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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30402 del 13 settembre 2006
«Con la previsione della regola per la quale il giudice pronuncia sentenza di condanna solo se l'imputato risulta colpevole del reato contestatogli «al di là di ogni ragionevole dubbio» di cui all'art. 5 della legge n. 46 del 2006, modificativo del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36642 del 11 ottobre 2005
«È censurabile per difetto di motivazione la sentenza di assoluzione pronunciata ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., nella quale non si indichino ragioni atte a giustificare il mancato accoglimento della sollecitazione rivolta dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8983 del 3 ottobre 1997
«In tema di cause di giustificazione, in forza del disposto di cui al terzo comma dell'art. 530 c.p.p. il giudice pronuncia sentenza di assoluzione quando vi sia anche il semplice dubbio sulla esistenza di una causa di giustificazione. Il concetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4294 del 9 maggio 1997
«In tema di sentenza di assoluzione ex art. 530, comma secondo, c.p.p., si ha l'insufficienza della prova solo se la prova non assume quella consistenza ed efficacia tale da poter fondare una affermazione di responsabilità; mentre si ha la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 698 del 23 gennaio 1996
«Quando un reato sia stato trasformato in illecito amministrativo, il giudice deve prosciogliere l'imputato con formula «perché il fatto non è previsto dalla legge come reato», che deve essere applicata sia per i fatti che sono ab origine privi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3445 del 3 aprile 1995
«È configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 11 c.p., e non di appropriazione indebita di uso, nel caso in cui l'amministratore e i soci di maggioranza, avvalendosi della loro posizione di ingerenza e di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5356 del 6 maggio 1992
«Nell'ipotesi di censura sulla logicità della motivazione fornita in ordine al dubbio sulla sufficienza della prova, ovvero, sul bilanciamento degli elementi probatori, vanno ribaditi i limiti alla cognizione della Corte di cassazione in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4264 del 11 novembre 1997
«Il giudice per le indagini preliminari che ritenga di non poter accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3974 del 21 marzo 1990
«Nel caso di ricorso per cassazione contro una sentenza di assoluzione per insufficienza di prove la Corte di cassazione deve fare applicazione dell'art. 254 delle norme transitorie relative al nuovo codice di procedura penale e, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7557 del 11 giugno 1999
«In tema di estensione degli effetti della impugnazione, sono da considerarsi motivi estensibili nei confronti di imputati che versano in identiche situazioni, quelli che, investendo la esistenza stessa del reato, non possono essere considerati...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2110 del 23 febbraio 1996
«Il delitto di calunnia può essere commesso non solo nella forma diretta, cioè attraverso una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, ma anche in forma indiretta, cioè attraverso una segnalazione del fatto-reato a un'altra autorità che a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18772 del 26 maggio 2006
«In tema di dichiarazione di estinzione del reato, il favor innocentiae di cui all'art. 531, comma secondo, c.p.p., per il quale il giudice dichiara non doversi procedere quando vi è dubbio sull'esistenza di una causa di estinzione del reato, può...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8548 del 14 settembre 1996
«Nel vigente codice di rito, con riferimento alle sentenze emesse ad istruzione dibattimentale espletata, la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione prevale sulla insufficienza della prova solo se la causa estintiva incida sul reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9530 del 13 settembre 1991
«L'art. 5 d.p.r. 12 aprile 1990, n. 75 prescrive che l'amnistia non si applichi qualora l'imputato, prima che sia pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, faccia espressa dichiarazione di non volerne usufruire....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11302 del 1 ottobre 1999
«La omessa indicazione dei criteri di determinazione della pena, anche nel caso che riguardi più reati unificati nella continuazione, non configura una nullità di ordine generale; neppure configura una nullità specifica, giacché il precetto di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5044 del 15 gennaio 1993
«Data l'intrinseca differenza tra il giudizio di prevenzione e quello di accertamento della responsabilità penale, la valutazione di pericolosità sociale è a carattere essenzialmente sintomatico, basandosi - nell'ipotesi di sospetta appartenenza ad...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 491 del 12 gennaio 2012
«L'esclusione del vincolo di solidarietà conseguente all'abrogazione dell'art. 535, comma secondo, c.p.p., non ha effetto sulle statuizioni di condanna alle spese emesse anteriormente in tal senso e passate in giudicato, e ciò non per la natura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33215 del 4 settembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, allorché con la relativa sentenza si ometta di provvedere sulle spese processuali sostenute dalla parte civile, tale parte deve proporre ricorso per cassazione, in applicazione dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49435 del 30 dicembre 2003
«In materia di pubblicazione di sentenze irrevocabili di condanna pronunciate contro il direttore del giornale o del periodico o contro altri, per articoli pubblicati nel giornale stesso, anche se la violazione delle regole del procedimento di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10199 del 11 novembre 1997
«La pubblicazione della sentenza, quando consegua di diritto alla condanna e non sia stata prevista dalla sentenza, deve essere richiesta dal P.M. al giudice dell'esecuzione e non formulata quale motivo di ricorso per cassazione. (La Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 2671 del 24 gennaio 2002
«Il giudice dell'esecuzione può dichiarare, ai sensi dell'art. 675, comma primo, c.p.p., la falsità di atti o di documenti, che non sia stata dichiarata nella sentenza che rilevi l'intervenuta prescrizione di reati di falso, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4403 del 8 aprile 1999
«Nel caso in cui, in qualsiasi grado del giudizio, intervenga sentenza dichiarativa di improcedibilità perché l'azione penale non doveva essere iniziata, il giudice non può dichiarare la falsità di atti e documenti; invero, da un lato, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5870 del 15 febbraio 2012
«La morte dell'imputato, intervenuta prima dell'irrevocabilità della sentenza, comporta la cessazione sia del rapporto processuale in sede penale che del rapporto processuale civile inserito nel processo penale, con la conseguenza che le eventuali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19538 del 27 aprile 2004
«In tema di impugnazioni, in presenza di specifica richiesta della parte civile, la pronuncia sulle domande di restituzione o di risarcimento del danno non può essere omessa per il solo fatto che la sentenza assolutoria dell'imputato non sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30327 del 11 settembre 2002
«Il giudice di appello, che su gravame del solo pubblico ministero condanni l'imputato assolto nel giudizio di primo grado, deve provvedere anche sulla domanda della parte civile che non abbia impugnato la decisione assolutoria.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 126 del 8 gennaio 2009
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato dal giudice, ove la condizione attenga al pagamento di una provvisionale in favore della parte civile costituita, al versamento della somma dovuta entro un termine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9779 del 21 marzo 2006
«È illegittima la decisione con cui il giudice di appello disponga l'assegnazione della provvisionale in assenza della richiesta della parte civile, considerato che l'art. 539 c.p.p. subordina tale statuizione alla specifica richiesta della parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14583 del 23 dicembre 1999
«La provvisionale può essere concessa, anche senza apposita istanza della parte civile, non solo dal giudice di primo grado ma anche da quello d'appello; tuttavia l'autonomo potere del giudice di secondo grado sussiste soltanto quando la relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7241 del 8 giugno 1999
«Il provvedimento di assegnazione di una provvisionale in sede penale ha carattere meramente delibativo e non acquista efficacia di giudicato in sede civile, perché destinato ad essere travolto in detta sede dall'effettiva liquidazione...»