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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4374 del 27 agosto 2014
«Nel caso della conferenza di servizi le regole dettate dall'art. 21 nonies L. 7 agosto 1990 n. 241 per l'annullamento d'ufficio dell'atto illegittimo si innestano su di una decisione c.d. pluristrutturata, che per la sua natura necessariamente...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4610 del 3 novembre 2016
«L'amministrazione, di fronte a una denuncia da parte di un terzo, ha l'obbligo di procedere all'accertamento dei requisiti che potrebbero giustificare un suo intervento repressivo, verificando, oltre alla legittimità dell'attività posta in essere...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4994 del 25 novembre 2016
«Il rito "superspeciale" di cui al comma 6-bis dell'art. 120 c.p.a., introdotto dall'art. 204 del D.Lgs. n. 50/2016, è applicabile al solo gravame dei provvedimenti che determinano l'ammissione o l'esclusione dalla procedura di gara e non...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2151 del 1 aprile 2019
«La disciplina dei rapporti tra giudice di primo grado e giudice d'appello ha natura indisponibile e comporta che, fermo restando l'onere di articolare specifici motivi di appello e il generale principio di conversione della nullità in motivi di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 2 dicembre 2010
«L'art. 37 c.p.a., nella parte in cui stabilisce che la rimessione in termini per errore scusabile può essere disposta solo in presenza di oggettive ragioni di incertezza su questioni di diritto o di gravi impedimenti di fatto, è norma di stretta...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 656 del 7 febbraio 2012
«Il divieto di abuso del diritto, in quanto espressione di un principio generale che si riallaccia al canone costituzionale di solidarietà, si applica anche in ambito processuale, con la conseguenza che ogni soggetto di diritto non può esercitare...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 21 del 4 luglio 1978
«L'appello avverso le sentenze del tribunale amministrativo regionale della Sicilia va proposto davanti al consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, anche quando concerna provvedimenti di organi centrali dello Stato in materia...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 12 del 22 aprile 2014
«L'appello avverso una sentenza pronunziata dal Tar Sicilia erroneamente proposto al Consiglio di Stato anziché al Consiglio di giustizia amministrativa è inammissibile. L'appello a un giudice diverso da quello individuato dalla legge determina la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 401 del 27 gennaio 2014
«Nel processo amministrativo il doppio grado di giudizio, oltre ad essere stabilito dal legislatore ordinario (artt. 4-6, D.Lgs. 104/2010 - CPA), costituisce un principio costituzionale (art. 125 Cost.), e va ascritto ai principi generali del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4598 del 16 luglio 1986
«Con l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 cosiddetta dell’«equo canone» il legislatore ha effettuato una valutazione dell’importanza dell’inadempimento del conduttore nel pagamento del canone locatizio (o degli oneri accessori) ai fini della...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3500 del 28 maggio 2019
«La parte che abbia adito la giurisdizione amministrativa con l'atto introduttivo del giudizio non è legittimata a sollevare l'eccezione di difetto di giurisdizione in sede di appello. Ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 104/2010, nel primo grado di...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3438 del 27 maggio 2019
«Ai sensi dell'art. 9 D.Lgs. n. 104/2010, nei giudizi di impugnazione il difetto di giurisdizione è rilevato se dedotto con specifico motivo avverso il capo della pronuncia impugnata che, in modo implicito o esplicito, ha statuito sulla giurisdizione.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2697 del 29 aprile 2019
«In ambito amministrativo il difetto di giurisdizione nei giudizi di appello deve essere dedotto con specifico motivo avverso il capo della sentenza che, implicitamente o esplicitamente, abbia statuito sul punto non essendo lo stesso rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6281 del 4 marzo 2019
«In tema di giurisdizione, la parte convenuta che abbia proposto domanda riconvenzionale (o, nel processo amministrativo, ricorso incidentale), rimasta non esaminata in quanto assorbita dal pieno rigetto nel merito della domanda principale, non è...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6147 del 21 novembre 2011
«L'art. 9 C.P.A. ha fatto venir meno la rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione in grado di appello, addossandone l'onere alla parte appellante, con apposito motivo di appello e sancendo, quindi, l'irrilevanza della semplice eccezione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1537 del 10 marzo 2011
