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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6685 del 4 giugno 1992
«La L. 26 aprile 1990, n. 86 non ha ristretto il concetto di pubblico ufficiale, ma lo ha ampliato correlandolo all'attività in concreto espletata dall'agente, indipendentemente dallo stato giuridico, onde la qualità di pubblico ufficiale va...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5575 del 13 maggio 1998
«...o sussidiario ai fini istituzionali degli enti pubblici, in quanto anche in questo caso si verifica, attraverso l'attività svolta, una partecipazione, sia pure in misura ridotta, alla formazione della volontà della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 406 del 16 gennaio 1991
«...vi sia effettivo esercizio di una pubblica funzione senza una formale o regolare investitura, e che a tale effettivo esercizio si accompagni quantomeno l'acquiescenza o la tolleranza o il consenso anche tacito della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1128 del 6 febbraio 1997
«Egli invero nell'esplicare la suddetta attività si limita a mansioni di natura tecnica senza concorrere in alcun modo a formare e manifestare la volontà della pubblica amministrazione; d'altro canto le prestazioni in questione non risultano in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7241 del 24 giugno 1992
«...della pubblica amministrazione, ovvero «dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi»; pertanto, perché si abbia esercizio di pubblica funzione, non è richiesta la concorrente presenza di poteri autoritativi e certificativi.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20953 del 12 maggio 2003
«Rivestono la qualità di pubblici ufficiali i componenti della commissione amministratrice di un'azienda municipalizzata, in quanto deputati in base alle norme di diritto pubblico alla formazione e manifestazione della volontà dell'azienda stessa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6575 del 2 giugno 2000
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione, devono considerarsi enti pubblici economici, in base alla legge 16 giugno 1938, n. 1303, quelli che perseguono un fine pubblico e sociale attraverso un'attività imprenditoriale, improntata a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7240 del 17 giugno 1998
«Il soggetto il quale, in forza di una concessione amministrativa avente ad oggetto la realizzazione di un'opera pubblica, sia investito di poteri e facoltà propri dell'ente concedente, fra cui quelli concernenti la stipulazione dei contratti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2134 del 28 febbraio 1992
«In forza dell'art. 357, comma 2 c.p., è pubblico ufficiale, ancorché non dipendente dalla pubblica amministrazione, il professionista (nella specie architetto) espressamente delegato dal sindaco di accertare la conformità di un fabbricato al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1918 del 17 febbraio 1994
«Alla stregua della vigente normativa, anche lo statuto penale dei dipendenti dell'Ente «Ferrovie dello Stato» si diversifica in ragione delle attività concretamente esercitate: sarà quello del pubblico ufficiale se il soggetto esercita poteri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9929 del 4 agosto 1999
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione, i servizi postali appartengono al novero dei servizi pubblici, sia per la situazione di sostanziale monopolio della produzione affidata all'Ente Poste, sia per la funzione pubblica che assume il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7972 del 26 agosto 1997
«...i soggetti che, pubblici dipendenti o privati, possono e debbono, nell'ambito di una potestà regolata dal diritto pubblico, formare e manifestare la volontà della pubblica amministrazione ovvero esercitare poteri autoritativi o certificativi.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8161 del 24 giugno 1999
«Va riconosciuta la qualità di pubblici ufficiali ai membri del Comitato degli investimenti costituito all'interno del Consiglio di amministrazione della Direzione generale degli Istituti di previdenza del Ministero del tesoro i quali, preposti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9900 del 14 settembre 1994
«In materia di reati contro la pubblica amministrazione con specifico riguardo alla nuova nozione di pubblico ufficiale introdotta dalla L. 26 febbraio 1990, n. 86, l'espressione «giurisdizionale» contenuta in detta legge deve essere intesa in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2450 del 23 febbraio 1991
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione l'agente venatorio conserva la qualifica di pubblico ufficiale anche alla stregua della nuova formulazione della pena relativa, operata dalla L. 26 aprile 1990, n. 86 (fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41004 del 12 ottobre 2015
