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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 23 giugno 2000
«È illegittima la sentenza di appello che disattenda la censura proposta dall'imputato, concernente la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena, applicata di ufficio dal giudice di primo grado, motivata con il rilievo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3751 del 23 marzo 2000
«È legittima la motivazione della sentenza di secondo grado che, disattendendo le censure dell'appellante, si uniformi, sia per la ratio decidendi, sia per gli elementi di prova, ai medesimi argomenti valorizzati dal primo giudice, soprattutto se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8009 del 18 luglio 1995
«Il giudice dell'appello non è tenuto ad una analitica motivazione della decisione quando questa sia di conferma di quella del primo giudice, essendo in proposito sufficiente che nel discorso motivazionale siano richiamati gli argomenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1381 del 17 maggio 1995
«Gli indizi, che sono le prove indirette del fatto, inseriti in una serie causale costituiscono anelli di una catena di rapporti naturali costantemente uniformi e di comportamenti umani che secondo l'id quod plerumque accidit conducono ad un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4700 del 23 aprile 1994
«In tema di sentenza penale di appello, non sussiste mancanza o vizio della motivazione allorquando i giudici di secondo grado, in conseguenza della completezza e della correttezza dell'indagine svolta in primo grado, nonché della corrispondente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7728 del 18 agosto 1993
«Il giudice dell'impugnazione non ha l'obbligo di motivare il mancato accoglimento di istanze, quando queste siano improponibili per genericità o per manifesta infondatezza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9744 del 3 marzo 2004
«Non è ricorribile per cassazione la sentenza di appello che abbia annullato quella di primo grado e disposto contestualmente la trasmissione degli atti al primo giudice per nuovo giudizio; e ciò sia in forza del principio di tassatività dei mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40121 del 27 novembre 2002
«Avverso le sentenze penali di proscioglimento pronunciate dal giudice di pace per reati punibili con sola ammenda o con pena alternativa commessi prima dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274, non potendo trovare applicazione, ai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1119 del 27 marzo 1999
«In tema di appropriazione indebita, l'evento del reato si realizza nel luogo e nel tempo in cui la manifestazione della volontà dell'agente di fare proprio il bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa, e non nel luogo e nel tempo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3987 del 28 settembre 1998
«Il procuratore generale presso la corte d'appello, contrariamente a quanto è stabilito in relazione alle sentenze dagli artt. 594 e 608 c.p.p., non è legittimato a proporre ricorso per cassazione contro i provvedimenti emessi dal pretore, in veste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36028 del 7 settembre 2004
«In tema di c.d. “patteggiamento in appello”, il giudice, pur essendo indubbiamente tenuto a rilevare l'eventuale sussistenza di condizioni che impongano il proscioglimento dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p., non è tuttavia tenuto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31123 del 15 luglio 2004
«La violazione del divieto di bis in idem è questione di fatto, riservata alla valutazione del giudice di merito, e non può essere dedotta per la prima volta davanti al giudice di legittimità, a meno che ratione temporis non fosse stato possibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24731 del 31 maggio 2004
«La Corte di cassazione può applicare le sanzioni sostitutive previste dall'art. 53 Legge 689/81 in virtú della disciplina transitoria introdotta dall'art. 5 comma terzo Legge 134/2003, ma non può travalicare i limiti posti dalla legge alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11851 del 11 marzo 2004
«L'applicazione dell'indulto può essere proposta nel giudizio di legitimità soltanto nel caso in cui il giudice di merito lo abbia preso in esame e lo abbia risolto negativamente, escludendo che l'imputato abbia diritto al beneficio, e non invece,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16965 del 10 aprile 2003
«In tema di concordato in appello, allorché le parti abbiano, ex art. 599, comma 4, c.p.p., patteggiato sulla determinazione dell'entità della pena, previa rinuncia a tutti gli altri motivi di appello, il giudice dell'appello non ha alcun obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13063 del 14 dicembre 1998
«Il problema dell'applicazione dell'indulto non può essere dedotto per la prima volta in sede di legittimità, in quanto la Corte può essere investita della relativa applicazione solo nel caso in cui il giudice di merito abbia rigettato o soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9283 del 14 ottobre 1997
«Il principio secondo cui in Cassazione è possibile accertare e dichiarare la prescrizione del reato, pur se l'appello ed il successivo ricorso siano stati proposti per motivi diversi, è applicabile nel caso in cui la data di consumazione sia già...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10218 del 28 novembre 1996
«Nell'ipotesi in cui l'importo dovuto per l'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. sia stato erroneamente fissato secondo le modalità dell'oblazione ordinaria, la Corte di cassazione non può, neppure a seguito del ricorso del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19547 del 27 aprile 2004
«Deve ritenersi ammissibile il conflitto tra giudice civile e giudice penale in ordine alla competenza a decidere su questioni attinenti al pagamento delle spese di giustizia in conseguenza di condanna penale; conflitto da risolversi, anche dopo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23852 del 24 maggio 2004
«La previsione dell'art. 673 c.p.p. è circoscritta alla revoca di sentenze di condanna e di proscioglimento o di non luogo a procedere per estinzione del reato o difetto di imputabilità, nei casi di abrogazione o declaratoria di illegittimità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24260 del 4 giugno 2003
«Nei casi in cui ne venga dichiarato inammissibile il ricorso per cassazione, anche la persona offesa, ove ricorrano le condizioni di cui all'art. 616 c.p.p., può essere condannata al pagamento di una somma in favore della cassa delle ammende,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24862 del 9 giugno 2003
«Nell'ipotesi in cui la Corte di cassazione annulli parzialmente con rinvio non può essere pronunciata dal giudice di rinvio alcuna condanna al pagamento delle spese processuali sostenute né nel giudizio di legittimità né nel giudizio di rinvio in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42067 del 17 ottobre 2001
«La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 616 c.p.p. per il caso di ritenuta inammissibilità del ricorso per cassazione non è soggetta alla prescrizione quinquennale prevista dall'art. 28 della legge 24 novembre 1981 n. 689 per le sanzioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 3279 del 1 luglio 1995
«La procedura di correzione degli errori materiali inficianti provvedimenti giurisdizionali non è consentita allorché determini la modifica essenziale del provvedimento ovvero si risolva addirittura nella sostituzione della decisione assunta; ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21543 del 4 giugno 2002
«Qualora la Corte di cassazione annulli senza rinvio, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, la sentenza emessa dal giudice di appello, disponendo la confisca revocata da quest'ultimo, il giudice competente per l'esecuzione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 550 del 6 maggio 1999
«Nel caso di annullamento di una decisione da parte della Corte di cassazione, non è necessario il rinvio al giudice di merito per un nuovo giudizio solo quando la decisione impugnata è tipicamente contra o extra legem. Il rinvio al nuovo giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15015 del 18 aprile 2012
«Il rilevamento in sede di legittimità della sopravvenuta prescrizione del reato unitamente al riscontro nella sentenza di assoluzione impugnata - dal P.G. e dalla parte civile - di un vizio di motivazione (nella specie relativo alla individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15653 del 16 aprile 2008
«Qualora, in sede di legittimità, si riscontri, unitamente alla sopravvenuta prescrizione del reato, anche un vizio di motivazione in ordine alla ritenuta responsabilità dell'imputato, condannato dal giudice di merito anche al risarcimento del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17100 del 3 maggio 2011
«Deve essere annullata con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello, ai soli fini civilistici, la sentenza che, dichiarando l'estizione del reato per prescrizione, confermi le statuizioni di condanna al risarcimento e/o...»