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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1420 del 4 febbraio 2002
«Nel contratto di associazione in partecipazione, che mira, nel quadro di un rapporto sinallagmatico con elementi di aleatorietà, al perseguimento di finalità in parte analoghe a quelle dei contratti societari, è elemento costitutivo essenziale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15175 del 24 novembre 2000
«Non è incompatibile con la natura del contratto di associazione in partecipazione la previsione della corresponsione in favore dell'associato di una somma fissa priva di ogni riscontro con gli utili effettivamente conseguiti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24871 del 8 ottobre 2008
«In tema di distinzione fra contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato e contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili dell'impresa, la causa del primo è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1188 del 3 febbraio 2000
«In tema di distinzione tra contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato e contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili dell'impresa, la riconducibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1311 del 20 febbraio 1996
«Poiché, secondo quanto risulta dal disposto dell'art. 2557 primo comma c.c., la violazione del divieto di concorrenza non richiede un danno effettivo o una effettiva concorrenza, essendo sufficiente un danno potenziale per conseguire la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27011 del 7 dicembre 2005
«L'art. 2558 c.c. il quale prevede con norma suppletiva che, nel caso di trasferimento dell'azienda, salvo patto contrario, unitamente ai beni che la costituiscono si trasferiscono i contratti a prestazioni corrispettive non ancora completamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15210 del 19 luglio 2005
«La concessione del godimento di un locale adibito ad esercizio commerciale può integrare affitto di azienda, ovvero locazione di immobile munito di pertinenze, a seconda che, sulla scorta della effettiva e comune intenzione delle parti, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8388 del 1 agosto 1995
«La differenza tra locazione di immobile con pertinenze ed affitto di azienda consiste nel fatto che, nella prima ipotesi, l'immobile concesso in godimento viene considerato specificamente, nella economia del contratto, come l'oggetto principale...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13293 del 17 giugno 2011
«In materia di società consortile costituita secondo il tipo delle società di capitali, la causa consortile può comportare la deroga delle norme che disciplinano il tipo adottato, senza però giustificarne lo stravolgimento dei connotati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12236 del 19 agosto 2002
«La trascrizione degli atti di acquisto di beni immobili ha natura dichiarativa, e non costitutiva del diritto di proprietà, e svolge la funzione di risolvere eventuali conflitti tra più aventi causa; ne consegue che l'avvenuta trascrizione di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11180 del 12 novembre 1997
«Inoltre la tipicità dei suoi effetti impedisce di — quanto all'estensione dell'onere della trascrizione — fuoriuscire dall'ambito degli atti che producono effetti identici o simili a quelli di un contratto che trasferisce la proprietà di un bene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10600 del 19 maggio 2005
«Al principio di ordine generale secondo cui tutte le pronunce giudiziali retroagiscono normalmente al momento della domanda, fanno eccezione le pronunce costitutive che tengono luogo dell'obbligo di concludere un contratto, le quali, essendo fonte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3239 del 5 aprile 1994
«...una sentenza di accoglimento della domanda. Se, invece, la sentenza non possa contenere tale pronuncia, in quanto alla data in cui viene emessa il contratto definitivo risulta già stipulato, la trascrizione della domanda è improduttiva di effetti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 101 del 15 gennaio 1990
«Tale opponibilità sussiste, a norma dell'art. 45 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, pure nei confronti del fallimento del venditore, ove il fallimento stesso sia stato dichiarato dopo quella trascrizione, salva restando ogni questione sulla validità,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21544 del 12 agosto 2008
«In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere, oltre il rimborso delle spese sostenute, anche i danni derivanti dalla perdita di "chance" - che, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5154 del 6 aprile 2001
«La regola generale - ora espressamente tutelata a livello costituzionale, a seguito della nuova formulazione dell'art. 111 Costituzione introdotta dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2 — secondo cui il processo deve svolgersi nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10742 del 11 maggio 2009
«Il rappresentato non può essere considerato terzo rispetto ad un contratto stipulato da altri nel suo nome e per suo conto solo perché eccepisce che il contratto è stato concluso dopo la revoca della procura, e non può avvalersi, quindi, della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 19 maggio 2004
«Atteso che il divieto del patto commissorio, posto dall'art. 2744 c.c., va interpretato non secondo un criterio formalistico e strettamente letterale, ma secondo un criterio ermeneutico e funzionale, finalizzato ad una più efficace tutela del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4064 del 7 aprile 1995
«Il patto commissorio, vietato dall'art. 2744 c.c., è configurabile, con la conseguente sanzione di nullità, solo nella fase di costituzione o di attuazione del mutuo, con riferimento a patti coevi o successivi al contratto e non in relazione ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5353 del 18 giugno 1987
«Non ricorre questa ipotesi, ma quella di consegna del pegno ad un adiectus solutionis causa , quando il terzo, per effetto di accordo trilaterale accedente al contratto di pegno, riceve la cosa offerta in garanzia in sostituzione del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23669 del 6 novembre 2006
«Il connotato dell'accessorietà (che poi si sostanzia anche in un rigido meccanismo di pubblicità legale), comporta. pertanto, l'estinzione dell'ipoteca una volta affermata la simulazione del credito a garanzia del quale era stata concessa; e la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5550 del 7 giugno 1999
«Le regole sui modi di acquisto della proprietà, sulla portata del principio consensualistico in materia di effetti reali del contratto e sulla conseguente considerazione della natura e della funzione della vendita ad efficacia reale immediata,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5162 del 10 marzo 2006
«In tema di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare, l'art. 2932 c.c. consente l'emanazione di una sentenza che abbia gli effetti del contratto non concluso soltanto «qualora sia possibile» situazione che non si verifica se, prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12633 del 9 dicembre 1995
«Presupposto necessario per l'accoglimento della domanda di esecuzione specifica di concludere un contratto è che il promittente abbia conservato la proprietà del bene oggetto del contratto preliminare, sicché è giuridicamente possibile ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5151 del 3 aprile 2003
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto ed in ipotesi di compravendita immobiliare, la disposizione di cui all'art. 2932, secondo comma c.c. — che subordina l'accoglimento della domanda diretta ad ottenere una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 29 maggio 1999
«Nel preliminare di vendita immobiliare, l'inadempienza del promittente all'obbligo di provvedere alla cancellazione di pregresse ipoteche, ovvero la sopravvenienza di iscrizioni o trascrizioni implicanti pericolo di evizione non osta a che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3926 del 27 aprile 1996
«In tema di sentenza costitutiva degli effetti del contratto non concluso, poiché l'art. 2932, comma secondo c.c. prevede l'offerta della controprestazione senza fissare il termine entro cui questa deve essere adempiuta, tale termine deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4907 del 28 febbraio 2011
«La sentenza di esecuzione in forma coattiva dell'obbligo di contrarre, ex art. 2932 c.c., produce gli effetti del contratto definitivo, che è destinata a surrogare, solo col passaggio in giudicato. Pertanto, prima di tale momento, il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17688 del 28 luglio 2010
«Le pronunce costitutive che tengono luogo dell'obbligo di concludere un contratto, essendo fonte autonoma di rapporti giuridici, spiegano i loro effetti solo dal momento del loro passaggio in giudicato; ne consegue che - dovendosi prendere in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 937 del 20 gennaio 2010
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto ai sensi dell'art. 2932 c.c., posto che la sostanziale identità del bene oggetto del trasferimento costituisce elemento indispensabile di collegamento tra contratto...»