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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 203 del 17 gennaio 2011
«Ai sensi degli artt. 34, comma 3, e 124 c.p.a. e in conformità ai principi che regolano l'interesse a ricorrere, non è ammissibile una pronuncia di mero accertamento dell'illegittimità di un provvedimento amministrativo che non risulti utile ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6725 del 10 dicembre 1988
«In tema di associazioni, riconosciute o non riconosciute, il principio secondo il quale la deliberazione di esclusione dell'associato è di pertinenza dell'assemblea a norma dell'art. 24 3° comma c. c., è derogabile con lo statuto (atto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3662 del 16 giugno 2011
«La legittimazione ad impugnare atti amministrativi illegittimi incidenti sull'ambiente spetta esclusivamente alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'art 13, comma 1, L. 8 luglio 1986, n. 349, e non a qualsiasi...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4460 del 2 settembre 2014
«La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse presuppone che, per eventi successivi alla instaurazione del giudizio, debba essere esclusa l'utilità dell'atto impugnato, ancorché meramente strumentale o...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 22 del 13 giugno 2012
«L'ordinanza collegiale di rimessione all'adunanza plenaria, qualora recante la decisione sulle questioni pregiudiziali di rito devolute al giudizio appello, senza esaurire l'oggetto del giudizio che, con la rimessione, prosegue per la decisione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 401 del 16 gennaio 2019
«Va escluso che una mera controversia interpretativa possa incidere sul principio generale di perentorietà dei termini processuali, tenuto conto della natura eccezionale e quindi, di stretta interpretazione della norma di cui all'art. 37 D.Lgs....»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4755 del 8 luglio 2019
«La posizione di contro interessato nel processo amministrativo presuppone una contemplazione nominativa del soggetto nel provvedimento impugnato, tale da consentirne alla parte ricorrente l'agevole individuazione e l'esistenza in capo allo stesso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1643 del 14 aprile 2008
«L'identificazione degli atti impugnati col ricorso giurisdizionale va operata non già con formalistico riferimento all'epigrafe del ricorso, bensì in relazione all'effettiva volontà del ricorrente desumibile dal gravame nel suo insieme, dai motivi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5451 del 18 novembre 2013
«In tema di legittimazione ad agire, se per interesse collettivo si intende l'interesse diffuso comune a tutti i soggetti facenti parte della collettività (e dall'Ente rappresentati), ne consegue che: a) tale interesse non costituisce posizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3911 del 11 giugno 2019
«Nel processo amministrativo la nozione di controinteressato al ricorso si fonda sulla simultanea sussistenza di due elementi: a) quello formale, rappresentato dalla contemplazione nominativa del soggetto nel provvedimento impugnato, tale da...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 8 del 18 maggio 2018
«Ai sensi dell'art. 41, com. 2, c.p.a., in caso d'impugnazione di una gara di appalto svolta in forma aggregata da un soggetto per conto e nell'interesse anche di altri enti, il ricorso deve essere notificato esclusivamente "...alla pubblica...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5362 del 25 novembre 2015
«Nel giudizio amministrativo, la qualifica di controinteressati, ai quali dev'essere notificato il ricorso, a pena d'inammissibilità, ai sensi degli artt. 27, comma 1, e 41, comma 2, c.p.a., dev'essere riconosciuta a quei soggetti che siano...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5182 del 10 novembre 2017
«Il termine per proporre il ricorso incidentale avverso l'ammissione di altro concorrente da una gara decorre, anche nel contesto del rito disciplinato dall'art. 120, c. 2-bis, c.p.a., secondo quanto previsto dall'art. 42, c. 1, c.p.a., dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 482 del 6 febbraio 2017
«Nel processo amministrativo impugnatorio la regola generale è che il ricorso abbia ad oggetto un solo provvedimento e che i vizi (motivi) si correlino strettamente a quest'ultimo, salvo che tra gli atti impugnati esista una connessione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5283 del 15 dicembre 2016
«Si deve negare la qualità di controinteressati in senso tecnico (art. 42, comma 1, D.Lgs. n. 104/2010, CPA) alle imprese partecipanti alla procedura di gara rispetto al provvedimento d'esclusione di una di esse adottato dalla stazione appaltante...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 7086 del 23 settembre 2010
