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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7339 del 2 settembre 1983
«Ai fini della titolarità del diritto di querela deve intendersi per “parte offesa”, il soggetto che patisce la lesione dell'interesse penalmente protetto. Tale è la persona che subisce una diminuzione della propria libertà morale o psichica, per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1770 del 1 marzo 1984
«Nel delitto punito dall'art. 610 c.p. la costrizione mediante violenza o minaccia a fare, tollerare od omettere qualcosa deve essere ingiusta, cioè non autorizzata da alcuna norma giuridica.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2476 del 19 marzo 1984
«Ai fini della configurabilità del reato di estorsione, anche la minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può diventare tale, se l'esercizio del diritto è finalizzato a conseguire un profitto non dovuto. Tuttavia, la semplice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3232 del 11 aprile 1984
«In tema di delitto di estorsione sussistono gli estremi dell'idoneità della minaccia tutte le volte che, nell'apprezzamento dell'intera fattispecie e con riguardo alla volontà sopraffattrice dell'agente e alle particolari condizioni della vittima...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4230 del 9 maggio 1984
«In tema di rapina, ai fini della minaccia costitutiva del reato anche un'arma scarica o inefficiente può avere forza coercitiva e idoneità a rappresentare il pericolo in vista del quale è impedita la libera determinazione della volontà della vittima.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8731 del 18 ottobre 1984
«Il delitto di estorsione è configurabile sia quando si minaccia una denunzia, una querela o una citazione, diretta più che al riconoscimento di un diritto, alla realizzazione di un profitto ingiusto, sia quando la violenza o la minaccia — perfino...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1683 del 16 febbraio 1985
«In tema di rapina l'integrità delle riparazioni, ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 6 c.p., deve sussistere nei confronti di tutte le persone danneggiate, comprese quelle che hanno subito la violenza o, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7455 del 26 luglio 1985
«I delitti di sequestro di persona e di violenza privata o a pubblico ufficiale, pur avendo in comune l'elemento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8261 del 25 settembre 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di rapina, costituisce minaccia idonea anche una pistola giocattolo, impugnata in scarse condizioni di visibilità, poiché essa può avere forza coercitiva e far sorgere ugualmente la rappresentazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9513 del 22 ottobre 1985
«Ad integrare la minaccia finalizzata all'estorsione è sufficiente quella implicita di non poter ottenere la restituzione del maltolto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12855 del 17 novembre 1986
«Si configura il delitto di rapina anche quando la derelizione della cosa da parte della vittima avvenga ad opera della stessa purché essa vittima si trovi nella piena soggezione del suo oppressore. Infatti, in tal caso, si è in presenza di un atto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13333 del 29 novembre 1986
«Allorché il ladro solleciti il derubato al versamento di una somma per farlo rientrare in possesso del bene sottrattogli, è sempre configurabile il delitto di estorsione, in quanto la costrizione è determinata dalla minaccia implicita e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14458 del 23 dicembre 1986
«In tema di rapina aggravata dal numero delle persone, la suddetta aggravante è configurabile anche se la violenza o la minaccia, commessa materialmente da uno solo dei concorrenti, è, comunque, esercitata in maniera indiretta anche dagli altri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2664 del 7 aprile 1986
«Presupposto del reato di violenza privata è che il fatto di violenza o minaccia non sia specificamente preveduto come reato o aggravante di reato da un'altra disposizione di legge. In tale ipotesi il titolo speciale di violenza privata viene...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 12 maggio 1986
«Nel delitto di estorsione e in quello di rapina il dolo deve essere escluso e il fatto può essere qualificato come esercizio arbitrario delle proprie ragioni nell'ipotesi in cui l'autore della violenza o della minaccia abbia agito nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3824 del 17 maggio 1986
