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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2737 del 26 gennaio 2011
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca del profitto del reato di cui all'art. 648 ter c.p., può riguardare una intera società e il relativo compendio aziendale quando sia riscontrabile un inquinamento dell'intera attività della stessa,...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 33409 del 17 agosto 2009
«In caso di concorso di persone nel reato, la confisca "per equivalente" prevista dall'art. 648 quater c.p. può essere disposta per ciascuno dei concorrenti per l'intera entità del profitto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36913 del 13 ottobre 2011
«Il momento perfezionativo del reato di riciclaggio si individua nella sostituzione dei beni sicché non rileva, ai fini della integrazione del reato, che parte degli oggetti materiali di una condotta continuata di riciclaggio sia pervenuta nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12766 del 29 marzo 2011
«Integra l'elemento oggettivo del reato di riciclaggio anche il mero smontaggio di singoli pezzi, pur privi di codice identificativo, di un bene mobile registrato, come un ciclomotore, di provenienza delittuosa, rientrando tale condotta nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 546 del 11 gennaio 2011
«Integra di per sé un autonomo atto di riciclaggio, poiché il delitto di riciclaggio è a forma libera e potenzialmente a consumazione prolungata, attuabile anche con modalità frammentarie e progressive, qualsiasi prelievo o trasferimento di fondi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24380 del 25 giugno 2010
«L'integrazione del reato di riciclaggio non richiede che il bene oggetto della condotta illecita fuoriesca dalla sfera di disponibilità dell'autore della stessa. (Fattispecie di alterazione dei dati identificativi di autovettura di provenienza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49427 del 23 dicembre 2009
«L'illecito fiscale penalmente rilevante per l'ordinamento del paese straniero nel cui territorio viene integralmente consumato può costituire il reato presupposto necessario per la configurabilità del delitto di riciclaggio dei relativi proventi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44043 del 18 novembre 2009
«Non si ha reato impossibile, in riferimento alla fattispecie criminosa di riciclaggio, ove sia agevole l'accertamento della provenienza illecita della "res". (Fattispecie di riciclaggio di autovettura cui era stata apposta la targa di un'altra, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34511 del 7 settembre 2009
«Il delitto di riciclaggio, pur essendo a consumazione istantanea, è a forma libera e può anche atteggiarsi a reato eventualmente permanente quando il suo autore lo progetti e lo esegua con modalità frammentarie e progressive.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11895 del 18 marzo 2009
«Integra il reato di riciclaggio lo spostamento in territorio estero extracomunitario, a fine di successiva vendita e reimmatricolazione, di un autoveicolo di provenienza furtiva qualora l'agente ponga in essere altre attività idonee ad ostacolare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1439 del 16 gennaio 2009
«In tema di reati contro il patrimonio, il delitto presupposto del reato di riciclaggio può essere costituito anche dal reato di illecita concorrenza con minaccia e con violenza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36940 del 26 settembre 2008
«Ai fini della configurabilità del reato di riciclaggio non si richiede l'accertamento giudiziale del delitto presupposto, né dei suoi autori, né dell'esatta tipologia di esso, essendo sufficiente che sia raggiunta la prova logica della provenienza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19288 del 17 maggio 2007
«La previsione di cui all'art. 648 bis c.p. individua quale tipica modalità operativa del riciclaggio «la sostituzione» cioè la consegna di un bene al riciclatore in cambio di uno diverso, sicché il reato integrato con tale modalità si consuma solo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8432 del 28 febbraio 2007
«In tema di riciclaggio di denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, il criterio per distinguere la responsabilità in ordine a tale titolo di reato dalla responsabilità per il concorso nel reato presupposto — che escluderebbe la prima —...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23396 del 21 giugno 2005
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 648 bis c.p. è irrilevante la circostanza che per il reato presupposto concernente la violazione della normativa tributaria operi la condizione di non punibilità contenuta nell'art. 9 comma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47088 del 9 dicembre 2003
