563 del 25 luglio 2003
«L'acquisto di un'autovettura all'asta pubblica disposta in sede penale, diversamente dall'acquisto in sede di espropriazione forzata civile, è riconducibile tra i modi di acquisto della proprietà a titolo originario ai quali fa riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 29 gennaio 1997
«L'art. 936 c.c., in tema di opere fatte su suolo altrui, non richiede per la sua applicabilità l'utilità dell'opera realizzata ed il conseguente incremento di valore del fondo, potendo tale elemento influire indirettamente solo sulla scelta del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6777 del 17 maggio 2001
«Nelle controversie riconducibili alle fattispecie regolate dagli artt. 1150 e 936 c.c. nessun indennizzo a carico del proprietario del fondo può essere preteso dal terzo costruttore che abbia realizzato l'opera in violazione della normativa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 713 del 26 gennaio 1998
«Non è configurabile un indennizzo ai sensi dell'art. 936 c.c. a favore di colui che illecitamente, anche sotto il profilo penale, abbia realizzato delle opere su fondo altrui, senza avere conseguito la relativa sanatoria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 696 del 20 marzo 2000
«In ragione del rinvio all'art. 278 c.p.p. contenuto nell'art. 379 c.p.p., ai fini dell'applicazione delle norme sull'arresto in flagranza, si deve avere riguardo alla pena stabilita dalla legge per ciascun reato consumato o tentato. Ne consegue,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3038 del 28 giugno 1995
«Poiché il nuovo codice di procedura penale ha parificato il difensore d'ufficio a quello di fiducia, attuando il principio della «unicità» e della «immutabilità» dell'ufficio di difesa, la nomina, avvenuta in udienza, del sostituto del difensore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 476 del 7 febbraio 1975
«Il divieto sancito dal capoverso dell'art. 1067 c.c. a carico del proprietario del fondo servente di diminuire o di rendere più incomodo l'esercizio della servitù comporta — tra l'altro — per il proprietario del fondo servente l'obbligo di non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 227 del 17 gennaio 1977
««Spese condominiali necessarie» sono le erogazioni destinate ad assicurare alle cose comuni la destinazione ed il servizio che debbono realizzare e costituenti le finalità del condominio, come le riparazioni per manutenzione ordinaria o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5163 del 10 giugno 1997
«L'esonero del condomino dissenziente dalle spese, a seguito della separazione della propria responsabilità in ordine alle conseguenze della lite, trova il suo fondamento giuridico nella norma di cui all'art. 1132 comma primo, c.c., sul duplice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5709 del 27 giugno 1987
«La nomina del presidente e del segretario dell'assemblea di condominio non è prescritta da alcuna norma a pena di nullità, essendo sufficiente, per la validità delle deliberazioni, la maggioranza richiesta dalla legge. Pertanto, la mancata nomina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 805 del 5 febbraio 1985
«La deliberazione dell'assemblea di un condominio di edificio, la quale, a fronte di opere edilizie eseguite dal singolo condomino con pregiudizio del decoro architettonico del fabbricato, dia incarico all'amministratore di sollecitare l'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15010 del 21 novembre 2000
«La delibera con cui il condominio approva il preventivo o il rendiconto per le spese, ordinarie e straordinarie, deve, a pena di invalidità per contrarietà alle norme che disciplinano i diritti e gli obblighi dei partecipanti al condominio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1213 del 1 febbraio 1993
«Riguardo alle delibere dell'assemblea di condominio aventi ad oggetto la ripartizione delle spese comuni, occorre distinguere quelle con le quali sono stabiliti i criteri di ripartizione ai sensi dell'art. 1123 c.c. ovvero sono modificati i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1626 del 25 gennaio 2007
«La delibera condominiale con la quale si decide la realizzazione di un'opera edile abusiva è nulla per illiceità dell'oggetto. È altresì nulla la delibera condominiale con la quale si prenda una decisione che, se posta in esecuzione, possa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 697 del 22 gennaio 2000
«In mancanza di una norma che disponga il contrario, non esistono limiti di orario alla convocazione di un'assemblea condominiale; né la fissazione dell'assemblea in ora notturna può ritenersi completamente preclusiva della possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8834 del 10 settembre 1997
«Al possessore del fondo non spetta indennizzo per addizioni consistenti in edifici abusivamente eretti sullo stesso, non potendo ammettersi alcun indennizzo per lo svolgimento di un'attività illecita anche sotto il profilo penale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5281 del 30 maggio 1994
«L'esistenza di un giudicato penale di condanna che si fondi sull'accertata illiceità del possesso di un determinato bene non preclude al possessore l'esercizio dell'azione di reintegrazione contro l'autore di un eventuale spoglio, configurandosi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 131 del 9 febbraio 1998
«La fraudolenta aggiudicazione di una gara d'appalto a favore di un'impresa contigua ad un'associazione criminosa, resa possibile in virtù del clima di intimidazione creato dalla criminalità organizzata di stampo mafioso, integra il reato previsto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3746 del 5 maggio 1990
«In tema di manutenzione del possesso è sufficiente ad integrare gli estremi della turbativa anche una dichiarazione verbale di opposizione all'esercizio del possesso altrui, accompagnata dal comportamento del dichiarante che esprima la ferma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1146 del 27 gennaio 2003
«Il termine annuale per l'esercizio dell'azione di manutenzione, stabilito dall'art. 1170 c.c. a pena di decadenza, decorre dalla turbativa possessoria, e non già dalla conoscenza o apprendimento che il possessore ne abbia avuto. L'onere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6829 del 24 marzo 2011
«In tema di intermediazione mobiliare, la mera allegazione del fatto che il cliente abbia consegnato al promotore finanziario somme di denaro con modalità difformi da quelle con cui quest'ultimo sarebbe legittimato a riceverle, non vale, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23918 del 9 novembre 2006
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico chirurgica, il paziente che agisce in giudizio deducendo l'inesatto adempimento dell'obbligazione sanitaria deve provare il contratto e allegare l'inadempimento del professionista, restando a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 654 del 22 gennaio 1994
«La deliberazione con cui l'assemblea di una società cooperativa a responsabilità limitata anziché disporre un aumento di capitale in senso proprio, con conseguente sottoscrizione facoltativa dei soci, elevi la quota sociale imponendone in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9170 del 13 maggio 2004
«In tema di equa riparazione per violazione del termine di durata ragionevole del processo, l'art. 3 della legge 24 marzo 2001, n. 89, nel disporre che la relativa domanda si propone dinanzi alla Corte d'Appello del distretto in cui ha sede il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4841 del 14 novembre 1989
«Nell'ipotesi in cui il contratto attribuisca ad una parte, contro il pagamento di una penale, la facoltà di eseguire la propria prestazione oltre un certo termine, la scadenza di questo comporta, nonostante la previsione di quel corrispettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5498 del 9 novembre 1985
«L'imputazione del pagamento - che, secondo la norma generale del primo comma dell'art. 1193 c.c., costituisce una facoltà del debitore, al mancato esercizio della quale sopperiscono i criteri legali dettati dal secondo comma dello stesso articolo...»