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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44417 del 20 novembre 2003
«Ai fini della tempestività della richiesta di convalida di arresto o di fermo, la quale può essere validamente effettuata anche mediante telefax diretto alla cancelleria del giudice competente, deve farsi riferimento al momento in cui detta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 778 del 21 aprile 1995
«In caso di arresto o di fermo, l'ordinanza che dispone la custodia cautelare, essendo pronunciata all'esito dell'udienza di convalida e trascritta nel verbale di udienza, non costituisce un documento autonomo rispetto a questo, sicché per la parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33180 del 2 agosto 2004
«n tema di incidente probatorio, è consentito al giudice che procede all'audizione di un minore infrasedicenne per reati in materia di prostituzione e violenza sessuale, disporre l'assunzione della testimonianza in forma scritta (con domande orali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30534 del 26 luglio 2007
«Ai fini dell'esercizio dell'azione penale, la norma di cui all'art. 405, comma primo bis, c.p.p., trova applicazione nell'ipotesi in cui la Corte di cassazione conosca direttamente dell'indizio di colpevolezza e pervenga, in ragione dell'assenza o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28124 del 23 giugno 2004
«Le prove acquisite dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari, ma in relazione alle quali risulta tempestivamente richiesta la proroga dal P.M., autorizzata dopo la chiusura delle indagini e durante la pendenza del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 811 del 12 gennaio 2012
«È abnorme il provvedimento con cui il G.i.p., dopo aver disposto l'espletamento delle indagini suppletive sollecitate dalla persona offesa in sede di opposizione alla richiesta di archiviazione del P.M., deliberi l'archiviazione del procedimento e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4042 del 3 agosto 1998
«Deve considerarsi abnorme il provvedimento del giudice per le indagini preliminari presso la pretura il quale, a fronte di una richiesta di archiviazione fondata dal pubblico ministero sull'assenza di elementi sufficienti a sostenere l'accusa in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3252 del 8 agosto 2000
«In tema di chiusura delle indagini preliminari, è abnorme il provvedimento con cui il Gip dispone che il P.M. formuli l'imputazione a carico di un soggetto nei confronti del quale da parte dello stesso P.M. non sia stata presentata alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 477 del 9 marzo 1999
«L'inammissibilità dell'opposizione della persona offesa dal reato alla richiesta di archiviazione può conseguire solo in assenza delle condizioni tassativamente previste dall'art. 410 c.p.p., in termini di inidoneità dell'atto nel suo sviluppo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1416 del 6 luglio 2000
«È inammissibile il ricorso per cassazione - avverso il decreto di archiviazione - proposto dalla persona offesa che non abbia chiesto di essere avvisata ex art. 408 c.p.p., e che non abbia proposto opposizione alla richiesta di archiviazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16851 del 9 aprile 2004
«Gli elementi acquisiti dal pubblico ministero dopo il decreto di archiviazione, in assenza dell'autorizzazione alla riapertura delle indagini prevista dall'art. 414, comma primo, c.p.p., sono inutilizzabili nel procedimento penale ma non in quello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35703 del 24 ottobre 2006
«Non è configurabile la nullità della richiesta di rinvio a giudizio prevista per il caso in cui essa non sia preceduta dall'invito alla persona indagata a valersi della facoltà di rendere l'interrogatorio quando, ritualmente notificatole l'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25206 del 2 luglio 2002
«Non è abnorme ma deve ritenersi, anzi giustificato, alla luce di una interpretazione della norma conforme ai principi costituzionali, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2752 del 23 marzo 2000
«L'art. 2, primo comma, legge 23 dicembre 1986, n. 898 punisce chiunque, mediante l'esposizione di dati o notizie falsi, consegue indebitamente per sé o per altri, aiuti, premi, indennità, restituzioni, contributi o altre erogazioni a carico totale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37483 del 14 novembre 2006
«La conoscenza di un legittimo impedimento dell'imputato (quale, la detenzione sopravvenuta per altra causa) preclude la dichiarazione di contumacia, e solo ove l'imputato impedito esplicitamente consenta che l'udienza avvenga in sua assenza, o, se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13351 del 18 marzo 2004