«...della collettività. (Nella specie l'imputato, formalmente designato protutore dell'interdetto dal giudice tutelare, aveva esercitato, in una situazione di prolungata tolleranza da parte dell'amministrazione, i poteri propri del tutore).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45 del 10 gennaio 1986
«.... Il denaro costituente la dotazione del tavolo, e più in generale quello proveniente dall'esercizio della casa da gioco, non può considerarsi appartenente alla pubblica amministrazione. I cosiddetti impiegati di gioco, svolgano essi mansioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10735 del 13 dicembre 1996
«Con riferimento alla nozione di pubblico servizio, le attività dispiegate da un privato concessionario in funzione e in dipendenza della concessione nonché in adempimento degli obblighi con essa impostigli al fine di assicurare il perseguimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7315 del 25 luglio 1997
«Riveste la qualità di incaricato di un pubblico servizio, a norma dell'art. 358 c.p., il ricevitore autorizzato dal Coni o dall'Unire a riscuotere l'importo delle poste relative alle giocate effettuate nei concorsi pronostici connessi con le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12556 del 1 dicembre 2000
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione, la gestione di una discarica pubblica assentita con autorizzazione amministrativa, per le prescrizioni che la regolano e per il rilievo degli interessi collettivi coinvolti, realizza le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22018 del 19 maggio 2003
«Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio, anche dopo la trasformazione dell'amministrazione PP.TT. in società per azioni, il dipendente che svolga mansioni di «cedolista» in quanto tale attività comporta non solo mansioni di ordine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1931 del 17 febbraio 1994
«...essi è, sotto ogni assetto, un pubblico servizio, con la conseguenza che i gestori di tali spacci (anche se persone estranee alla pubblica amministrazione) sono da qualificare incaricati di un pubblico servizio. (Applicazione in tema di peculato).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20039 del 20 maggio 2011
«La circostanza aggravante dell'essere il fatto commesso con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile nel caso di reato ascrivibile a un dipendente dell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10445 del 21 novembre 1984
«...dell'illecito, bensì sull'eventuale pregiudizio subito dalla pubblica amministrazione per la ricettazione di moduli di carta d'identità, non rientrando tale pregiudizio nella nozione del danno quale conseguenza immediata e diretta del reato).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 19 gennaio 1994
«La detenzione illegale di arma tutela l'ordine pubblico, a fini di prevenzione dei delitti contro la vita e l'incolumità pubblica, mentre il favoreggiamento personale è delitto contro l'amministrazione della giustizia. Il primo reato si concreta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10018 del 22 novembre 1996
«La sottrazione, da parte del custode, di cose sottoposte a pignoramento su istanza dell'erario, o della pubblica amministrazione in genere, esula dalla previsione dell'art. 388 c.p. (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice)...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4682 del 29 ottobre 1998
«Il custode di cosa pignorata, pur quando il pignoramento sia stato effettuato ad istanza di un organo della pubblica amministrazione, non risponde di alcuna delle ipotesi di reato previste dall'art. 334 c.p. (riguardando questo, nella sua attuale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3552 del 18 marzo 1999
«In materia di falso ideologico in atto pubblico, è tale ogni scritto redatto dal pubblico impiegato e dal pubblico ufficiale per uno scopo inerente alle loro funzioni, anche quando si tratti di atti di corrispondenza, interna o esterna, o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5107 del 30 maggio 1997
«Deve ritenersi atto pubblico non solo quello attraverso il quale la pubblica amministrazione manifesta la propria volontà, ma anche gli atti interni in quanto documentano una attività compiuta da un pubblico ufficiale. (Nell'affermare il principio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12242 del 21 novembre 1980
«L'interesse giuridico alla tutela della pubblica fede è leso anche nei casi in cui la falsità riguardi i cosiddetti atti interni, e cioè quegli atti del pubblico ufficiale destinati ad assumere funzione probatoria nei confronti della sola pubblica...»