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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16471 del 15 luglio 2009
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, il consulente può avvalersi dell'opera di esperti specialisti, al fine di acquisire, mediante gli opportuni e necessari sussidi tecnici, tutti gli elementi di giudizio, senza che sia necessaria una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6502 del 10 maggio 2001
«Il consulente d'ufficio, pur in mancanza di espressa autorizzazione del giudice, può, ai sensi dell'art. 194, primo comma, c.p.c., assumere informazioni da terzi e procedere all'accertamento dei fatti accessori costituenti presupposti necessari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4908 del 9 ottobre 1985
«Il consulente tecnico d'ufficio non è tenuto a riportare nelle conclusioni della relazione i risultati di tutte le indagini, dovendo valutarsi la legittimità e concludenza dell'elaborato nella sua globalità e non essendo, in ogni caso, necessario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20821 del 26 settembre 2006
«Poiché la consulenza stragiudiziale è una semplice allegazione difensiva, di carattere tecnico, il giudice di merito può disattenderne le conclusioni senza obbligo di analizzarle e confutarle, e senza perciò incorrere in vizio di motivazione, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8240 del 29 agosto 1997
«Poiché la consulenza stragiudiziale è una semplice allegazione difensiva, di carattere tecnico, il giudice di merito può disattendere le conclusioni in essa contenute senza obbligo di analizzarle e confutarle, e senza perciò incorrere in vizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 245 del 10 gennaio 1995
«Le consulenze tecniche di parte non costituiscono mezzi di prova ma allegazioni difensive di contenuto tecnico che, se non confutate esplicitamente, devono ritenersi implicitamente disattese. Tuttavia, quando i rilievi contenuti nella consulenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39471 del 24 settembre 2013
«È legittima la statuizione - pronunciata in sede di appello - di condanna alle spese a favore della parte civile, ancorché quest'ultima non abbia presentato in tale sede le proprie conclusioni, stante il principio di immanenza della costituzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7021 del 13 febbraio 2014
«Alla morte della persona costituita parte civile non conseguono gli effetti della revoca tacita né quelli interruttivi del rapporto processuale previsti dall'art. 300 c.p.c. - inapplicabili al processo penale, ispirato all'impulso d'ufficio - in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6641 del 12 febbraio 2014
«Costituisce revoca implicita della costituzione di parte civile la formulazione nel giudizio di primo grado di conclusioni orali consistenti nella richiesta "di condanna degli imputati come richiesto dal pubblico ministero", senza alcun richiamo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9933 del 9 marzo 2015
«Nel caso di fatto diverso a seguito di contestazione suppletiva effettuata dal P.M. in udienza, la parte civile già costituita non deve rinnovare la costituzione, ma può limitarsi a modificare nelle conclusioni la domanda già proposta sia con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33228 del 28 luglio 2014
«Il difensore della parte civile cui sia stata conferita procura speciale a norma dell'art. 100 cod. proc. pen., può designare un sostituto, che ha facoltà di svolgere in dibattimento ogni attività e, quindi, anche di presentare le conclusioni in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53420 del 22 dicembre 2014
«La motivazione "per relationem" di un provvedimento giudiziale è da considerare legittima quando: 1) faccia riferimento, recettizio o di semplice rinvio, a un legittimo atto del procedimento, la cui motivazione risulti congrua rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8585 del 26 febbraio 2015
«Il giudice dell'esecuzione può porre a base della decisione soltanto le prove che siano state formalmente ammesse prima delle conclusioni delle parti; ne consegue che è affetta da nullità ex art. 178, comma primo, lett. b) e c), cod. proc. pen.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13809 del 31 marzo 2015
«In tema di motivi di ricorso per cassazione, non sono deducibili censure attinenti a vizi della motivazione diversi dalla sua mancanza, dalla sua manifesta illogicità, dalla sua contraddittorietà (intrinseca o con atto probatorio ignorato quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27928 del 26 giugno 2013
