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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17495 del 23 agosto 2011
«In materia di nullità dell'atto di citazione, i vizi riguardanti la "editio actionis" sono rilevabili d'ufficio dal giudice, nè sono sanati dalla costituzione in giudizio del convenuto, essendo questa inidonea a colmare le lacune della citazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12293 del 5 ottobre 2001
«...costituisca in giudizio e, invece di eccepire la nullità dell'atto di chiamata, accetti il contraddittorio sul merito, non può più dedurre tale nullità (né la stessa può essere rilevata d'ufficio dal giudice) nell'ulteriore corso del procedimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4948 del 4 aprile 2001
«...la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa, si riferisce solo ai casi in cui la nullità non possa pronunciarsi che su istanza di parte e non riguarda, perciò, i casi in cui, invece, questa debba essere rilevata d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8523 del 12 aprile 2006
«Tale nullità, ove il convenuto non si sia costituito, non è sanata per effetto dell'integrazione del termine conseguente al rinvio d'ufficio della comparizione all'udienza immediatamente successiva, previsto dal terzo comma del citato art. 318 e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1935 del 10 febbraio 2003
«...dinanzi al giudice, senza che la nullità della citazione per il mancato rispetto del predetto termine possa essere esclusa o sanata a causa dell'eventuale rinvio d'ufficio dell'udienza di prima comparizione, operato ex art. 168 bis, n. 4, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5024 del 20 maggio 1998
«...a quello minimo di legge (art. 164 c.p.c.), ove non rilevata dal giudice d'ufficio, deve essere fatta valere dal convenuto contumace nei limiti e nei termini dei mezzi d'impugnazione, con la conseguenza, in difetto, della formazione del giudicato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1126 del 4 febbraio 1988
«I termini minimi che secondo l'art. 163 bis c.p.c. devono intercorrere fra il giorno della notificazione della citazione e quello di comparizione sono perentori ed inderogabili e devono essere osservati dall'attore, a pena di nullità dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5261 del 5 dicembre 1977
«...ed il 15 settembre e sommando quelli che restano fra la data di notificazione dell'atto e quella fissata nell'atto stesso per l'udienza di comparizione, mentre rimane irrilevante, a tal fine, che l'udienza medesima sia stata rinviata d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11149 del 5 novembre 1998
«...del principio secondo cui l'indeterminatezza dell'oggetto della domanda, sia nel rito ordinario sia nel rito del lavoro, rende nullo l'atto introduttivo del giudizio ed è rilevabile anche d'ufficio pure nell'ipotesi di avvenuta costituzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Come rivelano sia la stessa previsione alternativa dell'iscrizione ad iniziativa dell'attore o del convenuto, sia il disposto del secondo comma della norma, là dove fa riferimento alla formazione di un unico fascicolo d'ufficio, nel quale devono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17032 del 23 giugno 2008
«Il rinvio d'ufficio dell'udienza, a norma dell'art. 168 bis, quarto comma, c.p.c. non determina la riapertura dei termini per il deposito della comparsa e per la proposizione dell'appello incidentale, poiché l'art. 166 c.p.c., coordinato con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1402 del 22 febbraio 1996
«In base al meccanismo dell'art. 168 bis c.p.c., l'udienza non può essere anticipata rispetto a quella stabilita nell'atto di citazione e i convenuti possono costituirsi sino alla data dell'udienza indicata nella citazione o a quella posteriore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13011 del 30 dicembre 1993
«Le formalità relative alla deduzione ed all'assunzione di prove testimoniali sono stabilite non per ragioni di ordine pubblico bensì nell'esclusivo interesse delle parti; pertanto eventuali nullità derivanti dall'inosservanza di tali formalità non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6618 del 9 novembre 1983
«...a quella che si produce con detta comunicazione, e non anche, pertanto, in mere situazioni di fatto sufficienti ad evidenziare solo una possibilità di conoscenza (nella specie, consultazione da parte del reclamante del fascicolo d'ufficio).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4376 del 7 aprile 2000
