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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3260 del 28 maggio 1984
«Conseguentemente, il diritto al risarcimento dei danni di cui all'art. 872, secondo comma, c.c. sorge solo quando la costruzione — che si assume produttiva del preteso danno — sia stata realizzata in violazione delle prescrizioni e dei limiti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7044 del 14 aprile 2004
«La Corte, nel cassare la decisione di appello, ha ritenuto legittima l'esecuzione delle opere, avvenuta nell'ambito delle facoltà consentite dall'art. 1102 c.c. nell'uso dei beni comuni (la facciata dell'edificio), atteso che la realizzazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5025 del 17 novembre 1977
«Pertanto, nella realizzazione di innovazioni su parti comuni dell'edificio — anche se effettuate dal condominio e non da un singolo condomino — è fatto obbligo di rispettare le norme sulle distanze legali nei confronti della parte di edificio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15247 del 20 luglio 2005
«...facendo salvi i diritti dei terzi, è priva di rilevanza nei rapporti tra privati, i quali, ove lesi dalla costruzione realizzata senza il rispetto delle disposizioni sulle distanze, conservano il diritto ad ottenere la riduzione in pristino.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8122 del 14 giugno 2000
«...di acquisto a titolo derivativo della (com)proprietà del bene de quo , per nulla incompatibile, come tale, con l'usucapione, disciplinata, a sua volta, come generale ed alternativo modo di acquisto a titolo originario di tutti i diritti reali.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10615 del 28 novembre 1996
«Per l'acquisto della medianza coattiva del muro sul confine, qualora non sia stata conclusa tra le parti una convenzione nella forma scritta prevista dalla legge per il trasferimento della proprietà e degli altri diritti reali immobiliari, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3066 del 9 maggio 1981
«Pertanto, sopravvenuta, dopo il legittimo esercizio del diritto di prevenzione, una nuova disciplina urbanistica (nella specie: piano regolatore generale) che, vietando le costruzioni se non ad una data distanza dal confine, impedisca a chi ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22553 del 23 ottobre 2009
«In materia di diritti reali, la domanda volta ad obbligare il vicino alla regolarizzazione di una luce, pur costituendo quantitativamente un "minus" rispetto alla "actio negatoria servitutis", rappresenta un qualcosa di diverso rispetto a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6576 del 29 marzo 2005
«In materia di diritti reali, l'obbligo del rispetto delle distanze legali trova applicazione anche quando la veduta viene esercitata dal piano terreno di una costruzione (nella fattispecie, dal portico inserito nel fabbricato), non occorrendo che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3714 del 18 aprile 1994
«Allorquando più soggetti, singolarmente proprietari in via esclusiva di aree tra loro confinanti, si accordino per realizzare su tali aree accorpate una costruzione, sia pure concepita e progettata in modo unitario, ciascuno di essi diventa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12091 del 18 agosto 2003
«In tema di azioni reali esperite a tutela di facoltà comprese nel diritto di proprietà o di diritti ad esso accessori il soggetto che sia nel possesso nel bene, è gravato — relativamente all'asserito diritto di proprietà — di un onere probatorio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15248 del 20 luglio 2005
«Poiché la proprietà e i diritti reali appartengono alla categoria dei diritti «autodeterminati» che sono individuati in base alla sola indicazione del loro contenuto, rappresentato dal bene che ne costituisce l'oggetto, nelle azioni ad essi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9096 del 24 agosto 1991
«Poiché il catasto è preordinato a fini essenzialmente fiscali, il diritto di proprietà, al pari degli altri diritti reali, non può — in assenza di altri e più qualificanti elementi ed in considerazione del rigore formale prescritto per tali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 695 del 16 febbraio 1977
«... Nella prima l'attore, proprietario e possessore di un immobile, tende ad ottenere il riconoscimento della libertà del bene contro terzi che, vantando diritti reali su di esso, ne attentino il libero ed evolutivo godimento da parte sua....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1460 del 23 aprile 1976
«L'azione negatoria, di cui all'art. 949 c.c., si distingue dalla rivendica e dall'azione di accertamento della proprietà perché l'oggetto principale del giudizio, instaurato con tale azione, non è la sussistenza del diritto di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5034 del 26 febbraio 2008
