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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12977 del 11 dicembre 1998
«In tema di richiesta di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'art. 25 della legge 7 agosto 1990, n. 21, coincidendo il termine di trenta giorni dalla richiesta dell'interessato formulata ex art. 328, comma secondo, c.p. con il termine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21211 del 24 maggio 2001
«Non integra il reato di evasione l'allontanamento dal luogo degli arresti domiciliari del soggetto nei cui confronti sia già intervenuta sentenza di condanna a pena non detentiva, ancorché non sia ancora stato adottato un formale provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11000 del 3 novembre 1994
«A norma dell'art. 385, comma 3, c.p., risponde del reato di evasione l'imputato che, essendo agli arresti nella propria abitazione — intesa come il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39217 del 23 settembre 2013
«Non integra il reato di elusione del provvedimento del giudice civile che ha disposto la nomina dell'amministratore di sostegno la condotta di chi, con il consenso del destinatario del provvedimento adottato a norma dell'art. 404 c.c., trasferisce...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3769 del 25 marzo 1998
«Il provvedimento, adottato ai sensi dell'art. 700 c.p.c., di inibizione a un circolo ricreativo allo svolgimento di attività comportanti una rumorosità superiore a una determinata soglia (nella specie tre decibel) è da ritenere dato sia per la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27881 del 30 giugno 2003
«Anche a seguito della privatizzazione del pubblico impiego, l'atto di collocamento in aspettativa, adottato da un dirigente amministrativo, costituisce atto pubblico, in quanto espressione di potere autoritativo e certificativo incidente sul...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4451 del 29 gennaio 2008
«Integra il reato di falsità ideologica commessa dal p.u. in atto pubblico (art. 479 c.p.) — e non quello di falsità ideologica commessa dal p.u. in certificati o autorizzazioni amministrative (art. 480 c.p.) — la condotta del medico di base che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2217 del 22 gennaio 2001
«La responsabilità per colpa generica, per imprudenza, imperizia e negligenza, a carico del datore di lavoro per lesioni colpose al lavoratore rimasto vittima di infortunio sul lavoro, non può essere esclusa dalla semplice osservanza di norme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31302 del 19 agosto 2005
«L'obbligo di eliminare la fonte di pericolo su una pubblica via o di apprestare adeguate protezioni, ripari, cautele ed opportune segnalazioni sorge nel momento in cui la strada presenti situazioni tali da costituire un'insidia o un trabocchetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2478 del 26 marzo 1986
«In caso di decesso per annegamento in una vasca di irrigazione, risponde di omicidio colposo il proprietario del fondo che, avendolo lasciato aperto e accessibile a chiunque, non abbia adottato quelle precauzioni suggerite dalla comune esperienza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7588 del 4 agosto 1982
«Nell'ipotesi di decesso di persona caduta in uno scavo esistente in un fondo, risponde del delitto di omicidio colposo il proprietario del fondo medesimo, qualora egli non abbia adottato tutte le cautele necessarie ad evitare cadute nel fosso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8031 del 7 luglio 1998
«La cronaca giudiziaria è lecita quando venga esercitata correttamente, limitandosi a diffondere la notizia di un provvedimento giudiziario in sè, specie ove adottato nei confronti di persona investita di pubbliche funzioni, ovvero a riferire o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19883 del 6 ottobre 2015
«La diligenza esigibile dalla P.A. nel compimento dei propri atti, ivi compresa l'adozione di provvedimenti amministrativi, va valutata col criterio dettato dagli artt. 1176, comma 2, c.c., applicabile anche alle ipotesi di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7131 del 21 luglio 1998
«Il regolamento preventivo di giurisdizione, inammissibile nei procedimenti cautelari stante la reclamabilità del provvedimento, positivo o negativo, adottato a conclusione degli stessi, è invece ammissibile nei procedimenti possessori quando esso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1127 del 24 maggio 2003
«Nel procedimento previsto dall'art. 28 della legge n. 300 del 1970, l'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione non è preclusa dalla pendenza del giudizio di opposizione avverso il decreto adottato dal giudice sull'istanza di repressione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 16700 del 23 luglio 2014
