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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11314 del 10 maggio 2010
«L'acquisto della quota di una società di persone da parte di un fiduciario si configura come combinazione di due fattispecie negoziali collegate, l'una costituita da un negozio reale traslativo, a carattere esterno, realmente voluto ed avente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9402 del 6 maggio 2005
«Tenuto conto che il negozio fiduciario si realizza mediante il collegamento di due negozi, l'uno di carattere esterno, realmente voluto e con efficacia verso i terzi, e l'altro di carattere interno — pure effettivamente voluto — ed obbligatorio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23966 del 23 dicembre 2004
«Per la sussistenza di una scrittura privata contrattuale è necessario che dal documento emerga il reciproco consenso delle parti per costituire, regolare od estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale, ma non che si adottino particolari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16118 del 14 luglio 2006
«In tema di minuta o di puntuazione del contratto, l'indagine del giudice deve accertare se le parti abbiano inteso porre realmente in essere il rapporto contrattuale sin dal momento dell'accordo, oppure se la loro intenzione sia stata quella di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6871 del 7 aprile 2004
«In tema di minuta o di puntuazione del contratto, qualora l'intesa raggiunta dalle parti abbia ad oggetto un vero e proprio regolamento definitivo del rapporto — l'accertamento del quale è riservato all'apprezzamento del giudice di merito e non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9125 del 28 agosto 1993
«Anche gli strumenti urbanistici in itinere (nella specie, piano regolatore non ancora approvato dall'autorità regionale) incidono immediatamente sulla edificabilità dei terreni a causa della possibilità di applicazione delle misure di salvaguardia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21692 del 9 novembre 2005
«In tema di concorso del totocalcio, mentre la partecipazione al concorso pronostici effettuata direttamente presso un ufficio del C.O.N.I. comporta l'immediata conclusione del contratto nel momento in cui la scheda viene accettata dall'ufficio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9710 del 17 novembre 1994
«Quando l'attività di gestione di una società dotata di personalità giuridica è affidata ad un consiglio di amministrazione si verifica (a differenza del caso dell'amministratore unico) una separazione del potere deliberativo, diretto a formare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13385 del 22 giugno 2005
«Per l'esistenza del contratto con la P.A. è essenziale che la manifestazione della volontà dell'ente, in forma scritta, emani dall'organo autorizzato a rappresentarlo, sì che la conclusione del contratto non può desumersi da atti provenienti da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10956 del 2 novembre 1998
«La deliberazione assunta dall'organo deliberante di un ente pubblico di stipulare un contratto non ha effetti nei riguardi dei terzi in quanto semplicemente preparatoria del futuro contratto, che dovrà essere stipulato dall'organo rappresentativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2370 del 18 maggio 1989
«Con riguardo a controversia di lavoro, luogo in cui è sorto il rapporto di lavoro, ai fini dell'individuazione del giudice competente per territorio ai sensi dell'art. 413 c.p.c., va considerato non quello in cui il lavoratore riceve la lettera di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4634 del 28 febbraio 2007
«Il requisito della forma scritta richiesto, per la clausola di proroga della giurisdizione in favore di uno degli Stati aderenti, dall'art. 23 del regolamento CEE n. 44 del 2001, è da ritenersi rispettato - sulla scorta dei criteri ermeneutici...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1032 del 2 febbraio 1991
«La conclusione del contratto — ai sensi dell'art. 1327, primo comma, c.c. — nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l'esecuzione senza la preventiva risposta dell'accettante presuppone non solo la sussistenza di una delle ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6189 del 20 giugno 1990
«Ai fini dell'individuazione del luogo di conclusione del contratto ai sensi dell'art. 1327 c.c., la sussistenza delle condizioni (natura dell'affare o espressa richiesta del proponente) che giustificano l'inizio dell'esecuzione del contratto senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3380 del 22 novembre 1971