«La differenza, dal punto di vista sostanziale e contenutistico, tra il diritto reale d'uso e il diritto personale di godimento è costituita dall'ampiezza ed illimitatezza del primo, in conformità al canone della tipicità dei diritti reali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14693 del 16 ottobre 2002
«In materia di diritti reali di godimento, pur potendo il requisito della utilitas consistere, al fine della ricorrenza di una servitù prediale, in una destinazione del fondo servente a mera comodità od amenità del fondo dominante ovvero a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1734 del 6 maggio 1977
«...sporto e realizzando, sempre nel fondo servente, altra idonea condotta delle acque medesime, in guisa che sia dato al proprietario del fondo dominante altro luogo egualmente comodo per l'esercizio dei suoi diritti, senza che egli possa ricusarlo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26973 del 7 dicembre 2005
«In particolare, per quanto riguarda la proprietà e gli altri diritti reali di godimento, la "causa petendi" si identifica con il diritto stesso e non, come nei diritti di credito, con il titolo che ne costituisce la fonte, la cui deduzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8727 del 27 aprile 2005
«...ovvero quando su di un medesimo bene concorrono un diritto di proprietà ed uno di usufrutto, nella prima ipotesi trattandosi di vera e propria comunione di godimento, e nella seconda di concorso di diritti reali differenti per tipo).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10453 del 1 agosto 2001
«Ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni ai sensi dell'art. 278 c.p.c., non è sufficiente accertare l'illegittimità della condotta, ma occorre anche accertarne, sia pure con modalità sommaria e valutazione-probabilistica, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6192 del 28 gennaio 1984
«...aggettante, in quanto in tal caso la occupazione si risolve in un'utilizzazione particolare realizzata mediante la stabile incorporazione al contiguo bene del singolo comproprietario di una porzione dello spazio aereo sovrastante il bene comune).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2657 del 26 marzo 1997
«In tema di comunione di diritti reali, la disposizione di cui all'ultimo comma dell'art. 1104 c.c. (secondo la quale il cessionario del partecipante è tenuto in solido col cedente a pagare i contributi da questo dovuti e non versati) può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4258 del 24 febbraio 2006
«Ai sensi dell'art. 1108, comma terzo, c.c. (applicabile al condominio in virtù del rinvio operato dall'art. 1139 c.c.), è richiesto il consenso di tutti i comunisti - e, quindi, della totalità dei condomini - per gli atti di alienazione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5386 del 23 ottobre 1984
«La norma dell'art. 1108 comma terzo c.c., secondo cui è necessario il consenso di tutti i partecipanti alla comunione per gli atti di alienazione o di costituzione di diritti reali sul fondo comune, si limita a stabilire che l'alienazione o la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 630 del 17 gennaio 2003
«Anche in tema di scioglimento della comunione di diritti reali, disciplinata dall'art. 1111 c.c., si applica la nullità prevista dall'art. 17 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 con riferimento a vicende negoziali inter vivos relative a beni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27412 del 13 dicembre 2005
«Qualora con la domanda di divisione si chieda lo scioglimento della comunione non ereditaria avente ad oggetto la contitolarità della nuda proprietà, l'usufruttuario pro quota dell'immobile non è parte necessaria del giudizio, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3257 del 19 febbraio 2004
«Con l'avvenuta costituzione del condominio si trasferiscono ai singoli acquirenti dei piani o porzioni di piano anche le corrispondenti quote delle parti comuni, di cui non è più consentita la disponibilità separata a causa dei concorrenti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1552 del 8 marzo 1986
«La sopraelevazione realizzata dal proprietario dell'ultimo piano di edificio condominiale, in violazione delle prescrizioni e cautele tecniche fissate dalle norme speciali antisismiche, è riconducibile nell'ambito della previsione dell'art. 1127...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1300 del 5 aprile 1977
«Il suddetto consenso non richiede la forma scritta, non implicando un atto di disposizione di diritti reali, sia nel caso in cui i lavori di consolidamento impongano l'introduzione o il passaggio nelle parti dell'edificio di proprietà esclusiva,...»