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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8854 del 30 luglio 1998
«Ne consegue che l'attività svolta da tale società — anche per essere esercitata in regime di concessione amministrativa — ha la natura di attività amministrativa e non di attività di diritto privato, dal che consegue ulteriormente la qualifica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1906 del 12 febbraio 1999
«...stata contestata la deposizione testimoniale del pubblico ufficiale che aveva eseguito una verifica fiscale e aveva accertato l'evasione dell'Iva sulla scorta delle fatture di acquisto e di vendita rinvenute nell'azienda, non acquisite agli atti).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11 del 8 gennaio 1997
«Le disposizioni del codice di rito concernenti i termini per la proposizione dell'impugnazione operano anche con riferimento al ricorso per cassazione avverso gli atti abnormi; con la sola eccezione delle ipotesi di gravame proposto nei confronti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«E ciò per il regime di utilizzazione delle dichiarazioni risultanti dalla sentenza costituzionale n. 255 del 1992, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 500, terzo e quarto comma, c.p.p., nella parte in cui non prevede...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2450 del 26 settembre 1997
«È nullo il decreto di perquisizione e sequestro emanato in seguito a denuncia anonima e, quindi, utilizzato come mezzo di acquisizione di una notizia di reato e non come mezzo di ricerca della prova. Infatti, la denuncia confidenziale o anonima —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2087 del 16 agosto 1994
«...conoscitiva di elementi a tal fine utili che il vigente codice di rito riferisce al pubblico ministero e alla polizia giudiziaria. (Fattispecie in tema di sequestro probatorio eseguito nel corso delle indagini sulla base di una denuncia anonima).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20854 del 3 giugno 2005
«Il decreto del pubblico ministero con il quale venga disposto il c.d. «blocco» di una cassetta di sicurezza, quando non abbia le finalità esclusivamente conoscitive proprie di un tale provvedimento, ma si caratterizzi per la produzione di effetti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1953 del 30 aprile 1997
«...«Guardia nazionale padana», effettuato all'esito di perquisizione disposta dal pubblico ministero in relazione all'ipotesi di reato di cui all'art. 1 del D.L.vo 14 febbraio 1948 n. 43, che prevede il divieto di associazioni di carattere militare).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4496 del 27 luglio 1999
«.... Alla giurisdizione compete, perciò, il potere-dovere di espletare il controllo di legalità, sia pure nell'ambito delle indicazioni di fatto offerte dal pubblico ministero. L'accertamento della sussistenza del fumus commissi delicti va...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18079 del 16 aprile 2003
«...giudiziaria e, quindi, neppure dal pubblico ministero, trattandosi di una sanzione penale tipica che, ai sensi dell'art. 1 sexies, comma 2, legge n. 431 del 1985, può essere irrogata dal giudice penale solo con la sentenza di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1786 del 11 giugno 1998
«A ritenere il contrario, si renderebbe possibile un'ablazione della cosa al di fuori della indicazione dei motivi di interesse pubblico, collegati all'accertamento dei fatti di reato, con lesione dell'art. 42 Cost.; il che sarebbe tanto più grave...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 721 del 25 marzo 1992
«Ai sensi dell'art. 258 c.p.p., nel corso delle indagini preliminari il potere di autorizzare il rilascio di copia di documenti sequestrati spetta al pubblico ministero che procede alle indagini e non al giudice.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14992 del 13 aprile 2011
«Le operazioni di rimozione e riapposizione di sigilli alle cose sequestrate, effettuate dal consulente tecnico del pubblico ministero senza la presenza del magistrato sono affette da nullità relativa, che, incidendo su un atto delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6703 del 9 luglio 1997
«In tema di rimozione e riapposizione di sigilli alle cose sequestrate, qualora le relative operazioni, in violazione dell'art. 261 c.p.p., siano state effettuate dal consulente tecnico del pubblico ministero senza la presenza del magistrato, ciò...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3572 del 1 dicembre 1995
«La mancata trasmissione al pubblico ministero, nel termine di cui all'art. 355 c.p.p., del verbale di sequestro probatorio effettuato di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria ovvero la mancata convalida del sequestro stesso, ad opera del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8588 del 27 febbraio 2008
