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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12650 del 1 dicembre 1998
«L'atto assunto in assenza del difensore dopo che sia stato disposto il rinvio del dibattimento ai sensi del quinto comma dell'art. 486 c.p.p. per il legittimo impedimento a comparire del difensore medesimo, è nullo ai sensi dell'art. 178, lett....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12385 del 13 dicembre 1995
«La nullità di cui all'art. 471 c.p.p., che prevede la pubblicità dell'udienza, è riconducibile nell'ambito dell'art. 181 c.p.p., e deve essere eccepita, a pena di decadenza ex art. 182 c.p.p., prima del compimento dell'atto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6945 del 28 giugno 1991
«In tema di istruzione dibattimentale, allorché, su richiesta di parte o d'ufficio, il giudice dispone una perizia, deve ritenersi consentita al perito la presentazione di una relazione scritta, prevista in linea generale dall'art. 227 c.p.p. e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23344 del 27 maggio 2003
«Pur operando la disciplina della sospensione dei termini processuali nel periodo feriale anche nel processo di esecuzione, nel caso in cui venga disposto un rinvio di udienza ad una data che cade nel periodo feriale senza che il difensore opponga...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11328 del 10 dicembre 1993
«La comparizione dell'imputato in udienza sana le eventuali nullità del decreto di citazione, a condizione che sia stato conseguito lo scopo sostanziale dell'atto, cioè la conoscenza da parte dell'imputato (e del suo difensore) del capo di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39414 del 22 novembre 2002
«In tema di avviso al difensore per l'udienza di convalida e per il contestuale giudizio direttissimo, una volta accertata l'adeguatezza del mezzo usato, con riguardo al tempo disponibile e all'insussistenza di strumenti di comunicazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4000 del 10 novembre 1999
«La mancata conferma telegrafica della notificazione telefonica dell'avviso di fissazione della data dell'udienza di riesame integra — concernendo la partecipazione non obbligatoria del difensore — una nullità generale a regime intermedio che può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3118 del 8 agosto 1997
«In caso di omessa notifica a uno dei due difensori dell'indagato dell'avviso della udienza di riesame si verifica una nullità a regime intermedio della procedura. Peraltro, qualora il difensore regolarmente avvisato concluda nel merito e l'altro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 443 del 22 marzo 1993
«La parte che si presenti all'udienza camerale fissata dinanzi al tribunale della libertà per la discussione dell'istanza di riesame solo per far rilevare l'irregolarità della citazione ha diritto a un termine, ma tale da essere compatibile con la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 287 del 20 aprile 1994
«La declaratoria da parte del pretore della nullità del decreto di citazione a giudizio per omessa notifica alla persona offesa, anche se frutto di errore, rende il decreto stesso improduttivo degli effetti ad esso collegati dalla legge sicché deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40405 del 14 ottobre 2004
«In tema di valutazione della prova, non può, in linea di principio, attribuirsi maggiore attendibilità, in sè e per sè, al pur lecito ed utilizzabile riconoscimento in udienza dell'imputato da parte del teste, rispetto al precedente atto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6922 del 11 giugno 1992
«Deve ritenersi valido e processualmente utilizzabile il riconoscimento operato in udienza dalla persona offesa, nel corso dell'esame testimoniale, nei confronti dell'imputato presente. Anche nella vigenza del nuovo c.p.p., invero conserva validità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6404 del 2 luglio 1997
«In materia di prove, qualora si sia, in sede di indagini di P.G., proceduto a riconoscimenti informali, e tali riconoscimenti vengano poi reiterati al dibattimento nel corso dell'esame testimoniale, il convincimento del giudice non si fonda sul...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6422 del 1 giugno 1994
«Il diritto alla prova riconosciuto alle parti dall'art. 190, primo comma, c.p.p., implica la corrispondente attribuzione del potere di escludere le prove manifestamente superflue ed irrilevanti, secondo una verifica di esclusiva competenza del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45450 del 9 dicembre 2008
«In tema di prove testimoniali, la mancata citazione per l'udienza dei testimoni già ammessi dal giudice non può, per ciò solo, comportare la decadenza dalla prova, salvo che il giudice, ritenendo la stessa superflua, non provveda motivatamente a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40317 del 10 novembre 2006