«Il difensore che chiede il rinvio del dibattimento per assoluta impossibilità di comparire per legittimo impedimento non deve limitarsi a documentare la contemporanea esistenza di altro suo impegno professionale, ma deve fornire l'attestazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29529 del 17 luglio 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice di appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado, rinviando gli atti al tribunale per il nuovo giudizio, sempre che il ricorrente abbia un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8285 del 9 marzo 2006
«Nel caso di assenza in dibattimento sia dell'imputato che del difensore, risulta preliminare la decisione sull'effettiva rilevanza dell'impedimento a comparire eventualmente prospettato dall'imputato e comunque l'eventuale dichiarazione della sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24573 del 17 luglio 2006
«La mancata comparizione in udienza dell'imputato detenuto, che abbia rinunciato ad essere presente ed abbia quindi accettato il giudizio in sua assenza, non dà luogo a contumacia, ma ad una mera assenza, sicché non sussiste alcun obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«Il giudizio celebrato in contumacia nei confronti di imputato detenuto all'estero per reati colà commessi, la cui richiesta di presenziare al dibattimento sia stata respinta dalla competente autorità straniera, non essendone consentita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22770 del 13 maggio 2004
«Nell'ipotesi di astensione degli avvocati dalle udienze, qualora alla prima udienza si prenda atto, in presenza del difensore di fiducia, dell'assenza ingiustificata dell'imputato e se ne dichiari la contumacia, disponendo solo successivamente il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6534 del 3 giugno 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la circostanza che l'imputazione sia formulata in modo tale da non comportare, di per sè, l'applicabilità dell'ergastolo non implica necessariamente che, pur nell'assenza della necessità di integrazione probatoria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16908 del 3 maggio 2007
«L'annullamento della sentenza di non luogo a procedere per accoglimento del ricorso della parte civile deve essere disposto senza rinvio, non potendo comportare, in assenza del ricorso del pubblico ministero, né il rinvio al tribunale per un nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44970 del 3 dicembre 2008
«La comunicazione della notizia di reato contenente dichiarazioni accusatorie rese dalla persona offesa nei confronti dell'imputato può essere acquisita al fascicolo del dibattimento ed utilizzata per la decisione ai sensi dell'art. 512 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4887 del 4 febbraio 2010
«La richiesta di accesso al rito abbreviato "condizionato" non comporta l'obbligo per il giudice, di ordinare prima della decisione, l'esibizione degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero, in quanto l'art. 135 disp. att. c.p.p., che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27853 del 11 luglio 2001
«È valida la richiesta di giudizio abbreviato formulata in presenza dell'imputato dal difensore privo di procura speciale, mentre tale richiesta, per la natura di atto dispositivo personalissimo, deve essere presentata dal difensore munito di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4054 del 3 febbraio 2004
«In caso di mancato accoglimento, da parte del giudice dell'udienza preliminare, della richiesta di giudizio abbreviato, ove questa non venga rinnovata in apertura del dibattimento di primo grado, non può poi sollevarsi per la prima volta, in sede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 15 marzo 2000
«Poiché le norme che riguardano i presupposti per l'ammissibilità al rito abbreviato sono di natura processuale e soggiacciono, conseguentemente, al principio tempus regit actum, esse valgono soltanto per l'avvenire e, in assenza di diverse...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4771 del 11 maggio 1993
«In tema di giudizio abbreviato, la sentenza d'appello, pronunciata ai sensi degli artt. 443, quarto comma, e 599 c.p.p., qualora il relativo procedimento in camera di consiglio si svolga in assenza dell'imputato il quale, benché regolarmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1421 del 20 aprile 1995
«Attesa la permanente validità del rinvio operato dall'art. 261 c.p.m.p. al codice di procedura vigente, le cui disposizioni, ai sensi di detta norma, vanno osservate anche nei procedimenti davanti ai tribunali militari salvo che la legge disponga...»