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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2211 del 23 novembre 2005
«In tema di perizia e consulenza tecnica, la scelta dell'esperto tra soggetti non iscritti nell''Albo dei consulenti del giudice non produce alcuna nullità della nomina, né tantomeno incide sulla relazione da questi prodotta, o sulla attendibilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34947 del 24 maggio 2006
«In tema di formazione, acquisizione e utilizzazione della prova, non sussiste alcun ostacolo normativo all'espletamento di un confronto, in sede dibattimentale, tra periti e consulenti, dato che l'art. 211 cod. proc. pen. non limita questo mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2101 del 11 novembre 2008
«L'inutilizzabilità delle notizie che il perito o il consulente riceva, in sede di espletamento di incarico, dall'imputato, dalla persona offesa o da altre persone, non ha natura patologica bensì fisiologica, sicché il contenuto della consulenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3932 del 28 novembre 2008
«Il divieto di controllo auditivo dei colloqui dei detenuti con i congiunti ed altri visitatori è finalizzato a garantire la riservatezza del contenuto di detti colloqui, sì che è consentita la registrazione fonetica dei timbri e delle qualità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16683 del 5 marzo 2009
«L'utilizzabilità in fase di indagine preliminare dei risultati degli accertamenti tecnici compiuti dalla polizia giudiziaria con il ricorso alla collaborazione di ausiliari non richiede che costoro siano individuati con l'osservanza delle forme e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25992 del 13 maggio 2009
«La violazione del diritto dell'imputato di farsi assistere dal proprio consulente nel corso dell'incidente probatorio integra una nullità generale a regime intermedio che, in quanto verificatasi alla presenza della parte, è da ritenersi sanata se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5782 del 17 dicembre 2019
«La registrazione fonografica di colloqui tra presenti è utilizzabile, come prova documentale ai sensi dell'art. 234 cod. proc. pen., a condizione che sia certa la sua effettuazione da parte di uno dei partecipanti o comunque legittimati ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21289 del 24 aprile 2009
«In tema di procedimento di riesame, le dichiarazioni accusatorie rese da un coindagato, contenute in un "block notes", possono essere acquisite ex artt. 234 e 237 cod. proc. pen., ma non posseggono, quanto al contenuto, la valenza probatoria delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45437 del 30 novembre 2005
«In tema di accertamenti urgenti sulle cose, i prelievi di polvere da sparo, quantunque prodromici all'effettuazione di accertamenti tecnici, non sono tuttavia identificabili con questi ultimi, per cui, pur essendo irripetibili, non richiedono...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2584 del 18 settembre 2006
«In occasione dell'effettuazione dell'"alcooltest", il mancato avvertimento della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, in violazione dell'articolo 114 delle disposizioni di attuazione cod. proc. pen., dà luogo ad un nullità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 632 del 7 dicembre 2006
«In tema di indagini preliminari, i rilievi fonometrici sono tipici accertamenti "a sorpresa" da inquadrare fra le attività svolte dalla polizia giudiziaria ai sensi degli artt. 348 e 354, comma secondo, cod. proc. pen. e non tra gli accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14852 del 31 gennaio 2007
«In tema di indagini preliminari, la nozione di accertamento tecnico concerne non l'attività di raccolta o di prelievo dei dati pertinenti al reato, che si esaurisce nei semplici rilievi, bensì il loro studio e la loro valutazione critica....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2443 del 13 novembre 2007
«In tema di indagini preliminari, la nozione di accertamento tecnico concerne non l'attività di raccolta o di prelievo dei dati pertinenti al reato (nel caso di specie, il prelievo di un campione biologico), priva di alcun carattere di invasività,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15739 del 14 marzo 2008
«La violazione da parte della polizia giudiziaria dell'obbligo di avvertire, ai sensi dell'art. 114 disp. att. cod. proc. pen., l'indagato della facoltà di farsi assistere, nel corso di una perquisizione o sequestro, da un difensore di fiducia,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38087 del 2 luglio 2009
«L'attività di misurazione di molluschi, mediante un calibro metallico a scorsoio, rientra nella previsione dell'art. 354 cod. proc. pen. risolvendosi in un'attività materiale di lettura, raccolta e conservazione dei dati che non postula il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34149 del 10 luglio 2009
