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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15058 del 25 ottobre 2002
«Il rinvio de quo, difatti, deve intendersi operato al testo vigente del citato art. 59 legge fall., così come modificato per effetto della predetta declaratoria di incostituzionalità, con la conseguenza che anche i crediti vantati dai lavoratori...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24231 del 4 giugno 2003
«Ai fini del reato di cui all'art. 217 comma primo n. 2 l. fall., operazioni di grave imprudenza sono quelle caratterizzate da alto grado di rischio, prive di serie e ragionevoli prospettive di successo economico, le quali, avuto riguardo alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27515 del 18 giugno 2004
«Il reato di bancarotta semplice documentale è punibile a titolo tanto di dolo quanto di colpa, come appare desumibile dalla struttura della norma incriminatrice la quale, nel punire l'imprenditore che non tenga o tenga irregolarmente le prescritte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43101 del 22 novembre 2007
«In tema di bancarotta fraudolenta, il divieto di costituzione di parte civile dei creditori uti singuli — salvo che questi intendano far valere un titolo di azione propria personale — sancito dall'art. 240 L. fall., si estende indifferentemente ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42608 del 24 novembre 2005
«Ai sensi dell'art. 240, secondo comma, L. fall., i creditori sono legittimati uti singuli ad esercitare l'azione civile nel procedimento penale per il delitto di bancarotta fraudolenta quando intendano far valere un titolo di azione propria,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5727 del 23 marzo 2004
«In caso di dichiarazione di fallimento intervenuta nelle more del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dal debitore ingiunto poi fallito, il curatore non è tenuto a riassumere il giudizio di opposizione perché, se il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22711 del 8 novembre 2010
«Il giudizio di opposizione allo stato passivo è regolato - ai sensi dell'art. 99 legge fall., novellato dal d.l.vo n. 169 del 2007 - dal principio dispositivo, come qualunque ordinario giudizio di cognizione a natura contenziosa, per cui il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7211 del 16 gennaio 1999
«Ed invero dalla confisca consegue un istantaneo trasferimento a titolo originario in favore del patrimonio dello Stato del bene, del credito o della somma di denaro che ne costituisce l'oggetto, pertanto, la successiva invalidazione della norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3688 del 15 febbraio 2011
«Il giudizio di opposizione all'esecuzione non è soggetto alla sospensione feriale dei termini, nemmeno quando l'opposto abbia formulato una domanda riconvenzionale subordinata finalizzata ad ottenere, nel caso di accoglimento dell'opposizione, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25143 del 14 ottobre 2008
«Allorché venga riformata in appello una sentenza già posta in esecuzione forzata, il debitore esecutato ha diritto alla restituzione non solo del capitale pagato sulla base del titolo successivamente riformato, ma anche delle somme corrisposte a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9851 del 10 ottobre 1997
«La proprietà e gli altri diritti reali di godimento appartengono alla categoria dei diritti «autodeterminati», individuati in base alla sola indicazione del loro contenuto, rappresentato dal bene che ne forma l'oggetto, sicché nelle azioni ad essi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3114 del 3 marzo 2001
«Nel rito del lavoro, al ricorso per ingiunzione è applicabile l'onere per il creditore procedente di indicare gli elementi essenziali dell'azione, ossia il fondamento o titolo causa petendi e l'oggetto petitum della pretesa azionata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9693 del 23 aprile 2009
«La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di un determinato numero di mensilità di retribuzione costituisce valido titolo esecutivo per la realizzazione del credito anche quando, nonostante l'omessa indicazione del preciso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17134 del 23 agosto 2005
«Il credito azionato «in executivis» dal difensore del lavoratore munito di procura nella sua veste di distrattario delle spese di lite, ancorché consacrato in un provvedimento del giudice del lavoro, non condivide la natura dell'eventuale credito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 21 maggio 2003
«Il credito vantato dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per le somme trattenute sullo stipendio e versate all'Inps a titolo di contribuzione previdenziale, nel caso in cui sia accertata l'insussistenza del debito previdenziale, ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10841 del 8 giugno 2004
