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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18367 del 23 agosto 2006
«Ove, a sostegno della richiesta di revisione nel senso della diminuzione o della soppressione dell'assegno di divorzio, siano allegati sopravvenuti oneri familiari dell'obbligato (derivanti, nella specie, dalla nascita di due figli, generati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11913 del 22 maggio 2009
«In materia di revisione dell'assegno di divorzio, il diritto a percepirlo di un coniuge ed il corrispondente obbligo a versarlo dell'altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di divorzio, conservano la loro efficacia, sino a quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12557 del 8 luglio 2004
«In assenza di un nuovo matrimonio, il diritto all'assegno di divorzio, in linea di principio, di per sè permane, nella misura stabilita dalla sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, anche se il suo titolare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6215 del 28 giugno 1994
«Ai fini della determinazione del contributo al mantenimento dei figli il criterio di riferimento è dettato dall'art. 148, comma 1, c.c., secondo il quale i coniugi devono adempiere l'obbligazione «in proporzione alle rispettive sostanze e secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9238 del 23 ottobre 1996
«Quando nel corso di una fase di impugnazione di capo della sentenza di divorzio — passata in giudicato quanto alla cessazione degli effetti civili del matrimonio — relativo alla quantificazione della misura dell'assegno stabilito, per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4205 del 24 febbraio 2006
«Il ricorso introduttivo del giudizio di divorzio rappresenta l'atto di riscontro della tempestività delle domande proposte dal ricorrente, cosicché la domanda del ricorrente, non contenuta nel ricorso introduttivo ma avanzata nella fase dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5719 del 23 marzo 2004
«In tema di scioglimento del matrimonio, il diritto dell'ex coniuge, titolare di assegno di divorzio, ad ottenere — salvo che non sia passato a nuove nozze — una percentuale dell'indennità «percepita» dall'altro coniuge «all'atto della cessazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10075 del 25 giugno 2003
«La disposizione dell'art. 12 bis della legge 1 dicembre 1970, n. 898 — che regola il diritto del coniuge avente diritto all'assegno di divorzio (e non passato a nuove nozze) di conseguire una quota del trattamento di fine rapporto spettante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3596 del 16 aprile 1996
«Nel giudizio diretto allo scioglimento (o alla cessazione degli effetti civili) del matrimonio, il tribunale, ancorché le parti, nell'udienza di comparizione davanti al giudice istruttore, abbiano chiesto fissarsi udienza di spedizione della causa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1824 del 28 gennaio 2005
«La natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio, così come quelli attinenti al regime di separazione, postulano la possibilità di adeguare l'ammontare del contributo al...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6919 del 20 marzo 2018
«In tema di diritto alla riservatezza, dal quadro normativo e giurisprudenziale nazionale (artt. 2 Cost., 10 c.c. e 97 della L. n. 633 del 1941) ed europeo (artt. 8 e 10, comma 2, della CEDU e 7 e 8 della c.d. "Carta di Nizza"), si ricava che il...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25650 del 15 ottobre 2018
«In tema di associazioni non riconosciute, la responsabilità personale e solidale, prevista dall'art. 38 c.c., di colui che agisce in nome e per conto dell'associazione non è collegata alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 32529 del 14 dicembre 2018
«L'obbligo di mantenere il figlio non cessa automaticamente con il raggiungimento della maggiore età, ma si protrae, qualora questi, senza sua colpa, divenuto maggiorenne, sia tuttavia ancora dipendente dai genitori. In tale ipotesi, il coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25857 del 16 novembre 2020
«Il credito vantato da un genitore per il contributo, da parte dell'altro (nella specie, ex convivente "more uxorio"), al mantenimento del figlio minore regolarmente riconosciuto è da ritenersi insorto non oltre il momento della proposizione della...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 7395 del 15 marzo 2019
«In tema di ICI, il coniuge al quale sia assegnata la casa di abitazione posta nell'immobile di proprietà (anche in parte) dell'altro coniuge non è soggetto passivo dell'imposta per la quota dell'immobile stesso sulla quale non vanti il diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12012 del 7 maggio 2019
