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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2301 del 9 marzo 1994
«L'amministratore di una società di persone, che in forza della legge o del patto sociale compia disgiuntamente dagli altri amministratori negozi giuridici, acquistando beni che intesta a sé medesimo, è tenuto a rimettere alla società i beni mobili...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12310 del 5 novembre 1999
«...la società del socio che abbia provveduto al pagamento di un debito sociale e l'inapplicabilità degli artt. 1953, 1955 e 1957 c.c., che hanno la loro giustificazione nell'esigenza di salvaguardare la possibilità del regresso del fideiussore.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 29776 del 19 dicembre 2008
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la preventiva rinuncia del socio ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7427 del 21 maggio 2002
«...imputabili alla originaria costituzione della società o al successivo aumento del capitale sociale, traducendosi quindi in incrementi del patrimonio netto della società, come tali non costituenti oggetto di un diritto alla restituzione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3671 del 14 marzo 2001
«Nel caso di morte del socio di società di persone, per il calcolo della liquidazione della quota in favore degli eredi deve tenersi conto della effettiva consistenza economica dell'azienda sociale all'epoca dello scioglimento del rapporto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21520 del 12 novembre 2004
«...che la norma citata mira a tutelare l'affidamento dei terzi i quali, non conoscendo la consistenza patrimoniale dell'organismo sociale in via di costituzione, hanno negoziato fidando sulla solvibilità di coloro che hanno agito per il medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1550 del 13 febbraio 1998
«A norma dell'art. 2298, primo comma c.c. l'amministratore della società in nome collettivo può compiere tutti gli atti che si pongono come mezzo al fine per il raggiungimento dello scopo sociale e, quindi, in primo luogo quei negozi che attuano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7554 del 6 giugno 2000
«...in generale, di un responsabile esercizio dell'attività d'impresa. (Il testo della clausola era il seguente: «L'uso della firma sociale e la legale rappresentanza della società di fronte ai terzi e in giudizio spettano al socio accomandatario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2059 del 23 febbraio 2000
«In tema di cessione di quote di una società di persone (nella specie, sas) il cui oggetto sociale risulti l'esercizio di un'attività commerciale (nella specie, bar tabaccheria), allorché l'acquisto delle quote sia chiaramente finalizzato, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5735 del 14 maggio 1992
«In tema di nullità del contratto sociale, l'ultimo comma dell'art. 2332 c.c. - in base al quale la nullità stessa non può essere dichiarata quando sia stata eliminata per effetto di una modificazione dell'atto costitutivo iscritta nel registro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2053 del 10 marzo 1999
«Ai fini del raggiungimento dei "quorum" costitutivo dell'assemblea di una società per azioni, sono legittimamente computabili le azioni del socio datore di pegno, quand'anche questi risulti titolare di gran parte del capitale sociale, considerato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1361 del 20 gennaio 2011
«Ai fini del rispetto del limite del dieci per cento del capitale sociale, posto dal terzo comma dell'art. 2357 c.c. (nella formulazione vigente prima delle modifiche apportate dal d.l.vo 4 agosto 2008, n. 142, applicabile nella specie "ratione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23983 del 24 settembre 2008
«Ai fini dell'accertamento della violazione di cui all'art. 9 del D.P.R. n. 600 del 1973 che, per la presentazione della dichiarazione IRPEG, stabilisce il termine di «un mese dall'approvazione del bilancio o rendiconto» e, se il bilancio non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7623 del 14 agosto 1997
«La delibera di approvazione del bilancio di una società per azioni non è invalida per esser stata adottata dopo la scadenza del termine di quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale, stabilito dall'art. 2364, secondo comma, c.c., o del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5173 del 27 maggio 1999
«...per le deliberazioni concernenti, tra l'altro, la trasformazione della società, il voto favorevole di tanti soci che rappresentino più della metà del capitale sociale), salva la facoltà del socio dissenziente di recedere dalla società.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27387 del 12 dicembre 2005
