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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 19 gennaio 1994
«La detenzione illegale di arma tutela l'ordine pubblico, a fini di prevenzione dei delitti contro la vita e l'incolumità pubblica, mentre il favoreggiamento personale è delitto contro l'amministrazione della giustizia. Il primo reato si concreta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30791 del 17 luglio 2013
«Nel reato di associazione per delinquere, l'interesse protetto è solo l'ordine pubblico per cui la persona offesa va individuata esclusivamente nella P.A., con la conseguenza che il privato che assuma di essere danneggiato dal reato non ha titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 709 del 26 gennaio 1993
«L'associazione per delinquere non è necessariamente un organismo formale, sostanziandosi nell'accettazione, insieme ad almeno altre due persone, di una disponibilità e di un impegno permanenti a svolgere determinati compiti, al fine di realizzare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 66 del 30 gennaio 1997
«In tema di associazione per delinquere, l'indeterminatezza del programma criminoso non costituisce un requisito indefettibile per la configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p.; la lettera della norma, infatti, postula solo una pluralità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 130 del 12 gennaio 1990
«...la minaccia all'ordine pubblico. (Nella specie erano stati dedotti violazione di legge e vizio di motivazione circa il diniego di ritenere l'ipotesi del tentativo, essendo mancata qualsiasi prova in ordine alla consumazione dei reati-fine).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17416 del 18 dicembre 1989
«...dall'accordo per la commissione di un programma criminoso generale e continuativo che trascende i singoli reati ed è punito indipendentemente dalla loro effettiva commissione perché costituisce di per sé un pericolo per l'ordine pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14614 del 30 ottobre 1989
«Ciò che rende le due ipotesi fra loro dissimili è il fatto che l'assetto organizzativo acquista di per sé un autonomo rilievo sul terreno sanzionatorio per il pericolo che esso, con la sua esistenza, rappresenta per l'ordine pubblico; ma tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1332 del 1 febbraio 1991
«...nel tempo, purché permanga al di là degli accordi particolari relativi alla realizzazione dei singoli episodi criminosi, in modo da costituire, nella sua fruizione propulsiva della criminalità così organizzata, un attentato all'ordine pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Pertanto, tenuta presente la struttura dei due istituti del concorso di persone nel reato e del reato continuato, criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone nel reato continuato consiste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32439 del 29 agosto 2001
«In tema di associazione a delinquere aggravata ai sensi del comma 4 dell'art. 416 c.p.p., perché sussista la circostanza aggravata «della scorreria in armi» è necessario che la condotta si connoti per un aumentato pericolo dell'ordine pubblico e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3602 del 23 marzo 1987
«L'una, l'associazione, è reato di mero pericolo a tutela dell'ordine pubblico e si consuma con il solo vincolo in un programma criminoso indipendentemente dall'esecuzione dei delitti esplicativi di esso; l'altro, il contrabbando, è reato di danno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33662 del 14 settembre 2005
«...dei concorrenti e la finalità di commettere una serie indeterminata di delitti e l'interesse tutelato è quello dell'ordine pubblico, mentre quello tutelato dal reato di esercizio abusivo di gioco d'azzardo è l'interesse finanziario dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5791 del 4 febbraio 2000
«Invero, i due reati tutelano beni giuridici diversi: il primo l'ordine pubblico, sotto il particolare profilo della pericolosità sociale dell'esistenza di organizzazioni svolgenti attività, lecite e illecite, con modalità intimidatrici derivanti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3552 del 18 marzo 1999
«In materia di falso ideologico in atto pubblico, anche quando l'atto sia proprio del solo pubblico ufficiale, della falsa attestazione rispondono a titolo di concorso coloro che abbiano agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46310 del 16 dicembre 2008
«In tema di falsità documentale commessa dal pubblico ufficiale, ai fini dell'individuazione di tale qualifica occorre, avere riguardo non tanto al rapporto di dipendenza tra il soggetto e la P.A., ma ai caratteri propri dell'attività in concreto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11944 del 18 marzo 2009
«Riveste natura di atto pubblico fidefacente l'attestazione del funzionario di dogana in ordine al numero dei campioni esaminati (nella specie fusti contenenti olio), trattandosi di annotazione che attesta il compimento da parte del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6695 del 10 giugno 1994
«In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo nel quale l'impiegato comunale annota in ordine cronologico la ricezione o la spedizione degli atti (provenienti dai privati o altre pubbliche amministrazioni) è atto di fede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1491 del 16 gennaio 2006
«Integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, ai sensi dell'art. 479 c.p. (e non quello in certificato amministrativo di cui all'art. 480 c.p.), la condotta del funzionario sanitario regionale che, nell'esercizio delle sue funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6872 del 1 giugno 1999
«In tema di facoltà documentale, l'ordine di servizio posto in essere dal funzionario di un ente pubblico, in esecuzione di un contratto di diritto privato, pur non avendo rilevanza esterna, assume il profilo dell'atto pubblico, per un duplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10050 del 18 ottobre 1988
«Agli effetti penali, è atto pubblico solo formalmente derivativo ma sostanzialmente originale la lettera di chiarimenti forniti dal sindaco del comune al comitato regionale di controllo in ordine a delibera della giunta comunale. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46852 del 22 dicembre 2005
«In tema di falso documentale, costituisce atto pubblico il verbale del Consiglio di Istituto di una scuola pubblica, in quanto atto idoneo a documentare, nell'ambito della P.A., le attività e gli adempimenti necessari per la realizzazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3002 del 26 marzo 1996
«La denuncia di successione è un atto eterogeneo, formato dalla dichiarazione del denunciante in ordine agli elementi da cui trae origine l'obbligo tributario, cui segue nello stesso documento l'atto del pubblico ufficiale, il quale determina e...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 2774 del 9 giugno 1994
«La registrazione in un passaporto da parte del pubblico ufficiale addetto alla frontiera, della data dell'ingresso del titolare in uno Stato, non è espressione di autorizzazione (diversamente dal passaporto rilasciato al cittadino, che viene così...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9076 del 3 luglio 1989
«Il bollettino di spedizione della raccomandata è atto pubblico anche per la parte riservata all'utente del servizio, giacché non ha una mera funzione certificativa, ma documentale in ordine alla relazione intercorrente tra mittente e P.A. e tra...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30314 del 18 luglio 2008
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p. ) la condotta del pubblico ufficiale che renda un'attestazione difforme dalla realtà nell'esercizio di una potestà certificativa inerente all'esercizio delle funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9086 del 25 febbraio 2013
«Ha natura di atto pubblico il certificato di morte redatto dal medico operante in una struttura pubblica, in ordine al momento, al luogo ed alle cause del decesso. (Fattispecie in tema di falsità ideologica).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25664 del 18 giugno 2009
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico la falsa attestazione, contenuta nella relazione finale redatta dal responsabile di un centro di riabilitazione convenzionato, in ordine alle prestazioni sanitarie e ai cicli terapeutici...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38714 del 14 ottobre 2008
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici la dichiarazione del notaio di avere raggiunto la certezza in ordine all'identità della persona comparsa, qualora tale dichiarazione, in assenza di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15271 del 22 aprile 2005
«In tema di falsità documentali, il pubblico dipendente che chieda il rimborso delle spese di missione non agisce neppure indirettamente per conto della P.A., ma opera come mero soggetto privato del rapporto contrattuale che lo lega...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32445 del 26 giugno 2004
«La sottoscrizione, da parte del dirigente di un ufficio pubblico (nella specie Conservatoria del Registro — Archivio Notarile), dei fogli di presenza dei dipendenti, effettuata in assenza di un effettivo controllo del personale in ufficio, non...»