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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8288 del 19 giugno 2000
«In tema di responsabilità dell'appaltatore per rovina e difetti di cose immobili, al termine decadenziale previsto dall'art. 1669 c.c. in relazione alla denuncia, la quale si pone come necessario presupposto per poter agire per il risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11642 del 29 luglio 2003
«Il diritto di recesso esercitabile ad nutum dal committente in qualsiasi momento dell'esecuzione del contratto di appalto non presuppone necessariamente uno stato di regolare svolgimento del rapporto, ma, al contrario, stante l'ampiezza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4783 del 13 luglio 1983
«Anche nell'appalto continuativo o periodico di servizi trova applicazione l'art. 1671 c.c., in tema di recesso unilaterale del committente, in relazione all'esigenza di evitare che lo stesso resti vincolato pure quando sia venuta meno la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1174 del 5 aprile 1976
«La vendita «in danno» della merce trasportata, fatta eseguire dal vettore marittimo per il soddisfacimento del nolo, in caso di ingiustificato mancato ritiro della merce stessa, è illegittima, e comporta l'obbligo del vettore stesso al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5573 del 23 giugno 1997
«In tema di trasporto di cose, il mancato esperimento dell'accertamento tecnico preventivo previsto dall'art. 1697, terzo comma c.c., al fine di far acclamare, prima della loro riconsegna, l'identità e lo stato delle cose trasportate, non preclude...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3537 del 10 giugno 1982
«Nel caso di contratto di trasporto con rispedizione, previsto dall'art. 1699 cod. civ., i) ventre si obbliga verso il mittente ad eseguire il trasporto per una sola parte del percorso complessivo, obbligandosi altresì a concludere, in nome proprio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 698 del 21 gennaio 1995
«Nel trasporto di merci concordato dal mittente con un unico vettore, il quale si avvalga per l'esecuzione del contratto di un altro vettore con il quale stipuli un contratto di subtrasporto (ipotesi diversa da quella del trasporto cumulativo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6384 del 8 giugno 1993
«A differenza che nel mandato, in cui chi accetta l'incarico volto alla conclusione di un affare è tenuto all'obbligo di curarne l'esecuzione e cioè a svolgere una determinata attività giuridica con diritto al compenso da parte del mandante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4032 del 14 giugno 1988
«Il mandato si distingue dalla mediazione perché chi accetta l'incarico, nel mandato, ha l'obbligo giuridico di curarne la esecuzione ed acquista il diritto al compenso indipendentemente dal risultato raggiunto, mentre a tale obbligo non è tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9264 del 19 aprile 2010
«L'istituto del rendiconto, previsto dall'art. 1713, comma primo, c.c. (che trova il suo riferimento in sede processuale nell'art. 263 c.p.c.) è incompatibile con il mandato "ad litem" di cui all'art. 84, comma primo, c.p.c., che abilita il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11139 del 26 ottobre 1995
«Perché possa essere considerata obbligatoria la procedura di rendiconto di cui agli artt. 263 ss. c.p.c., non è sufficiente che, in relazione ad uno specifico rapporto, sia previsto l'obbligo del rendiconto a carico di uno o più soggetti,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4719 del 26 agosto 1982
«L'obbligo di rendiconto del mandatario, il quale normalmente insorge per effetto ed alla data di cessazione del rapporto, può essere contrattualmente previsto in termini periodici, durante l'esecuzione del rapporto stesso (nella specie, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11683 del 22 novembre 1997
«Nel contratto di commissione, essendo l'oggetto del contratto, l'acquisto o la vendita di beni per conto del committente, la provvigione anche quando ë previsto un diritto di esclusiva, è più specificamente legata agli affari direttamente conclusi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 28 novembre 1981
«Poiché la funzione dello «star del credere», previsto dall'art. 1736 c.c., è quella di attribuire al commissionario, nei confronti del committente, una specifica responsabilità «per l'esecuzione dell'affare» più intensa e rigorosa di quella che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11915 del 17 novembre 1995