«Anche in assenza di una rinuncia del P.M. all'espletamento dell'esame dell'imputato, ritualmente ammesso e fissato, è legittima la revoca dell'ordinanza di ammissione, allorché l'imputato stesso non sia comparso all'udienza stabilita per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 119 del 10 gennaio 1995
«La possibilità di esaminare persone imputate in procedimento connesso (art. 210 c.p.p.) comprende anche coloro nei confronti delle quali, inizialmente imputate nello stesso procedimento, sia poi intervenuta separazione del giudizio (nella specie,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1061 del 5 febbraio 1993
«Se è vero che le norme generali degli artt. 213, 217 c.p.p. prevedono una forma vincolata per la ricognizione, nel senso di un suo caratteristico allestimento formale con conseguente nullità per l'inosservanza di tali formalità, ciò non significa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9693 del 3 marzo 2003
«Deve ritenersi valido e processualmente utilizzabile il riconoscimento operato in udienza dalla persona offesa, nel corso dell'esame testimoniale, nei confronti dell'imputato presente. Anche nella vigenza del nuovo c.p.p., invero conserva validità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4526 del 6 febbraio 2002
«È incompatibile sia con l'ufficio di testimone (art. 197, lett. d), c.p.p.) sia con quello di consulente tecnico (art. 225, comma 3, c.p.p.) l'esperto di neuropsichiatria infantile che abbia partecipato quale ausiliario all'assunzione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13750 del 1 dicembre 1999
«In tema di perizia, il mancato rispetto del termine, di natura ordinatoria, di sei mesi previsto dall'art. 227 c.p.p. per rispondere ai quesiti non comporta la nullità o inutilizzabilità della perizia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 25 settembre 1998
«È legittima l'utilizzazione, ai fini della prova dei fatti accertati, di una sentenza (nella specie di un giudice dell'udienza preliminare), divenuta irrevocabile nel corso del giudizio, a nulla rilevando che al momento dell'acquisizione non lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4086 del 8 maggio 1997
«Dal combinato disposto dell'art. 241 c.p.p. e secondo comma dell'art. 425 c.p.p., emerge l'esistenza, nell'ordinamento processuale, di un principio che impone al giudice la declaratoria della falsità di atti o documenti, quando essa sia accertata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37702 del 3 ottobre 2008
«Nel procedimento di riesame di un decreto di sequestro probatorio o di un decreto di convalida del sequestro probatorio operato dalla polizia giudiziaria l'avviso della data d'udienza deve essere dato solo al pubblico ministero, al difensore del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2489 del 27 luglio 1995
«Il diritto all'indennità di custodia e quello al rimborso delle spese di conservazione della cosa sequestrata si prescrivono giornalmente nel termine di cinque anni di cui all'art. 2948, n. 4 c.c. salvo interruzione provocata da richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14992 del 13 aprile 2011
«Le operazioni di rimozione e riapposizione di sigilli alle cose sequestrate, effettuate dal consulente tecnico del pubblico ministero senza la presenza del magistrato sono affette da nullità relativa, che, incidendo su un atto delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6703 del 9 luglio 1997
«In tema di rimozione e riapposizione di sigilli alle cose sequestrate, qualora le relative operazioni, in violazione dell'art. 261 c.p.p., siano state effettuate dal consulente tecnico del pubblico ministero senza la presenza del magistrato, ciò...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2344 del 1 marzo 1995
«Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo dinanzi al pretore o al conciliatore è governato dalle ordinarie norme del procedimento dinnanzi a questo giudice (artt. 311 e ss. c.p.c.) e non da quelle relative al giudizio dinnanzi al tribunale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 808 del 29 gennaio 1999
«Per il disposto dell'art. 154 c.p.c. la proroga dei termini ordinatori può disporsi anche d'ufficio solo prima della scadenza di essi e perciò, quando siano decorsi interamente senza l'emanazione di alcun provvedimento che ne protragga la durata,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15077 del 13 aprile 2007
«In tema di intercettazioni telefoniche, l'omesso deposito del cosiddetto brogliaccio (documento consistente nella sintesi delle conversazioni intercettate eseguita dalla polizia giudiziaria che procede all'operazione) non è sanzionato da alcuna...»