«Il provvedimento di sospensione del processo adottato dal giudice di pace è impugnabile con il regolamento necessario di competenza, non ostandovi l'art. 46 cod. proc. civ. che, pur sancendo l'inapplicabilità nei giudizi davanti al giudice di pace...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10993 del 14 maggio 2007
«La domanda ex art. 96, secondo comma, c.p.c., in relazione a provvedimenti cautelari adottati nel corso del giudizio di primo grado deve essere proposta in detto grado di giudizio, dovendosi al fine della valutazione della tempestività della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20698 del 10 settembre 2013
«Non sussiste giudicato implicito sulla giurisdizione allorché l'interesse a sollevare l'eccezione del difetto di giurisdizione, nella specie per aver invaso la sfera delle attribuzioni riservate al legislatore, annullando una norma regolamentare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16227 del 31 luglio 2015
«Il decreto emesso dalla corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto, ai sensi dell'art. 333 c.c., allo scopo di regolare l'esercizio della potestà genitoriale (ora responsabilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 974 del 13 gennaio 2015
«In tema di misure cautelari personali, la Corte di cassazione, quando rileva l'incompetenza del giudice che ha adottato il provvedimento coercitivo deve annullare senza rinvio l'ordinanza del tribunale del riesame e il provvedimento genetico di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10075 del 10 marzo 2015
«L'esistenza di una causa d' incompatibilità, non incidendo sulla capacità del giudice, non determina la nullità del provvedimento adottato, ma costituisce esclusivamente motivo di astensione e ricusazione, da far valutare tempestivamente con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24919 del 12 giugno 2014
«L'esistenza di cause di incompatibilità ex art. 34 cod. proc. pen., non incidendo sulla capacità del giudice, non determina la nullità del provvedimento adottato, ma costituisce esclusivamente motivo di astensione e di ricusazione, che deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10160 del 10 marzo 2015
«In assenza di una espressa dichiarazione di conservazione di efficacia degli atti nel provvedimento che accoglie la dichiarazione di astensione o di ricusazione, gli atti compiuti in precedenza dal giudice astenutosi o ricusato devono considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23617 del 30 maggio 2013
«Non è abnorme il provvedimento con cui il G.i.p. consente la costituzione di parte civile all'udienza fissata per decidere sull'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, trattandosi di atto che, pur eccentrico rispetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15085 del 31 marzo 2003
«È abnorme la sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., pronunciata de plano dal giudice per le indagini preliminari, investito della richiesta di giudizio immediato da parte dell'imputato, opponente al decreto penale di condanna, il quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39974 del 27 novembre 2002
«È abnorme il provvedimento della Corte d'appello, adottato quale giudice dell'esecuzione, di correzione d'ufficio dell'errore materiale contenuto nel dispositivo di una sentenza che indicava come pena detentiva irrogata l'arresto anziché la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27856 del 26 luglio 2005
«Integra la nullità prevista dall'art. 178, comma 1 lett. a), c.p.p. il provvedimento di assegnazione degli affari o di sostituzione del giudice impedito, adottato in violazione di specifiche disposizioni delle leggi di ordinamento giudiziario...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11766 del 29 marzo 2012
«Il provvedimento di revoca dell'indulto, che sia adottato d'ufficio dal giudice dell'esecuzione, è affetto da nullità assoluta, ai sensi dell'art. 178, comma primo, lett. b) cod. proc. pen., perché il procedimento di esecuzione, salvo che per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47009 del 13 ottobre 2009
«È illegittimo il provvedimento con cui il P.M. ordini alla direzione di una Casa circondariale l'esibizione della corrispondenza relativa a un detenuto, quando sia stato adottato in violazione della normativa penitenziaria (art. 18-ter L. n. 354...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26711 del 19 giugno 2013
«Nei procedimenti relativi a misure cautelari personali non è consentita l'astensione dalle udienze da parte del difensore che aderisca ad una protesta di categoria, in quanto l'art. 4 del Codice di "Autoregolamentazione delle astensioni dalle...»