«In tema di indagini preliminari, mentre il rilievo consiste nell'attività di raccolta di dati pertinenti al reato, l'accertamento tecnico si estende al loro studio e valutazione critica secondo canoni tecnico - scientifici. (In applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 795 del 5 novembre 2010
«Non necessita del previo inoltro dell'informazione di garanzia l'espletamento, ad opera della polizia giudiziaria a tal fine delegata dal pubblico ministero, di una mera attività di descrizione dello stato dei luoghi corredata da rilievi...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 54 del 24 marzo 1986
«L'ordinamento processuale va letto nel contesto dei principi fondamentali posti dalla Costituzione, alla cui luce il giudice penale non può disporre mezzi istruttori lesivi della vita, incolumità, dignità o intimità psichica (art. 2 Cost.) ovvero...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 238 del 9 luglio 1996
«È costituzionalmente illegittimo, per violazione dell'art. 13, secondo comma, Cost., l'art. 224, comma 2, cod. proc. pen., nella parte in cui consente che il giudice, nell'ambito delle operazioni peritali, disponga misure che comunque incidano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6284 del 2 dicembre 2005
«In materia di ispezione personale, l'accertamento radiografico è una delle legittime modalità di esecuzione a cui può farsi ricorso coattivamente, purchè sia eseguito per mezzo di personale medico specialistico nel rispetto delle corrette...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 45532 del 8 novembre 2005
«In forza del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione stabilito dall'art. 568 cod. proc. pen., l'istituto del riesame non è applicabile al decreto di perquisizione, poiché manca l'espressa previsione di tale rimedio con riferimento al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34265 del 22 settembre 2020
«In tema di sequestro probatorio, l'acquisizione indiscriminata di un'intera categorie di beni, nell'ambito della quale procedere successivamente alla selezione delle singole "res" strumentali all'accertamento del reato, è consentita a condizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8423 del 22 febbraio 2007
«Il procedimento per la restituzione delle cose sequestrate è regolato dall'art. 263 cod. proc. pen., che attribuisce la competenza a provvedere, nel corso delle indagini preliminari, al pubblico ministero, che decide con decreto motivato....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14511 del 5 marzo 2009
«Non rientra nel novero degli atti irripetibili l'attività di estrazione di copia di "file" da un computer oggetto di sequestro, dal momento che essa non comporta alcuna attività di carattere valutativo su base tecnico-scientifica, né determina...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29019 del 30 giugno 2010
«Non è soggetto a impugnazione l'atto con cui la P.G. disponga l'estrazione di copia di atti o documenti rinvenuti all'esito di perquisizione. (Fattispecie di richiesta di riesame). (Dichiara inammissibile, Trib. lib. Trani, 08/01/2010).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25383 del 27 maggio 2010
«Le modalità di custodia delle cose sequestrate, descritte negli artt. 259 e 260 cod. proc. pen., costituiscono prescrizioni meramente indicative che, da un lato, sono derogabili per ragioni di impossibilità o di opportunità e, dall'altro lato, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39403 del 23 giugno 2017
«In tema di intercettazioni ambientali, le operazioni di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le captazioni costituiscono atti materiali rimessi alla contingente valutazione della polizia giudiziaria, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53375 del 5 ottobre 2017
«La registrazione di colloqui tra gli indagati effettuata dalla polizia giudiziaria mediante l'impiego di un telefono cellulare non costituisce una intercettazione ambientale, ma una forma di memorizzazione su supporto informatico di un fatto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36361 del 29 marzo 2019
«In tema di reati edilizi, ai sensi dell'art. 24, comma 4, d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ai fini dell'agibilità dell'immobile, la segnalazione certificata dell'ultimazione dei lavori può riguardare anche solo una parte di una più complessa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29362 del 22 luglio 2020
«L'intercettazione ambientale a mezzo "captatore informatico" installato in Italia su telefono collegato ad un gestore nazionale, non richiede l'attivazione di una rogatoria internazionale per il solo fatto che le conversazioni siano eseguite in...»