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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26020 del 5 dicembre 2011
«L'art. 345, terzo comma, c.p.c., come modificato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353, nell'escludere l'ammissibilità di nuovi mezzi di prova, ivi compresi i documenti, consente al giudice di ammettere, oltre alle nuove prove che le parti non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12140 del 1 dicembre 1997
«Per stabilire in sede di appello se la prova testimoniale ivi richiesta sia nuova rispetto a quella già assunta in primo grado occorre raffrontare l'oggetto di essa con quello delle deposizioni già acquisite, indipendentemente dalla diversità dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2310 del 20 marzo 1990
«Poiché la «novità», requisito necessario per l'ammissibilità di una prova in appello, attiene al tipo di mezzo istruttorio dedotto, l'interrogatorio formale, diretto a provocare la confessione dell'altra parte è «nuovo» e perciò ammissibile,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4106 del 13 luglio 1982
«Ai fini dell'ammissibilità in appello della rinnovazione dell'interrogatorio formale, è necessario, per il principio della contestualità ed unitarietà della prova, che tale mezzo istruttorio abbia il requisito della novità cioè verta su fatti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21729 del 23 settembre 2013
«Alla regola secondo cui nel giudizio di legittimità l'elenco dei documenti relativi all'ammissibilità del ricorso, che siano stati prodotti successivamente al deposito di questo, debba essere notificato alle altre parti (art. 372, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 627 del 14 gennaio 2008
«La produzione dell'avviso di ricevimento del piego raccomandato contenente la copia del ricorso per cassazione spedita per la notificazione a mezzo del servizio postale ai sensi dell'art. 149 c.p.c., o della raccomandata con la quale l'ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13916 del 16 giugno 2006
«Nel giudizio di cassazione, l'esistenza del giudicato esterno è, al pari di quella del giudicato interno, rilevabile d'ufficio, non solo qualora emerga da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, ma anche nell'ipotesi in cui il giudicato si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18595 del 5 dicembre 2003
«Nel procedimento per cassazione, che non consente alcuna forma d'istruzione probatoria, è preclusa la produzione di documenti ovvero di altre cose materiali che servano come mezzi di prova di fatti posti a fondamento della domanda o delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6144 del 2 giugno 1993
«Nel giudizio davanti alla corte di cassazione, la produzione di documenti, che, sebbene ammissibile ai sensi dell'art. 372 c.p.c., sia nondimeno avvenuta in modo irrituale per non essere state osservate la formalità di legge, non consente per tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1883 del 27 gennaio 2011
«In tema di rilevabilità del giudicato esterno in sede di legittimità, quando esso si forma per effetto di una pronuncia della Corte di cassazione successiva alla proposizione del ricorso relativo al procedimento nel quale il giudicato s'intende...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18129 del 13 settembre 2005
«Nella nullità della sentenza, ai sensi dell'art. 372 c.p.c., rientra — quale nullità propria o originaria — la nullità derivante da giudicato interno per inammissibilità del ricorso in appello, atteso che tale sentenza, decidendo nonostante il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9942 del 24 maggio 2004
«Le ipotesi di nullità della sentenza che consentono, ex art. 372 c.p.c., la produzione di nuovi documenti in sede di giudizio di legittimità non sono limitate a quelle derivanti da vizi propri dell'atto, per mancanza dei suoi requisiti essenziali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9733 del 29 settembre 1998
«Per nullità della sentenza impugnata, in riferimento all'art. 372, primo comma, c.p.c. sul deposito in cassazione di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi del giudizio, deve intendersi non soltanto quella derivante dai vizi propri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 653 del 2 febbraio 1989
«Le nullità della sentenza — presa in considerazione dall'art. 372 c.p.c. al fine di consentire la produzione di nuovi documenti in cassazione — non sono soltanto quelle derivanti dalla mancanza di requisiti formali della sentenza, ma anche quelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17870 del 24 novembre 2003
«Al fine dell'ammissibilità del ricorso per cassazione, i documenti che dimostrano il regolare conferimento dello jus postulandi devono essere inseriti formalmente tra gli atti del giudizio, mediante la loro espressa indicazione nel contesto del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9093 del 21 giugno 2002