«La domanda riconvenzionale, atteso il suo carattere autonomo di controdomanda volta ad ottenere un provvedimento positivo favorevole nei confronti dell'attore e non il mero rigetto delle di lui pretese, come invece nel caso dell'eccezione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2257 del 12 aprile 2011
«È ammissibile la proposizione in appello di motivi aggiunti al ricorso incidentale ex art. 104, comma 3, del Codice del processo amministrativo con i quali l'aggiudicatario appellato deduca un nuovo motivo di censura avverso l'ammissione alla gara...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3062 del 22 maggio 2018
«Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è un rimedio alternativo rispetto al ricorso giurisdizionale sicché, proposto il primo, non è più esperibile il secondo e viceversa (electa una via, non datur recursus ad alteram). Tale regola risponde...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5130 del 31 agosto 2018
«In virtù del principio di strumentalità del giudizio cautelare rispetto a quello di merito, alcuna incidenza può produrre il primo sull'esito del secondo e pertanto di alcun vizio può risentire la decisione di merito ove risulti in contrasto con...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2907 del 13 maggio 2011
«Nel caso in cui il giudice amministrativo sospenda in sede cautelare gli effetti di un provvedimento e l'Amministrazione si adegui con un atto consequenziale al contenuto della relativa ordinanza, non si verifica l'improcedibilità del ricorso o la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 587 del 22 gennaio 1999
«L’art. 7 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, nella legge 21 febbraio 1989, n. 61, che dispone, nel primo comma, la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione alla scadenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1440 del 23 febbraio 1995
«Qualora, sulla domanda del conduttore di recesso da un contratto locativo ai sensi dell’art. 27, ultimo comma legge 27 luglio 1978 n. 392, il pretore abbia declinato la propria competenza per ragioni di valore con provvedimento emesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10307 del 3 maggio 2013
«Respinta dal giudice amministrativo, in via definitiva, la domanda di sospensione dell'efficacia del provvedimento, adottato dal Ministro della giustizia, di anticipato possesso di un magistrato presso l'ufficio ove lo stesso è stato trasferito...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3322 del 3 luglio 2007
«Va respinta la domanda di provvedimento presidenziale di urgenza qualora il danno derivi dall'imminente scadenza del termine per effettuare un pagamento (20 luglio) e la domanda cautelare sia stata formulata con appello depositato a fine giugno su...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 239 del 5 luglio 2010
«L'ordinanza per il pagamento di somme non contestate prevista dall'art. 186 bis c.p.c., non è appellabile in quanto non ha natura cautelare ma costituisce provvedimento meramente anticipatorio di condanna a cognizione sommaria, non avente natura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 369 del 23 gennaio 1990
«Qualora il locatore di immobile eserciti il recesso, per la necessità di procedere a lavori di ristrutturazione del bene (art. 29 lett. c della L. 27 luglio 1978, n. 392), le questioni poste dal conduttore sulla legittimità del provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8784 del 26 ottobre 1994
«La disposizione di cui all’art. 35 della L. n. 253 del 1950, secondo cui non può eseguirsi lo sfratto dai locali adibiti ad esercizio di farmacia senza la previa autorizzazione prefettizia, attiene alla fase esecutiva del provvedimento di rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6595 del 15 dicembre 1984
«Poiché per la individuazione della natura di un provvedimento giurisdizionale è decisiva non la sua forma esteriore o la denominazione che il giudice gli abbia data, bensì il suo estrinseco contenuto, ha natura di sentenza ed è pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 566 del 23 gennaio 1988
«In tema di procedura di rilascio degli immobili locati, l’ordinanza prevista dal terzo e quarto comma dell'art. 30 della L. n. 392 del 1978, al pari dell’ordinanza di convalida ex art. 663 cod. proc. civ., è un provvedimento non impugnabile, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4803 del 26 luglio 1986
«In tema di recesso del locatore dal contratto di locazione, l’ordinanza di cui all’ultimo comma dell’art. 30 della legge n. 392 del 1978 - con la quale il giudice, su istanza del locatore, alla prima udienza e comunque in ogni stato del giudizio,...»