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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27961 del 11 luglio 2001
«In tema di riesame della misura coercitiva, i decreti che autorizzano l'intercettazione telefonica non rientrano fra gli atti su cui il Gip fonda il provvedimento cautelare, e pertanto la mancata trasmissione dei medesimi al tribunale non comporta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1100 del 12 aprile 1999
«Nei procedimenti con più imputati, la disposizione di cui al quinto comma dell'art. 309, comma quinto, c.p.p. in tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame deve ritenersi osservata allorché gli atti siano stati trasmessi allo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 588 del 7 marzo 1996
«In tema di riesame, l'effetto caducatorio della misura cautelare che, in base al combinato disposto del quinto e del decimo comma dell'art. 309 c.p.p., quali novellati dall'art. 16 della L. 8 agosto 1995 n. 332, deriva dalla mancata trasmissione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 19 gennaio 1999
«Nel delitto di truffa, mentre il requisito del profitto può comprendere in sè qualsiasi utilità, incremento o vantaggio patrimoniale, anche a carattere non strettamente economico, l'elemento del danno deve avere necessariamente contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2877 del 30 settembre 1993
«Qualora l'avviso della data fissata per l'udienza di riesame sia stato notificato senza il rispetto del termine dilatorio di tre giorni previsto dall'art. 309, ottavo comma, c.p.p., gli interessati che siano comparsi per far valere l'irregolarità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«La ratio della disposizione è, infatti, quella di assicurare il rispetto dell'intervallo di tre giorni fra la data di prima notifica dell'avviso e la data dell'udienza: diversamente, detto termine verrebbe ampliato differendo senza ragione gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 317 del 18 marzo 1993
«Infatti, la disposizione dell'ultimo alinea dell'ottavo comma dell'art. 309 c.p.p. sta ad indicare che le parti possono prendere visione degli atti fino al giorno dell'udienza, non che ad esse devono essere aggiunti tre giorni interi per la loro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«Rientra nei poteri del giudice chiamato a decidere in sede di appello ex art. 310 c.p.p. - al pari di ogni altro giudice - accertare la ricorrenza, nell'ambito della concreta fattispecie, degli elementi previsti dalla legge per l'applicabilità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 945 del 18 maggio 1993
«La ragione sta in ciò, che nel caso di riesame della misura il giudice dell'impugnazione deve disporre, per il controllo di legittimità e di merito, degli stessi elementi che hanno indotto il primo giudice ad applicare la misura; nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«La disposizione dell'art. 568, comma quinto, c.p.p., statuendo che l'impugnazione è ammissibile indipendentemente dalla qualificazione ad essa data dalla parte che l'ha proposta, esclude solo che l'erroneo nomen juris possa pregiudicare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3450 del 5 aprile 1996
«In tema di misure di sicurezza personali la decisione pronunziata al riguardo dal giudice della cognizione, è impugnabile, ai sensi degli artt. 579 e 680 c.p.p., davanti al tribunale di sorveglianza quando la sentenza sia impugnata per la sola...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1299 del 13 luglio 1995
«Qualora la domanda di equa riparazione per ingiusta detenzione sia proposta da soggetto che, trovandosi in stato di custodia cautelare, aveva sottoposto all'attenzione del P.M. fatti che, da quest'ultimo non accertati, si erano rivelati decisivi,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34535 del 24 settembre 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, è inammissibile il ricorso per cassazione proposto con atto sottoscritto dalla parte senza la rappresentanza di un avvocato iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Tale esegesi si fonda su in'interpretazione adeguatrice, sul confronto tra la vecchia e la nuova normativa del sequestro conservativo dell'abrogata ipoteca legale, su un ostacolo insormontabile costituito dai criteri di interpretazione letterale e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 886 del 17 marzo 1994
«La disposizione dell'art. 316, primo comma c.p.p., secondo cui il sequestro conservativo può essere disposto in ogni stato e grado del processo di merito, va intesa nel senso che la suddetta misura cautelare reale non può essere adottata nel corso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43576 del 3 dicembre 2001
«In tema di sequestro conservativo, il precetto di cui all'art. 317, comma 3, c.p.p., secondo cui il provvedimento deve essere eseguito con le forme previste dal codice di procedura civile, non comporta che tale esecuzione non debba poi essere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile non solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2394 del 28 luglio 1995
«In tema di riesame dell'ordinanza di sequestro conservativo, l'avviso della data fissata per l'udienza camerale a norma dell'art. 324 c.p.p. va dato anche alla parte civile, non potendosi, per il solo fatto della formulazione al singolare del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Pertanto, il sequestro preventivo non può essere utilizzato per fini diversi da quelli previsti dalla norma, ovvero non può surrogare altri istituti propri del diritto civile: in particolare, non può tutelare i privati interessi del debitore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10729 del 18 ottobre 1994
«Pertanto, restano estranee all'ambito di operatività della suddetta norma le omissioni che si concretano nella mera violazione dei doveri d'ufficio senza rilevanza esterna. (Fattispecie in cui è stato ritenuto integrato il reato, per avere il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38728 del 4 ottobre 2004
«Il provvedimento di sequestro preventivo di terreni abusivamente lottizzati non viola la riserva di giurisdizione stabilita in favore del giudice amministrativo, in materia urbanistica ed edilizia, dall'art. 34 del D.L.vo n. 80/1998, come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26 del 10 luglio 1997
«In tema di riesame del decreto di sequestro preventivo, l'avviso della data fissata per la udienza camerale a norma dell'art. 324 c.p.p. deve essere dato anche ad ogni interessato che risulti dagli atti a disposizione del tribunale. Non è quindi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3603 del 27 novembre 1995
«Deve riconoscersi sussistenza dell'interesse a proporre istanza di riesame avverso un provvedimento di sequestro preventivo con riguardo ad indagato che, pur non proprietario del bene oggetto della misura, ne abbia comunque la disponibilità;...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1512 del 21 giugno 1994
«In tema di misure cautelari reali, mezzo ordinario a disposizione dell'indagato per contestare la legittimità, anche nel merito, del sequestro è il riesame, a cui, in pendenza del termine per proporlo, può aggiungersi l'istanza di revoca per fatti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8696 del 4 marzo 2005
«In tema di riesame del provvedimento di sequestro, la violazione del comma 3 dell'articolo 324 del c.p.p., laddove si prevede che devono trasmettersi al tribunale, «entro il giorno successivo», gli «atti su cui si fonda il provvedimento oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2623 del 31 gennaio 1994
«In tema di riesame di misure cautelari, deve essere disatteso l'assunto secondo cui la collocazione sistematica dell'art. 324 c.p.p. nel capo terzo del libro quarto del codice di procedura penale, riguardante le impugnazioni, dovrebbe comportare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39370 del 29 novembre 2006
«In caso di annullamento del provvedimento di sequestro, non esorbita dalle attribuzioni del tribunale del riesame la restituzione delle cose sequestrate al legittimo proprietario quando non sussistano dubbi circa la titolarità delle stesse, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4139 del 5 ottobre 1998
«La disposizione con la quale il giudice, nel contesto del dispositivo, ordina trasmettersi gli atti al pubblico ministero per l'eventuale esercizio dell'azione penale in ordine ad un fatto-reato, diverso e ulteriore rispetto a quello oggetto del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4784 del 11 maggio 1993
«A mente dell'art. 369, primo comma, c.p.p., l'informazione di garanzia, la quale deve contenere l'invito ad esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia, non deve necessariamente precedere le perquisizioni ed i sequestri, tipici atti...»