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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1399 del 4 febbraio 2000
«La norma di cui all'art. 13, secondo comma, c.p.p., che prevede, in caso di concorso tra reato comune e reato militare, la giurisdizione unica dell'autorità giudiziaria ordinaria allorché il primo sia più grave del secondo, non trova applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3312 del 12 settembre 1992
«Ne consegue che se l'intervento di una eventuale archiviazione per uno soltanto dei reati o degli imputati vale a sciogliere il vincolo processuale di connessione per l'altro reato o imputato, la competenza per connessione permane, invece, nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 273 del 12 gennaio 1996
«Quando il tribunale ritenga illegittimamente instaurato il giudizio immediato per una parte delle imputazioni di cui al giudizio, può disporre lo stralcio degli atti relativi a tali contestazioni e deve valutare la necessità della unitarietà del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42990 del 18 novembre 2008
«In tema di prova di delitti maturati nell'ambito d'organizzazione criminale di tipo mafioso, le eventuali smagliature e discrasie, anche di un certo rilievo, rilevabili nelle dichiarazioni accusatorie rese dai collaboratori di giustizia, sia al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1994
«Improponibile, invece, è ogni rilievo che, travalicando i limiti del sindacato consentito sulla motivazione del provvedimento impugnato, sconfini nella verifica della fondatezza degli elementi acquisiti ed utilizzati dal giudice che ha adottato il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14 del 29 marzo 2000
«La richiesta di patteggiamento implica rinuncia all'eccezione di incompetenza per territorio, che non ha natura inderogabile; la legge non demanda infatti al giudice, tra le verifiche da compiersi in ordine all'intervenuto accordo sulla pena,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7826 del 7 agosto 1997
«Detta norma non pone solo una preclusione all'eccezione di incompetenza in fase ulteriore — con l'implicazione che non è possibile proporla in corso di giudizio per acquisizioni sopravvenute, persino se queste significhino una diversità del fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2639 del 7 maggio 1996
«In tale situazione, la Suprema Corte ha ritenuto insussistente il conflitto, sul rilievo che le attività svolte dal Gip, rivestendo natura e funzione di atti — di regola dovuti e vincolati — meramente propulsivi del prescritto rito camerale, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3855 del 21 ottobre 1993
«La S.C. lo aveva dichiarato inammissibile sul rilievo che non è configurabile conflitto tra P.M. e giudice; ma il P.M., pur riconoscendo l'inesistenza di conflitto tra giudici, aveva chiesto al Gip presso la pretura di sollevare conflitto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3023 del 8 ottobre 1991
«La denuncia di conflitto da parte del pubblico ministero, ai sensi dell'art. 30, secondo comma, c.p.p., deve avere ad oggetto un effettivo contrasto tra giudici, così che il P.M. non può inserirsi nella procedura deducendo la eventualità di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33519 del 5 ottobre 2006
«L'inosservanza delle disposizioni relative alla destinazione interna dei giudici ed alla distribuzione degli affari incide sulla costituzione e sulle condizioni di capacità del giudice, determinando la nullità ex art. 33, comma primo, e 178,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1526 del 28 settembre 1999
«In tema di durata massima della custodia cautelare per delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale, il termine previsto dall'art. 303, comma primo, lett. a), n. 3, c.p.p. opera solo ove per i delitti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3895 del 2 dicembre 1997
«I giudici componenti il collegio per i reati ministeriali che, nello stesso processo, abbiano redatto la relazione motivata di richiesta di autorizzazione a procedere di cui all'art. 8, comma 1, L. costituzionale 16 gennaio 1989 n. 1 o abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30577 del 21 luglio 2003
«L'inimicizia grave come motivo di astensione o come causa di ricusazione deve sempre trovare riscontro in rapporti personali estranei al processo ed ancorati a circostanze oggettive, mentre la condotta endoprocessuale può venire in rilievo quando...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9047 del 15 giugno 1999
«Le eventuali cause di incompatibilità del giudice devono, per acquisire rilievo e produrre conseguenze, sempre esser fatte valere con dichiarazione di ricusazione, ai sensi degli artt. 37 lett. a), 36 lett. g) c.p.p. e questo anche nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 5682 del 6 novembre 1997