«E' inammissibile la domanda, proposta dal genitore non affidatario obbligato al versamento di un contributo per il mantenimento del figlio minore, di sottrarre dalle somme dovute gli importi corrisposti, quali assegni familiari, direttamente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18287 del 11 luglio 2018
«All'assegno divorzile in favore dell'ex coniuge deve attribuirsi, oltre alla natura assistenziale, anche natura perequativo-compensativa, che discende direttamente dalla declinazione del principio costituzionale di solidarietà, e conduce al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21234 del 9 agosto 2019
«Ai fini dell'attribuzione e della quantificazione dell'assegno divorzile si deve tenere conto della funzione assistenziale e, a determinate condizioni, anche compensativo-perequativa cui tale assegno assolve. Da ciò consegue che, nel valutare...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 4589 del 21 febbraio 2020
«L'accordo con il quale una parte si obbliga a tenere indenne l'altra da ogni pretesa fiscale (nella specie, relativa ad un immobile assegnato in forza di un accordo divisorio) ha natura di accollo interno, rilevante esclusivamente tra i privati...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 22 del 9 aprile 1965
«Data la preminenza dell'interesse pubblico ed in vista dei fini cui tende l'espropriazione della proprietà privata, l'indennizzo non può rappresentare un integrale risarcimento del pregiudizio subito dal proprietario, bensì il massimo di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20784 del 14 ottobre 2016
«In tema d'IRPEF, il contributo integrativo di cui all'art. 8, comma 3, del D.Lgs. n. 103 del 1996 a favore delle casse o enti di previdenza competenti (nella specie, a favore dell'ente gestore della previdenza obbligatoria degli attuari, chimici,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3589 del 10 febbraio 2017
«In tema di imposte sui redditi, le trattenute obbligatorie operate sull'indennità di carica dei consiglieri regionali, in base agli artt. 1, 2 e 3 della L.R. Molise n. 10 del 1988, a titolo di contributo per la corresponsione dell'indennità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 33771 del 19 dicembre 2019
«La quantificazione in misura percentuale del contributo colposo della vittima alla causazione del danno è rimessa all'accertamento del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità se correttamente motivato. (Dichiara inammissibile,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1165 del 21 gennaio 2020
«L'ipotesi prevista dall'art. 1227, comma 1, c.c., riguardando il contributo eziologico del danneggiato nella produzione dell'evento dannoso, va distinta da quella disciplinata dal comma 2 dello stesso articolo la quale, riferendosi al...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 3557 del 13 febbraio 2020
«L'accertamento, ai sensi dell'art. 1227, comma 1, c.c., del contributo causale della vittima all'evento dannoso, ai fini della riduzione proporzionale dell'obbligo risarcitorio, prescinde dall'età e dallo stato di incapacità naturale della stessa,...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 403 del 12 dicembre 1998
«E' manifestamente infondata, con riferimento agli artt. [[n3cost]], [[n23cost]], [[n53cost]] e [[n77cost]] Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 11, 15, 16, 46, 47 e 48 D.P.R. 29 settembre 1973, n. 597 (Istituzione e...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9111 del 8 aprile 2002
«In tema di imposte sui redditi, in base al dettato dell'art. 6, comma secondo, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, le somme percepite dal contribuente a titolo risarcitorio costituiscono reddito imponibile solo e nei limiti in cui abbiano la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13721 del 31 maggio 2017
«Appartiene alla giurisdizione ordinaria, e non a quella del giudice tributario, la controversia insorta tra il professionista, erogatore della prestazione, ed il beneficiario, in ordine alla pretesa rivalsa dell'IVA esposta in fattura, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10495 del 6 marzo 2003
«Si dà luogo alla configurabilità di un errore sulla norma tributaria - rilevante, ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, ai fini di escludere l'applicazione delle sanzioni non penali che normalmente si ricollegano alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6882 del 8 marzo 2019
«La clausola di un contratto di locazione (nella specie, ad uso diverso), che attribuisca al conduttore l'obbligo di farsi carico di ogni tassa, imposta ed onere relativo ai beni locati ed al contratto, manlevando conseguentemente il locatore, non...»