«La disposizione di cui all'art. 648 bis c.p. pur configurando un reato a forma libera, richiede che le attività poste in essere sul denaro, bene od utilità di provenienza delittuosa siano specificamente dirette alla sua trasformazione parziale o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3373 del 21 giugno 1997
«Alla stregua dell'attuale formulazione dell'art. 648 bis c.p., secondo cui il reato di «riciclaggio» ivi contemplato può avere ad oggetto, oltre al danaro, anche «beni o altre utilità» che, al pari del denaro, provengano da delitto non colposo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27292 del 21 giugno 2013
«Il concorrente nel delitto associativo di stampo mafioso può essere chiamato a rispondere in quello di riciclaggio dei beni provenienti dall'attività associativa, sia quando il delitto presupposto sia da individuarsi nei delitti-fine, attuati in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2074 del 16 gennaio 2013
«Il delitto di riciclaggio, che può essere occasionalmente commesso per mezzo della falsificazione di un documento, non assorbe il relativo delitto di falso documentale, non essendo possibile considerare il primo delitto come reato complesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40354 del 8 novembre 2011
«Il concorrente nel delitto associativo mafioso può essere chiamato a rispondere del delitto di riciclaggio dei beni provenienti dall'attività associativa, sia quando il delitto presupposto sia da individuarsi nei delitti fine, attuati in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36779 del 7 novembre 2006
«Costituisce riciclaggio e non ricettazione la condotta di colui che non solo pone in contatto l'acquirente e il venditore, ma che interviene materialmente nel trasferimento del bene in quanto mentre la mediazione è un'attività accessoria al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5505 del 4 febbraio 2014
«Risponde del delitto consumato e non tentato di riciclaggio il soggetto sorpreso dalla polizia giudiziaria nell'atto di smontare un'autovettura rubata, in quanto l'art. 648 bis cod. pen. configura un'ipotesi di reato a consumazione anticipata. (In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49674 del 28 dicembre 2009
«La circostanza attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale (art. 62, comma primo, n. 4 c.p.) non è applicabile ai reati contro la fede pubblica (nella specie spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31635 del 29 luglio 2008
«L'attenuante dei motivi di particolare valore morale e sociale di cui all'art. 62, comma primo, n. 1, c.p. postula che, nell'intenzione dell'agente, l'azione delittuosa sia preordinata ad eliminare una situazione effettivamente esistente, ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29536 del 10 luglio 2013
«La spontanea "ritrattazione" della denuncia non esclude la punibilità del delitto di calunnia, integrando un "post factum" irrilevante rispetto all'avvenuto perfezionamento del reato, eventualmente valutabile quale circostanza attenuante ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2833 del 18 gennaio 2013
«L'attenuante prevista per l'ipotesi che l'imputato si sia adoperato spontaneamente ed efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato non può concorrere con quella della cosiddetta "dissociazione attuosa",...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36612 del 5 ottobre 2007
«In tema di reati paesaggistici, ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante dell'art. 62, n. 6, seconda parte, c.p., costituisce fatto irrilevante l'essersi il reo attivato per ottenere il rilascio dell'autorizzazione in sanatoria, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34342 del 26 settembre 2005
«L'attenuante del ravvedimento attivo (art. 62 n. 6 c.p.) non può essere applicata in riferimento al delitto di omicidio, perché essa implica che le condotte riparatorie siano efficaci, e quindi concretamente elidano o attenuino le conseguenze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17637 del 10 maggio 2005
«Le distinte ed autonome circostanze attenuanti di natura soggettiva previste dall'art. 62 n. 6 c.p. (riparazione totale del danno e ravvedimento operoso) attribuiscono rilievo alla condotta dell'autore del reato successivamente alla consumazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28554 del 24 giugno 2004
«La circostanza attenuante del ravvedimento operoso prevista dalla seconda parte dell'art. 62, n. 6 c.p. ha pacificamente natura soggettiva ed è ravvisabile solo se l'azione è determinata da motivi interni e non influenzata da fattori quali...»