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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 475 del 24 gennaio 1997
«In tema di configurabilità del reato continuato, mentre l'unicità del disegno criminoso, pur in assenza di una incompatibilità ontologica, mal si concilia in linea di principio con il reato di evasione dal carcere, essa può invece ben ricorrere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40163 del 30 ottobre 2007
«Non può escludersi il reato di cui all'art. 338, comma quarto, c.p. nel caso, in cui al momento della sottrazione dei beni, il custode si sia trovato nella sopravvenuta impossibilità di garantirne la conservazione (nella specie, a causa del suo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35229 del 30 settembre 2005
«Il delitto di associazione per delinquere, reato di natura permanente, si consuma nel momento e nel luogo di costituzione del vincolo associativo diretto allo scopo comune; ove difetti la prova relativa al luogo e al momento della costituzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10075 del 6 marzo 2009
«In tema di reato associativo, l'arresto del compartecipe intervenuto successivamente a quello degli altri sodali, per l'iniziale mancanza di indizi a suo carico, non ha valore di atto interruttivo della permanenza nel reato, salvo che non sia...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 2541 del 7 agosto 1990
«In tema di reati associativi, l'arresto dell'imputato comporta fisiologicamente la cessazione del vincolo associativo, a meno che non si dimostri la patologia di una ininterrotta permanenza in vinculis.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1799 del 27 maggio 1986
«L'arresto dell'associato non costituisce causa interruttiva della permanenza del delitto di partecipazione, semplice o qualificata, ad associazione per delinquere, ma può essere solo significativo dell'avvenuto suo recesso dal sodalizio e ciò va...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11808 del 17 dicembre 1997
«La differenza tra le ipotesi di reato previste dagli artt. 495 e 496 c.p. consiste nel fatto che nel primo caso le false dichiarazioni - in ordine ad identità o qualità della persona - devono essere rese al Pubblico Ufficiale in un atto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44090 del 23 ottobre 2014
«E configurabile lo stato di quasi flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché: a) il singolo episodio lesivo risulti non isolato ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi; b) l'episodio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17601 del 7 maggio 2010
«In materia di omicidio colposo, l'automobilista il quale per colpa - consistita in violazione di regole di prudenza e delle norme sulla circolazione, sbandi ripetutamente e si arresti, alla fine, ponendosi di traverso sulla carreggiata di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10337 del 13 marzo 2001
«Non esula dai limiti del legittimo esercizio del diritto di cronaca, e non può quindi dar luogo a giudizio di responsabilità per il reato di diffamazione, la condotta di un giornalista il quale, in un articolo di cronaca, abbia definito come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35923 del 6 ottobre 2010
«Integra il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600) c.p., la condotta di coloro che, considerandolo alla stregua di una cosa che possa essere oggetto di scambio commerciale, acquistino il minore previa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53418 del 22 dicembre 2014
«In tema di intercettazioni, non dà luogo a nullità od inutilizzabilità la circostanza che il reato ipotizzato al momento dell'attivazione delle intercettazioni da parte dell'autorità giudiziaria poi dichiaratasi funzionalmente incompetente sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40575 del 1 ottobre 2014
«La qualità di indagato non può essere stabilita dal giudice in via presuntiva, in quanto essa va desunta dall'iscrizione nell'apposito registro a seguito di specifica iniziativa posta in essere dal pubblico ministero o da un fatto investigativo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28097 del 2 luglio 2015
«In tema di mandato di arresto europeo, il differimento del colloquio con i difensori, per un tempo non superiore a cinque giorni, disposto dal gip con ordinanza cautelare ai sensi dell'art. 104 cod. proc. pen., decorre dal momento in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39974 del 27 novembre 2002
«È abnorme il provvedimento della Corte d'appello, adottato quale giudice dell'esecuzione, di correzione d'ufficio dell'errore materiale contenuto nel dispositivo di una sentenza che indicava come pena detentiva irrogata l'arresto anziché la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13218 del 28 marzo 2008