«Ai fini dell'annullamento per conflitto di interessi ai sensi dell'art. 2373 c.c., è essenziale che la delibera sia idonea a ledere l'interesse sociale, inteso come l'insieme di quegli interessi che sono comuni ai soci, in quanto parti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10814 del 4 dicembre 1996
«Ai fini dell'esercizio dell'azione tipica di annullamento ( ex artt. 2377, 2378 c.c.) di delibere assembleari impugnate dal socio assente o dissenziente per contrarietà alla legge o allo statuto sociale, la ricorrenza dell'interesse ad agire non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16416 del 21 novembre 2002
«Ai fini della valutazione della pertinenza di un atto degli amministratori di una società di capitali all'oggetto sociale, e della conseguente efficacia dello stesso ai sensi dell'art. 2384 c.c., il criterio da seguire è quello della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4662 del 29 marzo 2001
«La ratifica, ad opera dell'assemblea, della nomina dell'amministratore, in sostituzione di quello venuto a mancare nel corso dell'esercizio, deliberata ex art. 2386, primo comma, c.c. dagli altri amministratori ed approvata dal collegio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2850 del 28 marzo 1996
«Con riguardo ad aumento di capitale di una Spa mediante emissione di nuove azioni, è legittima la deliberazione con la quale il consiglio di amministrazione fissi, per l'assegnazione delle azioni rimaste non optate, un prezzo diverso (e maggiore)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11023 del 23 agosto 2000
«L'amministratore di società cui sia demandato lo svolgimento di attività estranee al rapporto di amministrazione ha per queste diritto (ai sensi dell'art. 2389 c.c.) ad una speciale remunerazione sempre che tali prestazioni siano effettuate in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9384 del 27 aprile 2011
«Nell'ambito dell'organizzazione sociale, la centralità del ruolo spettante agli amministratori (ai quali non è soltanto demandata l'esecuzione delle delibere dell'assemblea, svolgendo essi anche una funzione propulsiva dell'attività di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22911 del 11 novembre 2010
«...assicurativa nel ramo "auto rischi diversi" fosse idonea a palesare una così macroscopica esorbitanza dell'attività sociale dall'ambito consentito, che non avrebbe potuto sfuggire alla vigilanza diligente degli amministratori privi di delega).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23180 del 27 ottobre 2006
«...nel rispetto del principio processuale del contraddittorio, la causa petendi deve sin dall'inizio sostanziarsi nell'indicazione dei comportamenti asseritamente contrari ai doveri imposti agli amministratori dalla legge o dallo statuto sociale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14963 del 7 luglio 2011
«A norma dell'articolo 2393 c.c. compete esclusivamente all'assemblea dei soci il potere di deliberare sia il promovimento dell'azione sociale
di responsabilità sia la rinuncia all'esercizio di tale azione, sia la transazione. Pertanto, la rinuncia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9090 del 6 giugno 2003
«La deliberazione assembleare richiesta dal primo comma dell'art. 2393 c.c. per l'esercizio dell'azione sociale di responsabilità è un elemento indispensabile al fine di integrare la legittimazione di colui che, in qualità di legale rappresentante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10869 del 1 ottobre 1999
«A norma dell'articolo 2393 c.c. compete esclusivamente all'assemblea dei soci il potere di deliberare sia il promovimento dell'azione sociale di responsabilità sia la rinuncia all'esercizio di tale azione, sia la transazione; pertanto, la rinuncia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20476 del 25 luglio 2008
«In tema di azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, ai sensi degli artt. 2393 e 2394 cod. civ., la decorrenza del termine di prescrizione quinquennale (dal momento in cui il patrimonio sociale risulti insufficiente al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20637 del 22 ottobre 2004
«In tema di decorrenza del termine di prescrizione per l'esercizio dell'azione di responsabilità verso amministratori e sindaci ai sensi dell'art. 2394 c.c., l'azione di responsabilità relativa può essere proposta dai creditori sociali dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15220 del 23 giugno 2010
«L'art. 2395 c.c. esige, ai tini dell'esercizio dell'azione di responsabilità del socio nei confronti degli amministratori, che il pregiudizio subito dal socio non sia il mero riflesso dei danni eventualmente arrecati al patrimonio sociale, ma gli...»