-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3963 del 9 giugno 1983
«Il diritto alla differenza di prezzo, previsto dall'art. 1516, secondo comma, c.c. in favore dell'acquirente per la compera in danno, non attiene ad un mero rimborso di spese, così da costituire un titolo distinto dal risarcimento del maggior...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3614 del 16 aprile 1994
«L'art. 1518 c.c. contiene un criterio per la liquidazione del danno da inadempimento delle obbligazioni nascenti dalla compravendita di cose che abbiano un prezzo corrente, a, norma dell'art. 1515 comma terzo c.c., dispensando la parte adempiente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3979 del 29 ottobre 1976
«Nell'ipotesi di vendita con riserva di gradimento, la successiva comunicazione del gradimento, da parte del compratore, determina, oltre al perfezionamento del contratto, l'esclusione della garanzia per i vizi della cosa venduta che siano a prima...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 353 del 13 febbraio 1970
«Nella vendita con riserva di gradimento, che costituisce una forma di opzione, si ha una promessa unilaterale vincolante per il solo venditore. Il contratto si perfeziona ex nunc, con l'accettazione da parte del compratore, espressa con la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3858 del 2 dicembre 1969
«La vendita con riserva di gradimento, prevista dall'art. 1520 c.c., è un contratto in fase di formazione, il cui perfezionamento si verifica soltanto con la dichiarazione di gradimento, espressa o presunta, del compratore; il contratto sottoposto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2041 del 26 giugno 1971
«Nella vendita a prova il contratto non si perfeziona che in caso di esito positivo della prova stessa, con la conseguenza che se l'esito è negativo il compratore può chiedere la dichiarazione di inefficacia del contratto e non già la risoluzione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 810 del 9 febbraio 1981
«Nella vendita su campione di cui all'art. 1522 c.c., la prova della difformità della cosa consegnata rispetto a quella pattuita deve essere valutata esclusivamente mediante il raffronto con il campione, sicché, ove il campione manchi o non sia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 617 del 25 gennaio 1980
«Nella vendita su campione di cui al primo comma dell'art. 1522 c.c., il campione è elemento costitutivo dell'accordo negoziale quale criterio vincolante d'identificazione dell'oggetto del contratto nelle sue qualità essenziali e, pertanto, il bene...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2934 del 29 luglio 1975
«La vendita su campione può atteggiarsi, secondo la prassi commerciale, come vendita su campione o come vendita su campione-tipo. Mentre la prima si basa sul riferimento a un modello che deve costituire il termine di raffronto per la valutazione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21390 del 8 ottobre 2009
«Nel caso di vendita con patto di riservato dominio di beni assicurati contro il furto, l'individuazione del soggetto legittimato a chiedere il pagamento dell'indennizzo assicurativo (che può essere anche il semplice possessore o utilizzatore del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6322 del 22 marzo 2006
«Il patto di riservato dominio può essere incluso anche in una vendita che preveda il pagamento del prezzo non rateale, ma interamente o parzialmente differito. In entrambi i casi l'elemento caratteristico della vendita è costituito dalla immediata...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3415 del 8 aprile 1999
«La compravendita immobiliare sottoposta alla condizione del pagamento del prezzo si inquadra nella figura della compravendita con riserva di proprietà e il trasferimento del relativo diritto si realizza col pagamento dell'ultima rata del prezzo;...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1999 del 24 febbraio 1998
«Il patto di riservato dominio che sia munito di data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del compratore è opponibile alla massa fallimentare anche se stipulato successivamente alla vendita del bene mobile, salva l'inefficacia del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5324 del 13 maggio 1991
«Con riguardo alla vendita di un bene mobile, con riserva di proprietà, che può essere validamente stipulata anche verbalmente, l'atto scritto è necessario solo ai fini dell'opponibilità della detta riserva di proprietà ai creditori del compratore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1857 del 20 marzo 1980
«Qualora il patto di riservato dominio sia opponibile al creditore del compratore, ai sensi dell'art. 1524 c.c., perché contenuto nel documento negoziale di compravendita, registrato in data anteriore al pignoramento, è onere del creditore, che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2023 del 18 maggio 1977