«Ai sensi dell'art. 9, c.p.a., se in primo grado il difetto di giurisdizione è rilevato anche d'ufficio, nei giudizi di impugnazione non è più rilevabile d'ufficio, ma deve formare oggetto di uno specifico motivo d'appello: anche nel processo...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 8925 del 15 dicembre 2010
«L'art. 9, c.p.a. ha un duplice contenuto precettivo. Da un lato, esclude che il giudice d'impugnazione possa rilevare il difetto di giurisdizione se nessuna parte l'abbia eccepito; dall'altro, pone in capo alle parti l'onere di far valere il...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6652 del 21 dicembre 2012
«Nel giudizio amministrativo l'art. 10 CPA (D.Lgs. n. 104/2010) prevede che in grado di appello non possono essere proposte domande nuove, né eccezioni non rilevabili di ufficio. La ratio consiste nel divieto di novorum in appello, anche al fine di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6812 del 31 dicembre 2007
«L'art. 6 comma 2, L. 21 luglio 2000 n. 205, nel disporre che le controversie concernenti diritti soggettivi devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo possono essere risolte mediante arbitrato rituale di diritto, ha modificato in senso...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 7 maggio 2013
«Sussiste la competenza del Tar Lazio, sede di Roma, nel caso di ricorso avverso l'inclusione di un Comune nell'elenco degli enti inadempienti al patto di stabilità e quindi da sanzionare ex art. 7 d.lgs. 149/2011 con la riduzione dei trasferimenti...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1554 del 20 aprile 2016
«L'incompetenza funzionale, rilevabile d'ufficio e inderogabile, è deducibile anche con l'appello ai sensi dell'art. 15, comma 1, c.p.a., a nulla rilevando che non sia stata eccepita in primo grado.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 73 del 13 gennaio 2016
«Il divieto del c.d. ius novorum in appello, nel giudizio amministrativo, non si estende alle eccezioni e questioni processuali e sostanziali che siano rilevabili anche d'ufficio ma, fatti salvi gli effetti del giudicato interno sulla statuizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4625 del 5 ottobre 2015
«La tardività del ricorso di primo grado è rilevabile d'ufficio anche nel giudizio di appello, atteso che il citato art. 35 non pone limitazioni al rilievo d'ufficio in grado di appello, a differenza di quanto dispongono gli artt. 9 e 15 cod. proc....»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3300 del 22 maggio 2019
«La risoluzione del conflitto negativo di competenza tra Tar e Consiglio di Stato sul giudizio di ottemperanza spetta a quest'ultimo. Al riguardo è applicabile in via analogica il disposto di cui agli artt. 15, comma 5, e 16 c.p.a. In questa...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 25 marzo 2009
«Nel processo amministrativo, la regola della incompatibilità prevista dall'art. 51, n. 4, c.p.c. è applicabile anche quando è lo stesso ufficio giudiziario, che ha reso la pronuncia originaria annullata con rinvio dal giudice di appello, a doversi...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2849 del 2 maggio 2019
«Il ricorso elettorale d'appello proposto dalla parte personalmente è inammissibile perché, ai sensi dell'alt. 95, comma 6, D.Lgs. n. 104/2010, ai giudizi di impugnazione non si estende la possibilità, prevista dal combinato disposto dagli artt....»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2853 del 2 maggio 2019
«Escluso che l'impossibilità di difendersi personalmente nel giudizio di appello violi il diritto di difesa costituzionalmente garantito, atteso che ai sensi dell'art. 24, comma 2, Cost., l'inviolabilità del diritto di difesa si caratterizza in...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2371 del 12 maggio 2015
«Nel giudizio amministrativo innanzi al Consiglio di Stato, ai sensi dell'art. 22, commi 1 e 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), le parti devono avvalersi obbligatoriamente del ministero di avvocati ammessi al patrocinio presso le giurisdizioni superiori....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 81 del 11 gennaio 2011
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 95, comma 6, e 131, comma 2, c.p.a., nel processo di appello avente ad oggetto le operazioni elettorali di comuni, province e regioni è inammissibile la costituzione in giudizio avvenuta senza il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2394 del 23 maggio 2017
«L'art. 23 del c.p.a. (intitolato "difesa personale delle parti", secondo cui "Le parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore nei giudizi in materia di accesso e trasparenza amministrativa...") è applicabile solo...»