«Lo spedizioniere che abbia assunto l'incarico di provvedere (nella specie, curando l'esecuzione di pagamento contro documenti) alla riscossione del prezzo della fornitura eseguita dal mandante al destinatario del trasporto — operazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«Affinché lo spedizioniere, che normalmente è obbligato a concludere con altri in nome proprio e per conto di colui che gli ha conferito l'incarico, il contratto di trasporto, acquisti la veste di spedizioniere-vettore a norma dell'art. 1741 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5372 del 1 giugno 1998
«Caratteri distintivi del contratto di agenzia nel quale il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. costituisce un elemento naturale sono la continuità e la stabilità dell'attività dell'agente non escluse ex post dalla esiguità del numero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1673 del 10 marzo 1984
«Ai fini della qualificazione di un rapporto come di agenzia, anziché di lavoro subordinato, mentre non è influente la mera definizione giuridica (nomen iuris) del rapporto indicata dalle parti, per contro è rilevante il richiamo nel relativo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21073 del 9 ottobre 2007
«Il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. è elemento non essenziale ma naturale del contratto di agenzia e, quindi, può essere derogato dalle parti in forza di clausola espressa ovvero di una tacita manifestazione di volontà, desumibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«Nel contratto di agenzia, la clausola di esclusiva, in difetto di diverse, specifiche, pattuizioni, ha un ambito di efficacia coincidente con l'oggetto del mandato, con la conseguenza che gli affari non ricompresi tra quelli che l'agente deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5822 del 7 dicembre 1978
«Il concetto di «zona» nel cui ambito l'agente assume stabilmente l'incarico di promuovere, per conto del preponente, la conclusione di contratti (art. 1742 c.c.) ha unicamente un significato territoriale geografico, riferentesi all'ambito nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10774 del 7 giugno 2004
«In tema di contratti di agenzia, la regola stabilita dall'Accordo economico collettivo del 19 dicembre 1979 per i contratti stipulati a partire dal gennaio 1980, in base alla quale le parti individuali sono obbligate, senza possibilità di deroga,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3309 del 27 marzo 1991
«Con riferimento alla disciplina legale del contratto di agenzia, ove l'incarico di riscuotere crediti del preponente sia previsto fin dall'inizio nella convenzione regolatrice del rapporto, il compenso per tale attività deve presumersi compreso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3869 del 17 febbraio 2011
«Al fine di stabilire se lo scioglimento del contratto di agenzia sia avvenuto per fatto imputabile al preponente o all'agente può essere utilizzato per analogia il concetto di giusta causa previsto per il lavoro subordinato, pur nella diversità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20497 del 25 luglio 2008
«Il recesso per giusta causa previsto dall'art. 2119 c.c. si applica anche al contratto di agenzia purché vi sia un'inadempienza imputabile all'agente, la quale, per la sua gravità, non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto. Non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14771 del 4 giugno 2008
«In tema di rapporto di agenzia, il collegamento economico-funzionale fra imprese (nel caso di specie, società di assicurazione) facenti parte dello stesso gruppo pur non realizzando un'unitaria soggettività giuridica, né essendo sufficiente a far...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19678 del 10 ottobre 2005
«Nel contratto di agenzia, pur nella sostanziale diversità delle rispettive prestazioni e della relativa configurazione giuridica, per stabilire se lo scioglimento del contratto stesso sia avvenuto o non per un fatto imputabile al preponente o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21279 del 15 ottobre 2010
«Nel contratto di agenzia, analogamente a quanto previsto nei rapporti di lavoro privi di stabilità, ove non ricorra l'ipotesi della giusta causa, la parte che recede è obbligata a darne preavviso nel termine stabilito ai sensi dell'art. 1750 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4056 del 19 febbraio 2008
«A seguito della sentenza, della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, 23 marzo 2006, in causa C465/04, interpretativa degli artt. 17 e 19 della direttiva 86/653, ai fini della quantificazione dell'indennità di cessazione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16347 del 24 luglio 2007
«In relazione ai criteri di quantificazione dell'indennità in caso di cessazione del rapporto di agenzia, l'art. 17 della direttiva 86/653/CEE del Consiglio del 18 dicembre 1986, relativa al coordinamento del diritto degli Stati membri concernenti...»