«Ai crediti previdenziali e assistenziali maturati anteriormente al 1 gennaio 1992 non si applica la norma di cui all'art. 16, comma sesto, della legge n. 412 del 1991, secondo la quale l'importo dovuto a titolo di interessi va portato in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12869 del 4 settembre 2002
«In tema di crediti soggetti alla disciplina dettata, quanto a interessi legali e rivalutazione monetaria, dall'art. 429 c.p.c., nei quali rientrano i crediti previdenziali e assistenziali, poiché la rivalutazione monetaria, non corrisposta al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6127 del 7 luglio 1997
«Nei crediti per prestazioni previdenziali, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, la rivalutazione monetaria costituisce una componente essenziale del credito e quindi, nel caso in cui venga corrisposto in ritardo il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5895 del 26 giugno 1996
«Dal rapporto assistenziale e da quello previdenziale non scaturisce una singola e complessiva obbligazione avente ad oggetto una prestazione unitaria da assolvere ratealmente, ma deriva una serie di obbligazioni a cadenza periodica, ciascuna delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11048 del 22 dicembre 1994
«Con riguardo ai crediti soggetti al regime derivante, quanto a interessi legali e rivalutazione monetaria, dall'art. 429, comma 3, c.p.c. - nei quali rientrano, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, anche i crediti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8533 del 12 aprile 2006
«In tema di interessi legali e rivalutazione monetaria sui ratei pensionistici erogati successivamente al centoventunesimo giorno dalla domanda amministrativa e di prescrizione del relativo credito, il termine decennale non può rimanere sospeso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17126 del 3 dicembre 2002
«La rivalutazione monetaria e gli interessi legali costituiscono una componente essenziale dei ratei delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili e a loro corrisposte in ritardo; pertanto, il relativo credito è soggetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11066 del 2 luglio 2012
«Ne consegue che il giudice dell'opposizione all'esecuzione non può dichiarare d'ufficio la illiquidità del credito, portato dalla sentenza fatta valere come titolo esecutivo, senza invitare le parti a discutere la questione e a integrare le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8067 del 2 aprile 2009
«La sentenza di condanna dell'INPS al pagamento, in favore del creditore, di una prestazione, quale le differenze spettanti a titolo di indennità di disoccupazione, costituisce valido titolo esecutivo, che non richiede ulteriori interventi del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1040 del 16 gennaio 2009
«Il beneficio d'escussione previsto dall'art. 2304 c.c. ha efficacia limitatamente alla fase esecutiva, nel senso che il creditore sociale non può procedere coattivamente a carico del socio se non dopo avere agito infruttuosamente sui beni della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5290 del 28 maggio 1998
«L'emissione del certificato di credito di cui agli artt. 44 e 45 del R.D. n. 272 del 1913 da parte del Comitato degli agenti di cambio (certificato emesso a seguito del ricorso a detto Comitato da parte dello stipulante un contratto di borsa — con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20052 del 2 settembre 2013
«Qualora il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo si concluda con una sentenza di parziale accoglimento, recante tuttavia un'autonoma condanna dell'opponente-debitore al pagamento, in favore dell'opposto-creditore, di una somma inferiore a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14096 del 1 luglio 2005
«In pendenza del processo esecutivo, la successione a titolo particolare nel diritto del creditore procedente, in virtù del principio stabilito dall'art. 111 c.p.c., dettato per il giudizio contenzioso ma applicabile anche al processo esecutivo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2561 del 26 aprile 1982
«Le copie autentiche di titoli di credito sottoposti a sequestro penale, che siano state rilasciate a norma dell'art. 343 c.p.p., hanno la stessa efficacia di titolo esecutivo propria dei documenti originali, e rendono possibile al possessore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4696 del 18 luglio 1980
«Ai fini dell'esecuzione forzata in base a un titolo di credito, l'originale di tale documento è indispensabile ed insostituibile, salvo l'ammortamento, e pertanto, tranne l'ipotesi, di natura eccezionale, in cui si tratti di copia autentica...»