«L'istituto della rimessione ha natura assolutamente eccezionale, in quanto rappresenta una deroga al principio del giudice naturale precostituito per legge di cui all'art. 25, comma primo, Cost., e può trovare applicazione solo in presenza di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 734 del 10 gennaio 2002
«In tema di attività di polizia giudiziaria, è legittimo, una volta ottenuto con il sequestro la disponibilità di un telefono cellulare costituente mezzo per la commissione del reato (nella specie relativo a spaccio di stupefacenti), che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6873 del 14 giugno 1995
«Da tanto consegue che — in assenza di una specifica regolamentazione codicistica dell'ipotesi in cui sorge l'incertezza in merito all'identità fisica dell'imputato — ove il dubbio sulla corrispondenza delle generalità alla persona fisica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12212 del 30 marzo 2005
«Il criterio della non delegabilità delle funzioni di pubblico ministero a soggetti non togati nei procedimenti per reati diversi da quelli per i quali si procede con la citazione diretta a giudizio, stabilito dall'articolo 72, ultimo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4803 del 13 marzo 1996
«Al contrario, considerato che la valutazione circa l'insussistenza del rapporto causale in termini di conseguenzialità diretta ed immediata costituisce doveroso rilievo della mancanza del requisito specifico per la costituzione di parte civile,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 913 del 9 maggio 1997
«Reinvestita successivamente della questione, la stessa Suprema Corte ha rigettato il ricorso della parte offesa sul rilievo che correttamente il Gip di rinvio aveva dichiarato inammissibile l'opposizione per difetto di indicazione delle nuove...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«L'omessa notifica a uno dei due difensori dell'indagato della data di deliberazione in camera di consiglio sulla richiesta del P.M. di proroga della custodia cautelare dà luogo alla nullità del procedimento camerale dinanzi al giudice per le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10008 del 26 settembre 1991
«Anche nell'ipotesi del giudizio direttissimo con contestuale procedura di convalida dell'arresto in flagranza, disciplinata dall'art. 449 c.p.p., si applicano le disposizioni di cui all'art. 391 c.p.p. (espressamente richiamate, «in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3804 del 27 ottobre 1994
«La mancata previsione esplicita di una revoca per violazione dell'art. 1 comma ottavo della legge n. 217 del 1990 (nella specie, per essere stato illegittimamente ammesso a gratuito patrocinio l'imputato di una contravvenzione) non esclude la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2842 del 31 luglio 1991
«Una volta raggiunta tale prova, e quindi indipendentemente dal decorso dei termini fissati dall'art. 5, primo comma, lettera c), l'intendente di finanza competente ha la potestà di richiedere la revoca del provvedimento di ammissione ed il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3146 del 10 dicembre 1996
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame avverso un provvedimento di sequestro probatorio assume rilievo, ai sensi dell'art. 324 c.p.p. richiamato dall'art. 257 c.p.p., sia per l'indagato che per il suo difensore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36541 del 24 settembre 2008
«Il mancato accoglimento del ricorso per cassazione proposto dall'estradando contro la sentenza della corte di appello favorevole all'estradizione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. (Nella specie, la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1998
«Poiché la disciplina normativa del procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione non può che essere rinvenuta nel codice di rito penale le cui disposizioni, in assenza di un'espressa deroga, trovano in materia integrale applicazione,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 16 giugno 1995
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 76 e 77 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 305 c.p.p. prospettata sul rilievo dell'eccesso di delega in relazione alla direttiva 61 comma 3 della legge 16 febbraio 1987...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 754 del 22 marzo 1999
«A differenza delle sentenze, per le quali, in caso di contrasto tra motivazione e dispositivo, vige il principio della prevalenza di quest'ultimo, in tema di ordinanze e decreti vale il principio secondo cui occorre stabilire quale sia stata...»