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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36905 del 14 settembre 2015
«È configurabile il reato di getto pericoloso di cose in caso di produzione di "molestie olfattive" mediante un impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, in quanto non esiste una normativa statale che prevede disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23796 del 19 giugno 2007
«Il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, di vapori o di fumo atti a molestare le persone) è configurabile indipendentemente dal superamento dei valori limite di emissione stabiliti dalla legge qualora le emissioni moleste non siano una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18422 del 25 maggio 2006
«Integra il reato di cui all'art. 674, parte seconda, c.p. l'emissione, oltre il limite della normale tollerabilità, di gas, vapori, fumo provenienti dalla cucina annessa a un ristorante, non rientrante nella nozione di impianto o stabilimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11556 del 31 marzo 2006
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p., emissione di gas, vapori e fumi atti a molestare le persone, nei casi in cui non sia stata richiesta l'autorizzazione, la cui assenza non determina automaticamente la integrazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8299 del 9 marzo 2006
«La condotta di emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone non configura il reato di cui alla parte seconda dell'art. 674 c.p. nel caso in cui le emissioni provengano da una attività regolarmente autorizzata e siano inferiori ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38297 del 29 settembre 2004
«Ai fini della configurabilità dell'art. 674 c.p., seconda parte, l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» impone la necessità che l'emissione di gas, vapori o fumi atta a molestare le persone avvenga in violazione degli standards...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19898 del 26 maggio 2005
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p., emissioni di gas, vapore o fumo atti a cagionare offesa o molestia alle persone nei casi non consentiti dalla legge, il parametro di legalità deve individuarsi nel contenuto del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9757 del 3 marzo 2004
«Non è configurabile il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori e fumi atti a molestare le persone), nel caso le emissioni provengano da una attività regolarmente autorizzata e siano inferiori ai limiti previsti dalle leggi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8094 del 7 luglio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dalla seconda parte dell'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone), l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» costituisce una precisa indicazione circa la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 781 del 26 gennaio 1994
«Il contenuto della norma di cui all'art. 674 c.p. comprende due ipotesi di reato, entrambe di pericolo, la seconda delle quali descrive una fattispecie «causalmente orientata» in cui la condotta — indifferentemente attiva od omissiva — conduce a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5348 del 26 maggio 1993
«L'esistenza di una autorizzazione amministrativa all'esercizio di una determinata attività, come pure l'avvenuta messa in opera dei dispositivi anti inquinamento previsti dalla legge, non escludono, di per sé, la configurabilità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7614 del 2 luglio 1992
«Ai fini della configurabilità della seconda ipotesi della contravvenzione prevista dall'art. 674 c.p.p., anche la regolare autorizzazione amministrativa dell'attività non è da sola sufficiente per escludere il reato quando dall'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1360 del 10 febbraio 1995
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. — getto pericoloso di cose — è reato che, nell'ipotesi di emissione molesta di fumo, vapori e gas in conseguenza di attività continuativa di smaltimento di rifiuti solidi urbani mediante combustione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3162 del 25 febbraio 1989
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p., nelle ipotesi di emissione moleste di gas, di vapori o di fumo, è un reato non necessariamente ma solo eventualmente permanente, in dipendenza cioè della durata, istantanea o continuativa, della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9356 del 19 ottobre 1985
«Il reato di getto pericoloso di cose, di cui all'art. 674 c.p., ha, di regola, carattere istantaneo. Esso, però, può assumere la figura di reato permanente quando la materia atta ad offendere, imbrattare o molestare venga versata ininterrottamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25037 del 22 giugno 2011
«Il reato di getto pericoloso di cose può concorrere con i reati di gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152) e di scarico di reflui industriali senza autorizzazione (art. 137, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152),...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37945 del 7 ottobre 2003
«L'ipotesi di reato di cui all'art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) può concorrere con le disposizioni del D.L.vo 11 maggio 1999 n. 152 (tutela delle acque dall'inquinamento), stante la diversa struttura delle fattispecie ed i differenti beni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13667 del 24 dicembre 1998
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 nuovo c.s., dell'art. 22 della legge 13 luglio 1966, n. 615 — che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui fumi presentassero opacità superiore ai valori stabiliti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9357 del 31 agosto 1994
«Il reato previsto dall'art. 674 c.p. può concorrere con le contravvenzioni sanzionate dall'art. 25, commi 1, 2 e ultimo, del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6932 del 11 giugno 1992
«L'apprestamento di impianti e dispositivi contro l'inquinamento atmosferico può essere idoneo ad escludere la violazione delle prescrizioni della L. 13 luglio 1966, n. 615, ma non sufficiente ad impedire le emissioni di gas, vapori e fumo atti ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19924 del 14 maggio 2014
«In tema di molestia o disturbo alle persone, la contravvenzione di cui all'art. 660 cod. pen. che mira a prevenire il turbamento della pubblica tranquillità attuato mediante l'offesa alla quiete privata, integra fattispecie distinta, autonoma e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14811 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, il presupposto dell'"esercizio delle funzioni", nel cui contesto deve essere formulata la richiesta di dare le indicazioni, non può ritenersi sussistente solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9957 del 9 marzo 2015
«Il reato previsto dall'art. 651 cod.pen., si perfeziona con il semplice rifiuto di fornire al pubblico ufficiale indicazioni sulla propria identità personale ed è, pertanto, irrilevante, ai fini della configurazione dell'illecito, che tali...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1381 del 14 gennaio 2015
«I presupposti per la declaratoria della causa di non punibilità prevista per il coniuge dall'art. 649, comma primo, n. 1, c.p., devono sussistere al momento della commissione del fatto e, pertanto, non assume rilevanza il matrimonio contratto tra...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28356 del 1 luglio 2013
«In tema di reati edilizi, il giudice, nella sentenza di condanna, può subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena alla demolizione dell'opera abusiva, in quanto tale ordine ha la funzione di eliminare le conseguenze dannose...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Nel caso in cui la sospensione condizionale della pena sia stata subordinata al risarcimento del danno o alla eliminazione delle conseguenze del reato, il termine per la esecuzione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza, atteso che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6919 del 11 giugno 1992
«La clausola con la quale si subordini la sospensione condizionale della pena inflitta per il reato di diserzione alla riassunzione del servizio entro una certa data è illegittima. Essa, invero è fuori dall'ambito di quelle consentite dall'art. 165...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25111 del 2 luglio 2007
«Nei confronti di soggetto condannato per il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assicurative operate sulle retribuzioni dei dipendenti di una società di cui egli era legale rappresentante, ben può disporsi che la sospensione...»