«Qualora, con unico atto, siano state vendute, con riserva di proprietà, alcune macchine ed altri beni mobili di diversa natura (nella specie, armadi-frigorifero di un «bar», assieme a tutte le altre attrezzature dell'esercizio), i requisiti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4100 del 13 dicembre 1975
«Nell'ipotesi di contratti di compravendita con riserva di proprietà (nella specie stipulati o riprodotti con moduli a stampa) e di successivo fallimento del compratore, la registrazione della scrittura di vendita in data posteriore a quella della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1860 del 21 giugno 1974
«Il venditore con patto di riservato dominio stipulato all'estero senza data certa, non può far valere la sua qualità di proprietario nei confronti dei terzi, poiché l'opponibilità a costoro di detto patto — ancorché valido secondo l'ordinamento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2040 del 22 giugno 1972
«La norma dell'art. 1524 c.c., nel rendere inopponibile ai terzi creditori del compratore il patto di riserva di proprietà che acceda ad un contratto di vendita, non trova la sua ratio nell'intento di salvaguardare i creditori da un atto che...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11718 del 26 novembre 1993
«In tema di vendita con riserva della proprietà, le disposizioni degli artt. 1525 e 1526 c.c., concernenti l'inadempimento del compratore e la risoluzione del contratto, hanno la funzione di limitare l'autonomia privata fin guisa da escludere la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3925 del 9 giugno 1988
«La norma di cui all'art. 1525 c.c. secondo la quale, salvo patto contrario, il mancato pagamento di una sola rata che non superi l'ottava parte del prezzo non dà luogo alla risoluzione del contratto di compravendita riguarda esclusivamente la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7266 del 28 giugno 1995
«Nella disposizione di cui al secondo comma dell'art. 1526 c.c. per la quale, qualora sia convenuto che le rate pagate restino acquisite al venditore a titolo di indennità, questa può essere ridotta dal giudice il ricorso al termine «indennità»,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5713 del 12 giugno 1990
«La vendita «su documenti», di cui all'art. 1527 c.c., postula che sia già stato rilasciato il titolo rappresentativo della merce (da parte del depositario o del vettore), e, pertanto, non è configurabile quando il contratto venga concluso prima...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4388 del 22 novembre 1976
«Sia la vendita su documenti, regolata dall'art. 1527 c.c., sia la vendita con pagamento del prezzo a mezzo banca di cui all'art. 1530 c.c. hanno ad oggetto merce rappresentata da titoli e si caratterizzano per il fatto che l'obbligo della consegna...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 372 del 15 gennaio 1999
«La vendita con pagamento contro documenti a mezzo di banca, prevista dall'art. 1530 c.c., si conforma al modello della delegazione cumulativa passiva titolata, che configura un vincolo di solidarietà tra delegante e delegato. Ed infatti, in tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 975 del 10 febbraio 1990
«La banca, la quale riceva mandato dal compratore per il pagamento del prezzo della merce, dietro costituzione di adeguata provvista, e poi confermi il credito al venditore, assume la qualità di coobbligata nei confronti del venditore medesimo, per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 28 gennaio 1983
«Nella compravendita di merci regolata, quanto al pagamento del prezzo, con l'apertura di credito documentale, confermato o irrevocabile, ha luogo una delegazione obbligatoria costituita da un triplice rapporto e, precisamente, da un rapporto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2048 del 3 maggio 1978
«In tema di vendita con pagamento del prezzo a mezzo banca, contro presentazione di documenti non suscettibili di trasferimento, l'indagine sulla legittimità o meno della revoca del mandato, conferito dal compratore alla banca, va condotta con...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21641 del 8 novembre 2005
«In tema di società per azioni, il primo comma dell'art. 2437 c.c. (nel testo anteriore alle modifiche introdotte dal D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6, applicabile nella specie ratione temporis) attribuisce il diritto di recesso al socio dissenziente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8793 del 28 giugno 2000
«Il criterio fondamentale di distinzione tra vendita a misura e vendita a corpo sta in ciò che nella prima la determinazione dei confini della cosa venduta è effettuata attraverso la misurazione mentre la seconda è caratterizzata dalla...»