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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17994 del 30 aprile 2009
«Non integra il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497 bis c.p.) il possesso di un falso permesso di soggiorno, in quanto non costituisce documento valido per l'espatrio, trattandosi di titolo preordinato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41155 del 4 novembre 2008
«Non integra il reato di possesso e fabbricazione di documenti d'identificazione falsi (art. 497 bis c.p. ) ma l'ipotesi del falso grossolano, non punibile, ex art. 49 c.p., per inidoneità dell'azione a conseguire lo scopo antigiuridico il possesso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13383 del 28 marzo 2008
«È configurabile il reato di cui all'art. 497 bis c.p. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi) anche quando trattisi di possesso di un documento valido per l'espatrio che sia falsificato solo parzialmente, sempre che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46831 del 17 dicembre 2007
«Integra il delitto di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497 bis c.p.), il possesso di una carta di identità falsa rilasciata dall'autorità bulgara, considerato che il passaggio dallo Stato di appartenenza ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2074 del 16 gennaio 2013
«Il delitto di riciclaggio, che può essere occasionalmente commesso per mezzo della falsificazione di un documento, non assorbe il relativo delitto di falso documentale, non essendo possibile considerare il primo delitto come reato complesso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9725 del 12 ottobre 1992
«Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando ed a reati contro la fede pubblica può dare luogo a risarcimento del danno, poiché l'ordine pubblico, tutelato dall'art. 416 c.p., non va inteso in senso riduttivo e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 701 del 25 gennaio 1982
«Mentre l'atto pubblico di cui all'art. 476 c.p. è destinato a provare un fatto giuridicamente rilevante compiuto dallo stesso autore del documento o da lui percepito o attestato, o che comunque costituisce o concorre a costituire un diritto o un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15520 del 15 aprile 2008
«Integra il reato di falso materiale commesso dal privato in certificati (artt. 477 e 482 c.p.) la condotta di colui che falsifichi un documento facendone apparire il rilascio da un'agenzia di pratiche automobilistiche e attestante, contrariamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 18 marzo 1980
«Non costituisce reato, neppure tentato, una falsa certificazione d'idoneità psico-fisica col nome dell'interessato in bianco, non essendo un tale documento idoneo a conseguire alcun effetto giuridico. L'accertamento dell'idoneità psico-fisica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3671 del 12 maggio 1986
«In caso di contraffazione di copia non autenticata di atto pubblico il cui originale sia realmente esistente, pur se difforme dalla copia stessa, non è ravvisabile alcuna delle ipotesi di reato previste dal legislatore in tema di falsità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5342 del 11 giugno 1984
«In tema di reato di falsità materiale in copie autentiche di atti pubblici, previsto dall'art. 478 c.p., la falsa attestazione di conformità apposta dal pubblico ufficiale costituisce elemento integrante della fattispecie in argomento, e non reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3023 del 3 marzo 1980
«La norma contenuta nell'art. 478, comma primo, c.p. punisce la formazione ed il rilascio in forma legale della pretesa copia di un atto inesistente, sicché l'autenticazione del pubblico ufficiale e cioè la falsa attestazione di conformità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19 del 4 gennaio 2010
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico la falsa attestazione della durata e delle modalità dell'impiego di dipendenti di un ente pubblico, qualora, per il contenuto relativo anche a manifestazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35488 del 24 settembre 2007
«Il delitto di falsa attestazione del privato di cui all'art. 483 c.p. può concorrere — quando la falsa dichiarazione sia prevista di per sé come reato — con quello della falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale nella redazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16010 del 28 aprile 2005
«In tema di falsità ideologica, l'incompetenza relativa del pubblico ufficiale — ravvisabile allorché l'atto sia compiuto da un pubblico ufficiale facente parte dell'organo cui la norma attribuisce il relativo potere, ma privo di specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14283 del 17 dicembre 1999
