-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47271 del 17 novembre 2014
«In tema di corruzione, lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, attraverso il sistematico ricorso ad atti contrari ai doveri di ufficio non predefiniti, né specificamente individuabili "ex post", ovvero...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24656 del 30 giugno 2010
«In tema di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, ai fini dell'accertamento della controprestazione offerta dal corruttore, la nozione di "altra utilità" quale oggetto della dazione o della promessa al pubblico ufficiale non va...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44787 del 20 novembre 2003
«Sussiste la fattispecie di corruzione impropria prevista dall'art. 318 c.p. quando l'atto amministrativo è adottato nell'esclusivo interesse della pubblica amministrazione, tanto è vero, se non fosse corrisposta la somma di denaro da parte del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3388 del 23 gennaio 2003
«...regolari, prescindono, per consapevole volontà del pubblico ufficiale (o dell'incaricato di pubblico servizio), dall'osservanza dei doveri istituzionali, espressi in norme di qualsiasi livello, compresi quelli di correttezza e d'imparzialità.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1680 del 11 febbraio 1999
«In tema di corruzione, non v'è alcuna incompatibilità logica fra la sussistenza in capo ad un soggetto di un interesse privato ad un affare, e il ruolo dallo stesso rivestito di pubblico ufficiale corrotto (ad opera di altri cointeressati)...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1996
«La corruzione cosiddetta «impropria», di cui all'art. 318 c.p., è configurabile non soltanto con riguardo agli atti vincolati del pubblico ufficiale, ma anche con riguardo a quelli discrezionali, sempre che questi non siano contrari ai doveri...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2376 del 22 agosto 1994
«L'offensività del reato di corruzione è rappresentata dalla condotta antidoverosa del pubblico ufficiale, volta a commettere mercimonio del proprio ufficio e quindi a ledere i principi e le finalità che ispirano la sua base ordinamentale, specie...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 7 aprile 1994
«...cittadino ha diritto nell'ambito del pubblico servizio sanitario — va ritenuto pubblico ufficiale, esplicando poteri pubblicistici di accertamento e di ammissione eventuale ad ulteriori prestazioni mediante l'esercizio di poteri di certificazione.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 277 del 27 marzo 1993
«Il delitto di corruzione, attiva o passiva (artt. 318, 319 c.p.), può sussistere se ed in quanto il patto di corruzione coinvolga il pubblico ufficiale (o l'incaricato di pubblico servizio). Ne consegue che, ogni qual volta vi sia un...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11737 del 24 agosto 1990
«In tema di corruzione, ciò che la norma richiede perché possa affermarsi l'esistenza del presupposto del reato rappresentato dall'atto d'ufficio da compiersi, è che l'atto appartenga alla competenza dell'ufficio cui il pubblico dipendente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5843 del 23 aprile 1990
«La differenza tra le ipotesi criminose previste dagli artt. 318 e 319 c.p. sta nel fatto che nel primo caso, attraverso il collegamento con il privato, determinato dal pactum sceleris, si realizza una violazione del principio di correttezza e in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3234 del 13 marzo 1998
«...irrilevante perché in questo caso il reato, realizzandosi lo schema principale della dazione e della correlata accettazione del denaro o dell'utilità da parte del pubblico ufficiale, si consuma nel momento della percezione effettiva del compenso.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4177 del 4 febbraio 2004
«In tema di corruzione, il solo fatto che l'attività del pubblico ufficiale (o dell'incaricato di pubblico servizio) presenti margini più o meno ampi di discrezionalità non vale, di per sé, ad escludere la configurabilità della corruzione impropria...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3945 del 25 marzo 1999
«...tra le somme versate e l'attività compiuta (omessa o ritardata) appare indice univoco, sulla base delle più elementari massime di esperienza, della contrarietà agli atti di ufficio di quanto compiuto (omesso o ritardato) dal pubblico ufficiale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1252 del 20 gennaio 2004
«Nel caso che il pubblico ufficiale ponga in essere una condotta contraria ai doveri del suo ufficio, dietro consegna o promessa di denaro od altra utilità, e con tale condotta aiuti taluno, dopo che fu commesso un delitto punito con sanzione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4898 del 6 febbraio 2004