«La documentazione relativa alle indagini suppletive svolte dal pubblico ministero successivamente all'emissione del decreto che dispone il giudizio deve essere «immediatamente» depositata ai sensi dell'art. 430, comma secondo, c.p.p., ma il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 21 settembre 2000
«La mancanza di motivazione dei decreti che autorizzano o prorogano le operazioni di intercettazioni telefoniche o tra presenti, di quelli che convalidano i decreti emessi in caso d'urgenza dal pubblico ministero, nonché di questi ultimi, comporta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4141 del 2 dicembre 1992
«...anche con la limitazione di ogni forma di comunicazione per atto motivato dell'autorità giudiziaria; limitazione conseguente al privilegio che compete all'interesse pubblico la cui attuazione è demandata al P.M. dalla Costituzione-art. 112).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42792 del 28 novembre 2001
«...in procedimento incidentale de libertate, di intercettazioni di comunicazioni tra presenti, la Corte ha provveduto all'esame diretto dei decreti autorizzativi del giudice per le indagini preliminari e di quelli esecutivi del pubblico ministero).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1495 del 4 maggio 1998
«In tema di intercettazione di comunicazioni telefoniche, mentre il primo provvedimento autorizzativo deve contenere una motivazione che non si limiti ad un mero rinvio alle richieste del pubblico ministero o alle informazioni della polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22 del 4 aprile 1998
«...dalla richiesta del pubblico ministero, giacché anche in tal modo il giudice ha comunque mostrato di aver espresso una propria autonoma valutazione in ordine alla sussistenza delle condizioni legittimanti l'adozione del provvedimento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1868 del 21 maggio 1993
«Durante le indagini preliminari nessuno assume la qualità di testimone: al pubblico ministero sono fornite solo informazioni o dichiarazioni (artt. 362 e 500 c.p.p.; art. 371 bis c.p.). Pertanto, non si applicano le regole stabilite dall'art. 499...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1626 del 10 febbraio 1996
«La «diversità» del procedimento che, ai sensi del primo comma dell'art. 270 c.p.p., impedisce l'utilizzazione dei risultati delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (salvo che risultino indispensabili per l'accertamento di delitti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6037 del 25 gennaio 1999
«In materia di reati contro la fede pubblica, mentre l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 469 c.p. presuppone una falsificazione dell'impronta del sigillo di un pubblico ufficio, attuata, di volta in volta, con i più diversi mezzi, il reato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7931 del 1 marzo 2011
«In tema di misure cautelari, qualora il pubblico ministero, nelle more della decisione su una impugnazione incidentale "de libertate", intenda utilizzare, nei confronti dello stesso indagato e per lo stesso fatto, elementi probatori "nuovi" può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7266 del 20 gennaio 2000
«Avuto riguardo alla disciplina dettata dall'art. 435, comma 1, c.p.p., secondo la quale, anche sulla base di fonti di prova acquisite dal pubblico ministero in assenza di preventiva autorizzazione alla riapertura delle indagini, può essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2006 del 2 settembre 1996
«...che plausibilmente avrebbe potuto operare da intermediario senza che fosse accertata la sicura partecipazione di un pubblico ufficiale nel fatto di corruzione, indipendentemente dalla sua identità fisica, né l'atto illecitamente retribuito).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3734 del 20 aprile 1994
«La controversia promossa da un dipendente dell'Amministrazione delle Poste e Telecomunicazioni, per conseguire dall'Amministrazione medesima, nella sua qualità di gestrice dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro (art. 127...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3273 del 3 dicembre 1996
«In tema di applicazione delle misure cautelari non è fatto obbligo al pubblico ministero — neppure dopo la riforma dell'art. 291 c.p.p. attuata con la legge 8 agosto 1995, n. 332 — di allegare alla richiesta presentata al giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3634 del 27 novembre 1995
«Nel caso di riconoscimento fotografico a carico dell'indagato raccolto dalla autorità di polizia per delega del pubblico ministero ex art. 370 c.p.p., la descrizione ed i riferimenti contestualmente effettuati da chi ha operato il riconoscimento...»