«In tema di misure cautelari personali, l'obbligo di motivare l'ordinanza applicativa di misure coercitive nonché quella di conferma in sede di riesame non può ritenersi assolto dalla semplice riedizione del compendio investigativo, facendo leva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11150 del 16 marzo 2015
«Il giudizio per la riparazione dell'ingiusta detenzione è del tutto autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione, impegnando piani di indagine diversi e che possono portare a conclusioni del tutto differenti sulla base dello stesso materiale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39500 del 24 settembre 2013
«Il giudizio per la riparazione dell'ingiusta detenzione è del tutto autonomo rispetto al giudizio penale di cognizione, impegnando piani di indagine diversi e che possono portare a conclusioni del tutto differenti sulla base dello stesso materiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29313 del 9 luglio 2015
«Nell'udienza preliminare, la richiesta di giudizio abbreviato può essere presentata dopo la formulazione delle conclusioni da parte del pubblico ministero, ma non oltre il momento in cui il difensore dell'imputato formula le proprie conclusioni...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20214 del 15 maggio 2014
«Il rigetto o la dichiarazione d'inammissibilità della richiesta di giudizio abbreviato non subordinata a integrazioni istruttorie, quando deliberati illegittimamente, pregiudicano, oltre alla scelta difensiva dell'imputato, la sua aspettativa di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9687 del 5 marzo 2015
«Il giudice che, senza aver assunto le testimonianze a discarico ammesse, invita le parti alla discussione, esercita implicitamente il potere di revoca dell'ammissione della prova e non ha un obbligo di motivazione esplicita in sentenza dei motivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8326 del 24 febbraio 2015
«Qualora dall'eventuale accoglimento dell'impugnazione proposta dall'imputato non possa derivare alcun pregiudizio alla parte civile, quest'ultima, non avendo interesse a formulare proprie conclusioni nel conseguente giudizio, pur se esercita il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35722 del 29 agosto 2013
«È inammissibile per difetto di interesse il ricorso proposto dal Pubblico Ministero avverso la sentenza di condanna priva di motivazione, in quanto nel nostro ordinamento non sussiste la possibilità di proporre impugnazioni che si risolvano in una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14141 del 8 aprile 2015
«La disposizione dell'art. 570, comma terzo, cod. proc. pen., in virtù della quale il rappresentante del pubblico ministero che ha presentato le conclusioni e che ne fa richiesta nell'atto di appello, può partecipare al successivo grado di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15806 del 8 aprile 2014
«Il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di appello, stante la unitarietà dell'ufficio di procura generale, può proporre impugnazione, nei casi stabiliti dalla legge e quali che siano state le conclusioni del rappresentante del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19762 del 8 maggio 2013
«Non costituisce rinuncia all'impugnazione la formulazione, da parte del Procuratore generale di udienza, di conclusioni contrarie all'appello precedentemente proposto da un altro ufficio del P.M. (Fattispecie relativa ad una richiesta di parziale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2927 del 3 giugno 1997
«Non possono essere dedotte come motivo di ricorso per cassazione avverso provvedimento adottato dal tribunale del riesame pretese manchevolezze o illogicità motivazionali di detto provvedimento, rispetto a elementi o argomentazioni difensive in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2176 del 21 febbraio 1994
«In tema di sindacato del vizio di motivazione, il compito del giudice di legittimità non è quello di sovrapporre la propria valutazione a quella operata dai giudici di merito in ordine alla affidabilità delle fonti di prova ma di stabilire se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 2153 del 17 gennaio 2017
«La sentenza che dichiara l'improcedibilità dell'azione penale o l'estinzione del reato, quantunque resa su conformi conclusioni del P.M. e della difesa, se pronunciata in pubblica udienza dopo la costituzione delle parti, va comunque considerata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 48765 del 17 novembre 2016
«Il principio di immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, comma secondo, cod. proc. pen., riguarda l'effettivo svolgimento dell'intera attività dibattimentale, ed, in particolare, le acquisizioni probatorie, restandone esclusa l'attività...»