«...solo nella corruzione propria), e cioè l'esercizio antigiuridico dei propri compiti, e un elemento discriminante, e cioè la presenza nella concussione di una volontà prevaricatrice del pubblico ufficiale, condizionate la volontà del privato.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44761 del 20 novembre 2003
«Sussiste il delitto di concussione allorquando la vittima, pur versando in una situazione di illeceità e pur fruendo di qualche vantaggio dall'accettazione della pretesa del pubblico ufficiale, è costretta a sottostare all'illegittima richiesta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11918 del 21 novembre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione c.d. «ambientale» (e della sua differenziazione rispetto al reato di corruzione) non è sufficiente l'accertamento di una situazione ambientale in cui sia diffuso il mercanteggiamento dei...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9879 del 17 settembre 1998
«...sinallagmatico tra le prestazioni, che delinea una situazione tale da qualificare il rapporto come paritario e non imposto dal pubblico ufficiale, così da assegnare un ruolo di fondamentale rilevanza ermeneutica al “metus publicae potestatis”.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5114 del 29 aprile 1998
«...convergenti manifestazioni di volontà, mentre nella concussione la par condicio contractualis è inesistente perché dominus dell'illecito affare è il pubblico ufficiale che costringe o induce il soggetto passivo a sottostare all'ingiusta richiesta.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 652 del 19 gennaio 1996
«...scopo di trarre vantaggio dall'abuso del pubblico ufficiale, viene meno quella situazione di timore, quel vizio della sua volontà, che sola esclude l'instaurazione di un rapporto paritetico, così da farne un vero e proprio correo nella corruzione.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5579 del 27 maggio 1991
«Ove il reato di concussione venga commesso con abuso della qualità, non si pone il problema di relazione tra controprestazioni, e lo stato di disponibilità del privato alla promessa o alla dazione di danaro o altra utilità, derivando dalla sola...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1944 del 17 febbraio 1994
«Il reato di truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale e quello di concussione, nella forma della induzione (per frode o per persuasione), si distinguono per le modalità dell'azione dell'agente nel senso che nella prima è necessario che...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9832 del 20 settembre 1991
«Il reato di concussione per induzione e quello di truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale si distinguono tra loro per le modalità dell'azione messa in opera dall'agente: deve ravvisarsi concussione quando l'abuso della qualità assuma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7080 del 18 maggio 1990
«Il delitto di concussione si distingue da quello di truffa aggravata ai sensi dell'art. 61, n. 9 c.p. perché nel primo reato l'abuso della qualità di pubblico ufficiale o delle relative funzioni si atteggia, sulla determinazione della volontà del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26285 del 17 giugno 2013
«A seguito dell'entrata in vigore della L. 6 novembre 2012, n. 190, la minaccia, esplicita o implicita, di un danno ingiusto, finalizzata a farsi dare o promettere denaro o altra utilità, posta in essere con abuso della qualità o dei poteri,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18372 del 22 aprile 2013
«Va qualificato pubblico ufficiale l'impiegato dell'ufficio provinciale del lavoro addetto alla formazione delle graduatorie del collocamento obbligatorio, in quanto, svolgendo un'attività certificatoria, concorre alla formazione della volontà...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17593 del 17 aprile 2013
«A seguito dell'entrata in vigore della l. n. 190 del 2012, l'elemento che differenzia le nozioni di induzione e costrizione, che costituiscono l'elemento oggettivo rispettivamente dei delitti di cui gli artt. 319 quater e 317 cod. pen., non va...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13047 del 21 marzo 2013
«A seguito dell'entrata in vigore della l. n. 190 del 2012, la minaccia, di qualsivoglia tipo o entità, di un danno ingiusto, finalizzata a farsi dare o promettere denaro o altra utilità, posta in essere con abuso della qualità o dei poteri,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11944 del 14 marzo 2013
«La costrizione, che costituisce l'elemento oggettivo del reato di concussione di cui all'art. 317 c.p., così come modificato dall'art. 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, sussiste quando il pubblico ufficiale agisca con modalità ovvero con forme...»