«L'esecuzione e l'accettazione della prestazione che è tipica di un determinato contratto sono sufficienti per far ritenere il contratto tacitamente e validamente concluso, se la legge non ne condiziona la validità a forme particolari. (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3180 del 25 maggio 1985
«La promessa unilaterale di pagamento, che venga indirizzata ad una delle parti di un contratto da un terzo che sia rimasto ad esso estraneo, ove si riferisca ad un sottostante rapporto obbligatorio autonomo e distinto rispetto a quello costituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6621 del 15 dicembre 1981
«Con riguardo al documento sottoscritto dal soggetto che intende assicurarsi e contenente una semplice proposta di contratto, sì da restare di per sé idoneo alla costituzione del rapporto assicurativo fino a che non intervenga l'accettazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15678 del 11 luglio 2006
«Alla stregua dell'art. 1334 c.c. — secondo cui gli atti unilaterali producono effetto dal momento in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati — la dichiarazione di volontà, espressa con l'atto unilaterale di recesso, si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 758 del 16 gennaio 2006
«La lettera raccomandata — anche in mancanza dell'avviso di ricevimento — costituisce prova certa della spedizione attestata dall'ufficio postale attraverso la ricevuta, da cui consegue la presunzione, fondata sulle univoche e concludenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8399 del 23 settembre 1996
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 codice civile, la presunzione di conoscenza, da parte del destinatario, della dichiarazione a questo diretta, occorre la prova, il cui onere incombe al dichiarante, che la dichiarazione sia pervenuta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Ove il datore di lavoro per la copertura di posti di una determinata qualifica abbia manifestato la volontà di procedere mediante un concorso interno ed abbia, a tal fine, pubblicato un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24795 del 8 ottobre 2008
«In tema di responsabilità precontrattuale, il risarcimento del danno deve essere ragguagliato al minor vantaggio o al maggior aggravio economico determinato dal comportamento tenuto dall'altra parte in violazione dell'obbligo di buona fede, salvo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19024 del 29 settembre 2005
«In materia di contratti di compravendita di valori mobiliari, la violazione da parte della società di intermediazione mobiliare del divieto di effettuare operazioni con o per conto del cliente nel caso in cui abbia, direttamente o indirettamente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1632 del 14 febbraio 2000
«La responsabilità precontrattuale ai sensi dell'art. 1337 c.c. può conseguire tanto in relazione al processo formativo del contratto quanto in rapporto alle semplici trattative, riguardate come qualcosa di diverso da esso, ossia come quella fase...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8295 del 11 ottobre 1994
«Dalla disciplina dell'art. 1337 c.c., in tema di trattative e responsabilità precontrattuale, o da determinati obblighi di informazione (artt. 1338 e 1892 c.c.) non può desumersi, in coerenza alla regola della correttezza commerciale secondo buona...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5570 del 5 giugno 1998
«Nell'ipotesi in cui l'Inps abbia illegittimamente ammesso un assicurato alla contribuzione volontaria con conseguente nullità del rapporto previdenziale insorto e invalidità dei contributi versati, è tenuto a risarcire il danno a titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 26 gennaio 2006
«Relativamente ad un rapporto contrattuale di durata, l'intervento nel corso di essa, di una nuova disposizione di legge diretta a porre, rispetto al possibile contenuto del regolamento contrattuale, una nuova norma imperativa condizionante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4388 del 5 agosto 1985
«Mentre l'efficacia dell'uso normativo è limitata, nelle materie regolate dalla legge, ai casi in cui la legge stessa esplicitamente rinvia all'uso (art. 8 preleggi), che assume funzione d'integrazione della disciplina legislativa o funzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15489 del 11 luglio 2007
«Il tratto caratterizzante della figura del dirigente è rappresentato dall'esercizio di un potere ampiamente discrezionale che incide sull'andamento dell'intera azienda o che attiene ad un autonomo settore produttivo della stessa, non essendo per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2217 del 25 febbraio 1995
«Gli usi aziendali sono riconducibili non già alla figura degli usi normativi di cui agli artt. 1, 4 e 8 att. c.c., bensì a quella degli usi negoziali o di fatto di cui all'art. 1340 c.c.; integra la fattispecie costitutiva di tali usi, che devono...»