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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26022 del 26 dicembre 2010
«La notifica a mezzo del servizio postale non si esaurisce con la spedizione dell'atto ma si perfeziona con la consegna del plico al destinatario e l'avviso di ricevimento prescritto dall'art. 149 c.p.c. e dalle disposizioni della L. n. 890/1982 è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25127 del 13 dicembre 2010
«La notifica di un atto processuale, almeno quando debba compiersi entro un determinato termine, si intende perfezionata, dal lato dell'istante, al momento dell'affidamento dell'atto all'ufficiale giudiziario, posto che, come affermato dalle...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 482 del 6 febbraio 2017
«Nel processo amministrativo impugnatorio la regola generale è che il ricorso abbia ad oggetto un solo provvedimento e che i vizi (motivi) si correlino strettamente a quest'ultimo, salvo che tra gli atti impugnati esista una connessione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3615 del 21 luglio 2015
«Nel giudizio amministrativo avente oggetto procedure di gara, il ricorso incidentale va esaminato prima del ricorso principale, quando abbia carattere "escludente", cioè quando sia con esso contestata la legittimazione a ricorrere del ricorrente...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 30 gennaio 2014
«Con riferimento alla necessità che il ricorso incidentale sia sempre esaminato prima del ricorso principale quando prospetti carenze oggettive dell'offerta dell'impresa non aggiudicataria, il discrimine è rintracciato nella introduzione, da parte...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2892 del 13 maggio 2011
«Nel giudizio amministrativo la previsione della proponibilità di motivi aggiunti, anche per l'impugnazione di nuovi provvedimenti emessi in corso di giudizio connessi con l'oggetto del ricorso e concernenti le stesse parti, deve essere...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 136 del 17 gennaio 2017
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 45, comma 1, e 87, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), il termine per il deposito del ricorso nel rito camerale dell'ottemperanza, sia in primo che in secondo grado, è di quindici giorni decorrenti (pur...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 137 del 17 gennaio 2017
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 45, comma 1, e 87, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), il termine per il deposito del ricorso nel rito camerale dell'ottemperanza, sia in primo che in secondo grado, è di quindici giorni decorrenti (pur...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4985 del 30 novembre 2015
«Un ricorso innanzi al T.A.R. non può essere dichiarato inammissibile perché il suo deposito presso la Segreteria del Tribunale è stato effettuato a mezzo del servizio postale, anziché mediante consegna manuale. Invero, il principio generale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6771 del 30 ottobre 2003
«La ripartizione delle competenze tra sede centrale e sezione staccata di un tribunale amministrativo ha valore di pura specificazione organizzativa che attiene alla sola distribuzione interna della competenza generale.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5130 del 31 agosto 2018
«In virtù del principio di strumentalità del giudizio cautelare rispetto a quello di merito, alcuna incidenza può produrre il primo sull'esito del secondo e pertanto di alcun vizio può risentire la decisione di merito ove risulti in contrasto con...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2781 del 30 maggio 2007
«In linea di principio non è ravvisabile il vizio di eccesso di potere per contraddittorietà nei confronti della decisione di merito per il solo fatto che essa abbia concluso in senso contrario a quanto lo stesso giudice aveva deciso con...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1240 del 24 febbraio 2011
«Non costituisce vizio di una sentenza di primo grado la circostanza che il suo contenuto sia diverso da quello di una precedente ordinanza cautelare (in primo grado o nella sua versione come riformata in appello), atteso che la tutela di natura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6200 del 2 giugno 1995
«In tema di locazione di immobili urbani, adibiti ad uso non abitativo, per verificare se un determinato rapporto sia assoggettabile alla disciplina dell’art. 27 n. 392 del 1978, il giudice deve unicamente accertare se l’immobile oggetto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6537 del 27 giugno 1990
«L’art. 27 della L. n. 392/1978, che disciplina la durata delle locazioni di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, concerne tutti gli immobili urbani, di qualunque specie, in cui si eserciti una delle attività contemplate...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3833 del 17 luglio 2014