«La produzione di atti e documenti di cui all'art. 372 c.p.c., riguardanti l'ammissibilità del ricorso per cassazione, da parte dell'intimato che abbia proposto tardivamente il controricorso, al quale i documenti siano stati allegati, è valida ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12886 del 19 dicembre 1997
«La parte cui sia stato notificato un atto d'impugnazione nel termine annuale di cui all'art. 327 c.p.c. qualora eccepisca la necessità dell'osservanza del termine breve di cui all'art. 325 dello stesso codice e l'avvenuto superamento del medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10122 del 2 maggio 2007
«Qualora il ricorso per cassazione venga proposto da soggetto diverso da quello nei cui confronti sia stata pronunciata la sentenza impugnata, la documentazione diretta a provare la legittimazione del ricorrente può essere depositata in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11474 del 16 maggio 2006
«Il deposito di documenti nel giudizio di cassazione, che riguardi l'ammissibilità del ricorso, deve essere notificato alle parti anche quando il ricorso sia trattato con il rito camerale, onde tale documentazione non può essere presa in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6940 del 7 maggio 2003
«Quando il giudice di merito dichiari il difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria e la statuizione sul punto non formi oggetto di specifica impugnazione, la pronuncia sulla giurisdizione deve ritenersi assistita dall'efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3778 del 14 aprile 1998
«Nel caso in cui la sentenza di appello declinatoria della giurisdizione del giudice ordinario sia stata impugnata con ricorso per cassazione unicamente per violazione del giudicato interno che si assume essersi formato sulla contraria affermazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 869 del 1 febbraio 1988
«La cosiddetta competenza della Corte di cassazione a Sezioni Unite, ai sensi dell'art. 374, primo comma, c.p.c., riguarda motivi attinenti alla giurisdizione (art. 360, n. 1, stesso codice) espressamente proposti o rilevabili d'ufficio, non anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1878 del 27 gennaio 2011
«La decisione della Corte di cassazione sull'estinzione per rinuncia che sia intervenuta successivamente alla comunicazione della fissazione della trattazione in pubblica udienza o alla notificazione e comunicazione della trattazione in camera di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 287 del 9 gennaio 2009
«La fissazione della trattazione dell'istanza di regolamento preventivo di competenza, così come di giurisdizione, in udienza pubblica e la relativa decisione con sentenza, anziché, ex art. 375 cod. proc. civ., nelle forme del rito camerale con...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 288 del 11 gennaio 2006
«In tema di procedimento di cassazione, la declaratoria di improcedibilità del ricorso può essere adottata con procedura camerale. Difatti, pure se l'art. 375 c.p.c. non richiama espressamente l'ipotesi della improcedibilità del ricorso, questa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3724 del 19 febbraio 2007
«Nel caso di regolamento di competenza, che sia stato assegnato alle Sezioni Unite, per essere stata prospettata una questione di giurisdizione, la relativa decisione va pronunciata in camera di consiglio, poiché anche l'esame di tale questione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10841 del 10 luglio 2003
«L'avvenuta fissazione della trattazione di un'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione in udienza pubblica — anziché, come prescritto dall'art. 375 c.p.c., in camera di consiglio — è pienamente legittima, in quanto non determina alcun...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11963 del 8 giugno 2005
«In tema di procedimento di revocazione delle sentenze della S.C., deve ritenersi che gli avvocati delle parti hanno la facoltà di essere sentiti se compaiono, in quanto l'art. 391 bis c.p.c., mentre fissa direttamente la forma della decisione in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21133 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di cassazione, la notifica dell'avviso di udienza effettuata agli eredi nel luogo di residenza del ricorrente deceduto, sulla scorta della dichiarazione del difensore del resistente, secondo cui sia la parte sia il difensore erano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18721 del 6 settembre 2007
«Nel procedimento dinanzi alla Corte di cassazione in cui il ricorrente non abbia eletto domicilio in Roma, la notifica dell'avviso di udienza al difensore, ai sensi dell'art. 377 c.p.c., deve essere effettuata e si perfeziona con il deposito...»