«...corretto e celere andamento del processo, con la conseguenza che la tardività di domande, eccezioni, allegazioni e richieste deve essere rilevata d'ufficio dal giudice indipendentemente dall'atteggiamento processuale della controparte al riguardo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17708 del 19 luglio 2013
«...proporre le domande consequenziali alle eccezioni o domande del convenuto soltanto nell'udienza di cui all'art. 183 cod. proc. civ., e non anche, a pena di inammissibilità rilevabile anche d'ufficio, con le memorie previste dalla medesima norma.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3567 del 14 febbraio 2011
«Pertanto ove l'attore voglia eccepire la prescrizione del diritto azionato dal convenuto in riconvenzionale, è tenuto, a pena di decadenza, trattandosi di eccezione non rilevabile d'ufficio, a proporla al più tardi in sede di prima udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14098 del 17 giugno 2009
«Oggetto della domanda di revocatoria fallimentare non è il bene in sé, ma la reintegrazione della generica garanzia patrimoniale dei creditori mediante l'assoggettabilità ad esecuzione e, quindi, la liquidazione di un bene che, rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 21149 del 17 settembre 2013
«La mancata esplicitazione dei gravi motivi previsti dall'art. 196 c.p.c. per disporre la sostituzione del consulente tecnico d'ufficio già nominato integra una nullità a rilevanza variabile, ai sensi dell'art. 156, secondo comma, c.p.c., la quale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8659 del 14 agosto 1999
«Il consulente tecnico d'ufficio, nell'ambito di un esame contabile, può tenere conto di documenti non ritualmente prodotti in causa soltanto con il consenso delle parti. In mancanza di tale elemento la suddetta attività dell'ausiliare è, al pari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13578 del 26 maggio 2008
«L'accordo stipulato fra le parti e verbalizzato, in assenza del giudice, dal consulente tecnico d'ufficio, in una controversia avente ad oggetto l'esecuzione di un contratto d'opera, pur non integrando una conciliazione giudiziale con efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6976 del 16 dicembre 1982
«Il decreto con il quale il giudice istruttore, a norma dell'art. 199 c.p.c., conferisce efficacia di titolo esecutivo all'accordo transattivo concluso tra le parti, con la collaborazione del consulente tecnico d'ufficio, in una controversia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2659 del 11 febbraio 2004
«Il potere del giudice di merito di deferire il giuramento suppletorio ha natura eminentemente discrezionale — trattandosi di mezzo di prova eccezionalmente sottratto alla disponibilità delle parti ed ammissibile d'ufficio — e la valutazione circa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9427 del 18 dicembre 1987
«Le formalità relative all'assunzione della prova testimoniale sono stabilite non per ragioni di ordine pubblico, bensì per la tutela degli interessi delle parti e, pertanto, eventuali nullità derivanti dall'inosservanza di tali formalità (nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6383 del 1 giugno 1998
«L'atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento, i motivi con l'indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2401 del 26 giugno 1976
«Il giudice, usando della facoltà concessa dal secondo comma dell'art. 253 del codice di procedura civile, ben può rivolgere al teste, d'ufficio o su istanza delle parti, tutte le domande che ritiene utili a chiarire i fatti sui quali il teste è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10682 del 24 aprile 2008
«La violazione del termine in esame è rilevabile d'ufficio e non è sanata dalla costituzione del terzo chiamato, a meno che quest'ultimo non accetti il contraddittorio nello stato in cui si trova la causa (fattispecie anteriore alle modifiche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12490 del 28 maggio 2007
«...indicata nell'atto di citazione e non (anche) a quella eventualmente successiva, cui la causa sia stata rinviata d'ufficio, ai sensi dell'art. 168 bis, comma quarto, c.p.c., in ragione del calendario delle udienze del giudice designato.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24002 del 16 novembre 2011
«La riunione dei procedimenti relativi alla stessa causa può essere disposta d'ufficio anche nel corso del giudizio di legittimità, atteso che essa risponde alle stesse esigenze di ordine pubblico processuale (inammissibilità di duplicità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18510 del 14 settembre 2004
«Pertanto, detto giudice non può risolvere quelle questioni in senso diverso con la sentenza definitiva e, ove lo faccia, il giudice del gravame, anche di legittimità, può rilevare d'ufficio la violazione del giudicato interno originante dalla...»