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 92, comma 3, e 119, commi 1, 2 e 7, d.lgs. n. 104/2010 (CPA) nei giudizi aventi ad oggetto provvedimenti concernenti le procedure di affidamento di servizi, stante il dimezzamento di tutti i termini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3562 del 16 aprile 1996
«In tema di diniego di rinnovazione della locazione non abitativa a norma dell’art. 29, lett. b) legge n. 392 del 1978, l’accertamento relativo alla corrispondenza della destinazione effettiva dell’immobile a quella indicata dal locatore si risolve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7927 del 26 aprile 2004
«In tema di locazione, il giudice, ove accerti che, per erronea indicazione ovvero per avvenuta rinnovazione del contratto, l’effettiva data di scadenza dello stesso sia posteriore a quella indicata nell’atto di intimazione di licenza per finita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11465 del 20 ottobre 1992
«In tema di procedura di rilascio degli immobili locati, i vizi dell’ordinanza di rilascio di cui ai commi terzo e quarto dell’art. 30 della L. 27 luglio 1978, n. 392, possono essere fatti valere solo con l’appello atteso che in tal caso la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4171 del 8 settembre 2015
«Il principio dispositivo con metodo acquisitivo, che pure connota il processo amministrativo, non può ridursi ad una inversione dell'onere della prova, dovendosi peraltro tener presente che l'esercizio dei relativi poteri istruttori è rimesso al...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1757 del 4 maggio 2016
«In tema di verificazione, nel silenzio dell'art. 66 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), il quale, a differenza del successivo art. 67 relativo alla C.T.U., non prevede espressamente la facoltà di nomina di consulenti di parte, non opera un divieto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 965 del 14 febbraio 2011
«La riunione nel giudizio di primo grado di ricorsi tra loro connessi costituisce una facoltà del giudice, il cui mancato esercizio non è soggetto all'obbligo di motivazione né si trasfonde in un vizio della decisione emanata in tal modo; di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4609 del 3 novembre 2016
«A norma dell'art. 71 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) la fissazione dell'udienza di discussione del ricorso deve essere chiesta da una delle parti con apposita istanza, non revocabile, da presentare entro il termine massimo di un anno dal deposito del...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1182 del 15 marzo 2011
«Va respinta in primo grado ed in sede di appello accolta l'istanza cautelare ai soli fini della fissazione urgente del merito, nel caso di impugnazione di gara d'appalto relativa alle procedure per l'aggiudicazione del servizio di Tesoreria di un...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2802 del 30 aprile 2019
«Il dovere del giudice di venire in soccorso alle parti ex art. 73, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 è posto a garanzia del contraddittorio. Costituisce cioè un meccanismo di tutela volto ad evitare pronunce "a sorpresa" su profili che esplicano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 810 del 27 gennaio 1997
«In caso di cessazione della locazione di un bene su un immobile complementare - nella specie spazio scoperto, adibito a stazionamento di un camion per la vendita di panini e bevande, situato su un’area di parcheggio per i clienti di un esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2086 del 13 febbraio 2002
«Affinché l’attività di insegnamento o di istruzione possa considerarsi esercitata in forma di impresa, sì da costituire titolo per la percezione dell’indennità di avviamento, non è sufficiente che sia intesa alla realizzazione di un lucro, ma è,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 162 del 16 gennaio 1990
«In tema di locazione di immobili ad uso non abitativo l’indennità per la perdita dell’avviamento compete anche per la cessazione della locazione di immobili nei quali viene svolta un’attività di interesse turistico purché detta attività comporti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3974 del 27 aprile 1994
«L’attività didattica impartita nell’autoscuola si accompagna, con carattere di inscindibilità, alla somministrazione di taluni servizi ed all’espletamento di varie incombenze (quali la richiesta del cosiddetto foglio rosa per il discente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3895 del 1 aprile 1993
«L’istituto di credito che esercita la sua attività in immobile locato ha diritto, in caso di cessazione del rapporto, alla indennità di avviamento di cui all’art. 34 della L. 27 luglio 1978 n. 392 indipendentemente dal riscontro della prevalenza...»