«In tema di mandato di arresto europeo, rientra nel potere dell'autorità giudiziaria straniera di emissione modificare errori materiali o supplire ad omissioni nel provvedimento, ascrivibili alla medesima tipologia di imprecisioni che nel nostro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38791 del 23 settembre 2014
«È legittima la convalida dell'arresto dello straniero alloglotta presentato per il giudizio direttissimo, anche senza che si sia previamente proceduto al suo interrogatorio per l'impossibilità di reperire tempestivamente un interprete, ricorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18822 del 7 maggio 2014
«Ai fini della dichiarazione di latitanza, tenuto conto delle differenze che non rendono compatibili tale condizione con quella della irreperibilità, le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 295 c.p.p. - pur dovendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11817 del 11 marzo 2014
«L'omessa notifica al difensore di fiducia dell'avviso di fissazione dell'udienza di convalida dell'arresto integra una nullità d'ordine generale a regime intermedio, che è sanata qualora né l'indagato né il difensore nominato d'ufficio la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41317 del 14 ottobre 2015
«In tema di intercettazioni, qualora il mezzo di ricerca della prova sia legittimamente autorizzato all'interno di un determinato procedimento concernente uno dei reati di cui all'art. 266 cod. proc. pen., i suoi esiti sono utilizzabili anche per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12536 del 25 marzo 2015
«In tema di intercettazione di conversazioni, al fine di valutare la esistenza della condizione richiesta dall'art. 270, comma primo, cod. proc. pen. per la deroga al divieto di utilizzazione in altri procedimenti, non è necessario che dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4876 del 2 febbraio 2015
«In tema di disciplina degli arresti domiciliari, la condizione di assoluta indigenza dell'imputato, cui la legge subordina l'autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di arresto per esercitare un'attività lavorativa, non può essere automaticamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1960 del 16 gennaio 2015
«In materia di mandato di arresto europeo, il termine di cinque giorni per procedere all'interrogatorio di garanzia dell'arrestato decorre dal momento di consegna dell'estradato alle autorità nazionali e non da quello dell'arresto in territorio...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 47581 del 18 novembre 2014
«In ipotesi di pluralità di ordinanze applicative di misure cautelari per fatti connessi, la retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma terzo, cod.proc.pen., impone, ai fini del calcolo dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44041 del 22 ottobre 2014
«In tema di arresto nella quasi flagranza del reato, il requisito della sorpresa del "reo" con cose o tracce del reato non richiede la diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria, nè che la "sorpresa" avvenga in maniera non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25235 del 13 giugno 2014
«L'inosservanza, da parte della polizia giudiziaria, dell'obbligo di avviso immediato al difensore di fiducia dell'avvenuto arresto, non essendo sanzionata sul piano processuale, non determina alcuna forma di invalidità o di inefficacia dell'atto.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3820 del 27 gennaio 2015
«È affetto da nullità, per inidoneità dell'atto a conseguire il suo scopo, l'avviso di fissazione dell'udienza per la convalida dell'arresto inviato al difensore via fax in orario tale o con anticipo talmente ridotto da far ragionevolmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53850 del 30 dicembre 2014
«Il legittimo impedimento che non permette la presenza fisica dell'arrestato all'udienza non è ostativo alla richiesta di convalida dell'arresto e contestuale giudizio direttissimo, presentata ai sensi dell'art. 558 c.p.p..»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8341 del 24 febbraio 2015
«In sede di convalida dell'arresto, il giudice, oltre a verificare l'osservanza dei termini previsti dall'art. 386, comma terzo e 390, comma primo. cod. proc. pen., deve controllare la sussistenza dei presupposti legittimanti l'eseguito arresto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13287 del 21 marzo 2014
«L'annullamento, su ricorso del P.M., dell'ordinanza di non convalida dell'arresto va disposto senza rinvio, poiché l'eventuale rinvio del provvedimento impugnato solleciterebbe il giudice "a quo" ad una pronuncia che avrebbe valore meramente...»