«In tema di falso ideologico in atto pubblico, l'art. 479 c.p. va interpretato nel senso che se il P.U., chiamato ad esprimere un giudizio, è libero anche nella scelta dei criteri di valutazione, la sua attività è assolutamente discrezionale e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2222 del 29 febbraio 1996
«I delitti di falso sono reati di pericolo in ordine all'interesse, alla genuinità ed alla veridicità del documento nel quale si sostanzia l'interesse probatorio e non in relazione ad eventuali danni patrimoniali; ne consegue che, anche nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2207 del 3 marzo 1995
«In tema di reati di falso, dalla categoria degli atti pubblici — cioè di quegli atti provenienti da coloro ai quali la legge attribuisce pubbliche funzioni, redatti nell'esercizio di tali attribuzioni e destinati, sin dall'origine, a far prova nei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11497 del 14 dicembre 1993
«In tema di falso documentale, la falsità non è punibile solo quando si riveli in concreto inidonea a ledere l'interesse tutelato dalla genuinità del documento, vale a dire quando non abbia la capacità di conseguire uno scopo antigiuridico ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16308 del 27 novembre 1989
«Conforme, Cass. pen., sez. III, 16 ottobre 2009, n. 40194 (ud. 29 settembre 2009), Puccio e altri.
Il reato di cui all'art. 479 c.p. e quello di cui all'art. 483 c.p. si differenziano tra loro con riguardo alla provenienza dell'attestazione falsa,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 844 del 1 febbraio 1993
«Il medico convenzionato che, nel redigere un documento attestante la continuazione di una malattia, apponga una data di rilascio diversa dalla data effettiva, commette il reato di cui all'art. 480 c.p. (falsità ideologica commessa dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8385 del 6 giugno 1990
«La carta d'identità valida per l'espatrio è un documento contenente tanto la certificazione dell'identità della persona a cui è intestata, quanto una autorizzazione amministrativa ad espatriare, la cui falsificazione è punibile non a norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10341 del 2 dicembre 1983
«La proposta di ricovero, richiesta dalla legge nel procedimento amministrativo per il ricovero coatto degli infermi di mente, è diretta a far fede dei fatti in esso dichiarati; né vale ad escludere la sua funzione probatoria la necessità della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 966 del 25 ottobre 1968
«Ai fini della differenziazione fra atti pubblici e certificati, deve considerarsi essenzialmente l'intima struttura dell'atto e, cioè, la natura e lo scopo dell'attività svolta dal pubblico ufficiale in relazione all'efficacia probante del documento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47029 del 20 dicembre 2011
«Il delitto di falsità materiale commessa dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative (artt. 477 e 482 c.p.) si consuma con la semplice formazione del documento falso e non, come nel caso di falso in scrittura privata, con l'uso del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38349 del 24 ottobre 2011
«Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato (art. 482 c.p.), la condotta di colui che esponga sul parabrezza della propria autovettura una fotocopia del permesso rilasciatogli per l'accesso a zona con traffico limitato, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19567 del 24 maggio 2010
«Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato in autorizzazioni amministrative (art. 477 e 482) la riproduzione fotostatica dell'originale di un "permesso di parcheggio riservato a invalidi" attribuito ad altri e l'esposizione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15259 del 22 maggio 2005
«In tema di falsità documentali, la sussistenza del reato di falso non è esclusa dalla circostanza che su un dato documento sia apposta una sigla, anziché la firma per esteso, in quanto la sigla rappresenta un'espressione grafica abbreviata o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7566 del 11 giugno 1999
«In tema di falsità materiale, la riproduzione fotostatica di un documento originale integra gli estremi del reato, quando si presenti non come tale, ma con l'apparenza di un documento originale, atto a trarre in inganno i terzi di buona fede....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7717 del 7 agosto 1996
«La riproduzione fotostatica di un documento originale non integra il reato di falso quando, nell'intenzione dell'agente e nella valenza oggettiva, l'atto sia presentato come fotocopia, con la conseguenza che se non ne è attestata la conformità...»