«Per configurarsi il reato di estorsione è sufficiente che la minaccia, che è elemento costitutivo, sia tale da incutere una coercizione dell'altrui volontà ed a nulla rileva che il soggetto passivo in effetti non si sia intimidito né rileva la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5560 del 13 giugno 1986
«Per la configurabilità dell'aggravante speciale del delitto di danneggiamento ex art. 635, secondo comma, n. 1, c.p., costituita dal fatto commesso con violenza o minaccia, non è necessario che queste ultime costituiscano un mezzo per vincere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7062 del 5 luglio 1986
«Per configurarsi il tentativo di rapina, non è sufficiente che l'attività dell'agente sia virtualmente idonea a produrre l'impossessamento della cosa mobile altrui mediante violenza o minaccia e che la direzione degli atti sia univoca, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7380 del 11 luglio 1986
«La minaccia idonea a configurare il delitto di estorsione può assumere forme ben diverse, come quella della prospettazione di azioni giudiziarie, che si traduce in un male ingiusto nel caso di pretestuosità della richiesta, o come quella della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7400 del 11 luglio 1986
«La sottrazione, con violenza o minaccia, di denaro o altra cosa mobile alla vittima, costituisce rapina e non esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona, quando la pretesa nasca da un fatto illecito e non possa, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10082 del 28 settembre 1987
«La circostanza aggravante del numero delle persone nel reato di estorsione è configurabile anche nell'ipotesi in cui la violenza o minaccia sia esercitata in forma mediata, a mezzo di lettera, telefono o nuncius, quando il soggetto passivo abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10877 del 16 ottobre 1987
«Ai fini della consumazione del reato di estorsione, non è necessario che il profitto sia stato materialmente realizzato, essendo sufficiente la mera disponibilità del bene acquisito attraverso la violenza o la minaccia.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1207 del 31 gennaio 1987
«Nell'ipotesi in cui il responsabile del delitto di usura ponga in essere una minaccia per ottenere il pagamento degli interessi usurari, è configurabile il delitto di estorsione e non quello di ragion fattasi, poiché l'agente è consapevole di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1371 del 6 febbraio 1987
«Ai fini della sussistenza del delitto di sequestro di persona, di cui all'art. 605 c.p., il mezzo adoperato per privare la vittima della libertà personale può consistere anche in minacce atte a creare una persistente situazione di annullamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4137 del 4 aprile 1987
«Il delitto di rapina si consuma nel momento in cui la cosa, pur rimanendo nella sfera di vigilanza del soggetto passivo, entra nell'orbita della disponibilità dell'agente, non avendo giuridica rilevanza né il criterio spaziale inerente al luogo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4554 del 14 aprile 1987
«Ai fini dell'esimente dello stato di necessità occorre, che l'azione delittuosa sia commessa per evitare un pericolo che abbia il carattere dell'attualità. Questo requisito postula anzitutto che il pericolo sia presente quando il soggetto agisce e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 752 del 22 gennaio 1987
«In tema di rapina, la consumazione del delitto si realizza non appena l'agente si sia impossessato, con violenza o minaccia, della cosa, e cioè allorché la cosa sottratta passi nella esclusiva detenzione e nella materiale disponibilità del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 764 del 22 gennaio 1987
«Il cliente di una prostituta che, a fronte della prestazione mercenaria effettuata, ottenga la restituzione della somma di danaro versata per essa, con violenza o minaccia, commette il delitto di rapina in quanto, trattandosi di negozio nullo per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8765 del 28 luglio 1987
«Costituisce rapina consumata, e non tentata, il fatto dell'agente il quale abbia costretto gli occupanti di un'autovettura a scendere, spossessandoli dell'autovettura medesima sotto la minaccia della pistola, e si sia seduto al posto di guida,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8773 del 28 luglio 1987
«La locuzione «più persone», usata dal legislatore penale al n. 1 del terzo comma dell'art. 628 c.p. — rapina aggravata dalla violenza o minaccia commessa da più persone riunite — esprime il concetto di pluralità, che sussiste anche nel caso di due...»